Dalla passione allo studio dell’archeologia, passando per una produzione artistica ricca di contaminazioni storiche e culturali.
di Carlo Calza

Ager Volturariens

Ager Volturariens

Francesco Roselli può sotto certi aspetti rappresentare la sintesi della nostra storia in chiave artistica, e per “nostra” si intende proprio di noi lucani. E’ nato a Melfi, ma ha sempre vissuto a Calitri, in provincia di Avellino dove ha frequentato l’Istituto d’arte. Ha fin da subito impostato il suo percorso artistico in una maniera ben precisa prediligendo le tecniche del disegno a matita e degli acquerelli.
Dopo un periodo di maturazione passata attraverso la realizzazione di paesaggi e di “finestre”, influenzato soprattutto dal pittore belga Magritte, Roselli ha iniziato a contaminare la sua produzione con le numerose influenze culturali che lo riguardavano.
Nei suoi lavori traspare tutta la passione per la storia e per l’archeologia, due macro temi attraverso cui passa lo studio delle civiltà classiche e non solo. È per questo che nelle opere di Francesco Roselli troviamo paesaggi ispirati a veri e propri luoghi storici della nostra Lucania, disegni che ripropongono i luoghi archeologicamente più importanti, con all’interno elementi propri e riferimenti al mondo greco, romano, celtico.
Negli ultimi tempi Roselli ha approfondito le popolazioni italiche, anch’esse ben presenti nella sua produzione artistica.

I Fasti di Satrianum

I Fasti di Satrianum

In questo contesto nasce il progetto denominato “L’ArcheoArtista”, un’iniziativa che permette di fruire al meglio delle opere di Roselli.
Sono ben chiari i suoi riferimenti e le sue contaminazioni, ma dalla parte del pubblico c’è l’esigenza di capire qualcosa di più sulla matrice ispirazionale delle opere dell’artista.
Per questo motivo nelle mostre e nelle esposizioni Roselli accompagna ogni opera con una scheda che contestualizza la raffigurazione.
Ecco quindi che il pubblico può meglio comprendere la sua arte, che a questo punto esercita anche una funzione culturale di stimolazione, incuriosendo.
Nell’attività di Roselli possiamo comprendere, attraverso vari suoi filoni artistici, la cultura greca e mediterranea, quella romana militare, le popolazioni celtiche. Particolare importanza per noi lucani hanno le opere che ci parlano della realtà sannita, opere realizzate dopo attenti studi e visite ai luoghi archeologici del territorio irpino. Roselli sta indirizzando i propri studi anche verso la tribù sannita dei Pentri e verso i Lucani.