Ma in Regione Basilicata lo sanno che è partita l’Operazione IGEA? Drive-through-Difesa in collaborazione con il Ministero della Salute. Duecento team con 1.400 militari impegnati su tutto il territorio nazionale. Saranno incrementati i laboratori di analisi della Difesa:a Celio e Imas di Roma, COM di Milano e  DMML di Padova si aggiungono Taranto, Augusta, La Spezia, Cagliari, Messina, Ancona, Napoli e Milano.

L’annuncio sul sito del Ministero della Difesa (https://www.difesa.it/Primo_Piano/Pagine/operazione_Igea_Difesa.aspx) che sembrerebbe essere passato inosservato a tutti i livelli istituzionali almeno qui in Basilicata: impegnate 1400 unità, distribuite in 200 team, in grado di eseguire fino a 30.000 tamponi al giorno. E’ questo il contributo dell’Operazione Igea, condotta da team interforze, composti da personale di tutte le Forze Armate, che il Ministero della Difesa ha messo a disposizione dei cittadini su tutto il territorio nazionale per incrementare la capacità giornaliera del Paese di effettuare tamponi. I team delle 200 Drive-through-Difesa (DTD) saranno composti da 1 medico, 2 infermieri, 2 autisti e 2 Carabinieri o personale del corpo della Polizia di Stato, ed assicureranno il corretto svolgimento delle attività e il mantenimento dell’ordine pubblico, attivandosi con preavviso di 24-48 ore dal momento in cui il Ministero della Salute indicherà le località. “La Difesa – ha detto il Ministro  Lorenzo Guerini – è in campo dall’inizio di questa emergenza e ha messo a disposizione da subito tutte le sue capacità e mezzi. Anche in questa fase, gli uomini e le donne di tutte le Forze Armate continueranno ad operare al servizio dei cittadini con impegno e determinazione“. Il Ministro ha poi aggiunto: “La Sanità Militare, con le sue specificità nel campo medico e ricerca, ha dimostrato in questi mesi la sua importanza e il valore strategico e questo ulteriore supporto, in collaborazione con il Ministero della Salute, consentirà di poter garantire un controllo ancora più capillare sul territorio. Ringrazio ancora una volta i nostri soldati, i medici, tutto il personale sanitario e tutti i militari che in silenzio operano senza sosta in questa lotta. L’impegno di tutti unisce il Paese”. Entro la fine del mese, al fine di incrementare anche le capacità di analisi dei tamponi, saranno 12 i laboratori analisi della Difesa che verranno messi a disposizione, in grado di eseguire circa 19.000 test settimanali, oltre a quelli già disponibili oggi presso l’ospedale militare Celio di Roma, l’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare (IMAS) di Roma, il Centro Medico Ospedaliero (COM) di Milano e il Dipartimento di medicina legale (DMML) di Padova. Saranno operativi ulteriori 2 laboratori, uno presso il Centro Ospedaliero Militare di Taranto e uno presso l’infermeria presidiaria della Marina Militare di Augusta (SR) e altri cinque a La Spezia, Cagliari, Messina, Ancona, Napoli e Milano. Dovrebbe essere interessata all’operazione anche la Basilicata, dove potrebbero essere presenti due DTD, anche se ancora nulla si sa di preciso sulla loro localizzazione (eventualmente chi deciderà? Non è che assisteremo ad un Ospedale del Qatar-2?) e nemmeno se avranno necessità di supporto di personale sanitario civile in aggiunta a quello militare che, vista la vicinanza con Taranto, potrebbe appartenere al Corpo della Marina Militare.