Se cade la Giunta vanno a casa anche i nuovi Direttori Generali: cui prodest? Parcheggiato per ora anche il rimpasto di Giunta: si aspetta il 6 novembre. Italia Viva potebbe chiedere il risarcimento per l’appoggio dato alle liste vincenti del Centrodestra

 

di Angelomauro Calza

 

Ma lo sapete, vero, che i Direttori generali dipendono dalla Giunta? E lo sapete, vero, che se cade la Giunta decadono pure gli stessi Direttori Generali, vero? E quindi lo sappiamo che se dovesse accadere una cosa del genere il Presidente Bardi farebbe una figura barbina, vero?

Vito Bardi

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

E quindi ne deduciamo o no che Bardi sicuramente non farà cadere tutto l’Esecutivo, ma potrebbe limitarsi ad un rimpasto che sarebbe indolore ai fini del mantenimento dell’incarico dei Direttori Generali che lui stesso ha fatto nominare per imprimere una sterzata decisa all’azione della sua Presidenza? Tanto premesso, chiarito che di sicuro potrebbe esserci solo un rimpasto e non il ricambio della intera Giunta, vediamo di ragionare su qualche questione. Poniamo subito l’attenzione sul fatto che di imminenti cambiamenti non c’è nulla: se ne parlerà tra qualche tempo, probabilmente intorno al 6 novembre. Perché proprio il 6 novembre? Beh, perché Carmine Cicala è stato nominato Presidente del Consiglio regionale il 6 maggio 2019 e quindi il 6 novembre termina il suo mandato: due anni e mezzo esatti. Cosa accadrà? E perché il rinnovo della Presidenza del Consiglio regionale è collegato ad un eventuale rimpasto di Giunta?

Aurelio Pace

Aurelio Pace

Franco Mollica

Beh, in primis chiariamo che nulla potrebbe essere certo. Ricordate quanto durò la querelle della scorsa legislatura tra Franco Mollica e Aurelio Pace? Potrebbe accadere di nuovo, stavolta tra Carmine Cicala e Vincenzo Baldassarre (che secondo accordi dovrebbe succedergli)? Secondo logica e patti tra gentiluomini all’interno della maggioranza non dovrebbero esserci problemi, però… C’è sempre un però.

Qualche mese fa scrivemmo (v. link   leggi quae anche qua ) che Cicala, destinato in un primo momento ad un assessorato dopo l’esperienza presidenziale, avrebbe preferito rimanere al suo posto. Una questione di prestigio, è sempre la seconda carica regionale, e rappresenta un notevole trampolino di lancio verso una candidatura al Parlamento, mentre l’assessorato è meno prestigioso e più esposto a critiche. Se dovesse essere così allora ecco che Baldassarre potrebbe approdare in Giunta.

Il Presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala

Il Presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala

Il consigliere Vincenzo Baldassarre

In verità già nelle scorse settimane quando si sussurrava di un secondo assessore a Fratelli d’Italia circolava il suo nome insieme a quello di Vizziello, pare poi scartato per le note vicende legate ai rapporti con la Asm di Matera. Ma da qualche ora circola un’altra voce, che vedrebbe entrambi – Cicala e Baldassarre – destinati a sedere nell’Esecutivo. Al posto di chi è presto prevederlo, quel che invece rappresenta una novità (non per noi che abbiamo ipotizzato più volte nel passato un nuovo assetto della maggioranza) potrebbe essere la nomina a Presidente del Consiglio di Mario Polese di Italia Viva. Abbiamo più volta parlato di come quella di Italia Viva sia stata una opposizione blanda, che avrebbe potuto portare ad un ingresso nella maggioranza. I recenti accordi elettorali che hanno visto il partito di Renzi sostenere con propri candidati liste di centrodestra peraltro vincenti, potrebbero portare il centrodestra canonico a premiare gli amici renziani con la Presidenza del Consiglio regionale.

Il Consigliere Mario Polese

Ma Polese? Come recepirebbero i cittadini siffatta soluzione? Lui è stato eletto in Regione da segretario del PD, poi si è staccato dal partito per aderire al progetto di Italia Viva, dichiarando di restare pur sempre all’opposizione, e poi diventa Presidente del Consiglio insieme al centrodestra? Beh, sì, sarebbe tutto in pieno stile Renzi (che ha dichiarato all’indomani del voto di aver vinto dappertutto: certo, è come una volta, quando per essere certi di vincere al totocalcio si giocavano tredici triple!), ma i lucani come la prenderebbero? Dopotutto le elezioni politiche son tutto sommato vicine e la gente certe cose non le scorda. Ovvio che la palla sta tra i piedi dei vari Coordinatori: troveranno la quadra?

 

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