Dopo l’addio alla Giunta, dall’ex assessore potrebbe arrivare anche quello a Forza Italia: Toti e il suo “Coraggio” sono in agguato

 

di Angelomauro Calza

Lo aveva già fatto una volta, a gennaio, lo ha rifatto oggi. Le dimissioni presentate all’epoca a seguito della mancata approvazione in Consiglio regionale del Disegno di legge dell’assessore Cupparo sulla costituzione della Società Aree Produttive Industriali Basilicata Spa (Api-Bas Spa), causata dall’assenza del consigliere Vizziello, di Fratelli d’Italia, misero in luce già nove mesi fa elementi di non coesione nella maggioranza, fattori di lesioni anche importanti, di cui fu additato il Presidente Bardi come responsabile principe.

Il consigliere Giovanni Vizziello

Il consigliere Giovanni Vizziello

Tuttavia la cosa alla fine si sanò: vogliamoci bene e così sia. Ora accade di nuovo, e stavolta la sensazione è che la cosa non sia tanto facile da sanare: le dimissioni di Cupparo vanno ben oltre l’ufficiale motivazione dei “motivi personali”. Motivi personali ce ne saranno di sicuro, vista la vicenda che ha coinvolto l’azienda di famiglia, sequestrata da oltre un mese con tutte le conseguenze economiche del caso. Al di là della giustezza o meno del provvedimento giudiziario, resta da analizzare – sempre per ipotesi – l’aspetto politico del gesto. Ipotizziamo che i “motivi personali” addotti da Cupparo siano riassumibili in due episodi?

l’on. Antonio Tajani intervistato da Angelomà

Il primo “motivo personale”: dopo l’incontro romano dei vertici di Forza Italia regionali e dei parlamentari azzurri con Tajani, finalizzato a rappacificare gli animi all’interno del partito, sembrava che tutto fosse ritornato nei binari dell’armonia. Poi è accaduto che a Policoro il Consigliere di Forza Italia Gianluca Modarelli, con il suo voto ha favorito l’approvazione del bilancio di previsione del Comune di Policoro, evitando così il commissariamento dell’Amministrazione di centrosinistra.

Piergiorgio Quarto

Piergiorgio Quarto

Di fronte a questo episodio Cupparo, con l’assessore Leone e il Consigliere Piro, ha chiesto ai vertici del partito di intervenire, ma il gesto di Modarelli, nonostante la richiesta non è stato in alcun modo inspiegabilmente sanzionato. Anzi, è stato fatto passare sottobanco, minimizzando l’episodio. Secondo “motivo personale”: potrebbe consistere nel fatto che Bardi ha provveduto alla nomina del Presidente di Arlab senza interpellarlo. Potrebbe essere? E perché no? Dopotutto l’Assessorato dovrà operare in stretto rapporto con l’Agenzia, e almeno per buona creanza il Presidente della Regione avrebbe potuto e dovuto informare della scelta – almeno… che so? Mezz’ora prima della nomina? – l’Assessore. E questo potrebbe essere l’ulteriore scortesia, quella che ha fatto saltare la mosca al naso a Cupparo? Tanto da farlo decidere a dire “mavaffammocca, mò me ne vado e chi s’è visto s’è visto”? Potrebbe, ma non sapremo mai la verità. Ma cosa accadrà ora? Che farà Cupparo? E’ chiaro che se le ipotesi sopra descritte dovessero trovare conforto nella realtà… il problema non è di rapporti con la Giunta e la Presidenza, ma con tutta Forza Italia. e a questo punto non è avventato ipotizzare ulteriori sviluppi legati a possibili scelte politiche diverse. Si vocifera che il posto lasciato libero da Cupparo potrebbe essere occupato fa un esponente di Fratelli d’Italia. Sarà vero? sarà falso? di sicuro se Cupparo scegliesse di andar via da Forza Italia a questo punto i suoi 3.500 voti non sarebbero travasati in Fratelli d’Italia, ci mancherebbe! Ma chi, allora? Dove potrebbe portarli? 3.500 voti in una regione come la Basilicata sono un bel bottino e di sicuro a Coraggio Italia farebbero comodo, quindi Toti potrebbe trovare in Cupparo un valido riferimento. E l’assessore? Chi potrebbe essere nominato al posto di Cupparo?

L’assessore Rocco Leone con il consigliere di Forza Italia, Franco Piro

Franco Piro, forzista, ma per salvare il posto in Consiglio Bellettieri? E perché? Cosa dovrebbe costringere Forza Italia ad evitare il ritorno a casa del Consigliere supplente? Non si riescono ad individuare motivazioni valide. Quindi, se si tiene conto che Baldassarre era stato individuato per ricoprire altri ruoli (e al momento non si riesce a capire perché non dovrebbe ricoprirli), Vizziello ha sempre detto di non essere interessato ad avere deleghe assessorili, Coviello è troppo compromesso per i suoi trascorsi leghisti… resta solo Piergiorgio Quarto: dopotutto lui da eletto nella Lista del Presidente non è riuscito a trovare posto in Giunta, quindi Bardi potrebbe a questo punto finalmente premiarlo accontentando anche Fratelli d’Italia che da tempo rivendicano un secondo assessore. Ah!… La fantasia quanti scherzi che fa!