Indiscrezioni parlano del Presidente che pensa di prevenire possibili future perdite di voti all’interno del Consiglio regionale. Se vanno via in tre (forse quattro) come riuscirà a recuperare e salvare la maggioranza? E con chi?

 

di Angelomauro Calza

 

In tempi normali i corridoi dei palazzi della Regione Bardilicata erano focolaio di voci e pettegolezzi di tutti i tipi, e dovevi riuscire a indovinare quale fosse l’indiscrezione più ghiotta e più piccante da pubblicare. Ora, in tempo di Covid, con quegli stessi ambienti in via Anzio praticamente deserti con il favore dello smart working, la situazione si capovolge: devi essere fortunato a trovarti a passare e captare un sussurro che rimbomba favorito dai pavimenti in marmo e i muri di cemento armato propri di locali deserti. E così si sente un’eco: “…anza… anza… anza…”. Ohibò! e che vorrà dire? Vuoi vedere che ce l’hanno con il ministro Speranza? Evvabbè, ma che c’entrerebbe poi con la Regione? Ancora parlano di intese tra lui e Bardi in chiave anticovid? Voci smentite anche dopo la visita di Sileri, ci mancherebbe altro! Allora ti avvii verso il punto di provenienza dell’eco e man mano che ti avvicini e le parole diventano nitide, si sentono chiaramente e vengono ripetute più volte: sono più di una, provengono da qualche stanza con porta socchiusa, si sentono distintamente: “patto di non belligeranza”. Azz! Belligeranza! Allora c’entra un Generale! E con chi saremmo mai stati in guerra tanto da doverla sospendere stringendo un patto? Con il Governo? Con le regioni di altri colori? Magari proprio con il cugino di Campania? Con la Lidl che non apre in Bardilicata e ci lascia senza scarpe colorate e senza smerigliatrici facilmente utilizzabili e offerte speciali varie? Macchè… Noi lucani siamo pacifici e per fortuna anche Bardi lo è: niente guerre (siamo lucani, mica fessi!). Manco con armi giocattolo. Sicuramente ci sta chi con i lucani ci gioca, è vero, ma solo a quattro cantoni e dottore e ammalato, niente indiani, cow boys, gangster, poliziotti, guardie e ladri… niente. Manco un commissario, forse perché sono tutti sposati e le mogli hanno saputo che poi Potenza è solo un poco più su di Catanzaro, è più piccola e non ci sta manco la Lidl. Insomma, non si tratta affatto di Covid, per una volta! Il tema è però serio, si affronta in prospettiva, per quando l’emergenza sarà meno coinvolgente e meno dominante, forse a gennaio, febbraio… A farla breve, l’indiscrezione riguarderebbe i rapporti di forza interni al Consiglio regionale. Parrebbe che il Presidente, sostenuto da suoi fedeli consiglieri, abbia avuto interlocuzioni con parte della minoranza per stringere un “patto di non belligeranza”, temporaneo, ma che potrebbe riservare future sorprese al termine del periodo patteggiato. Può mai essere? Possiamo mai crederci? E poi chi avrebbe accompagnato Bardi? Non ci crediamo. Le malelingue ci tengono invece a far sapere che la minoranza in questione non contemplava i consiglieri di Italia Viva, Polese e Braia.

Carlo Trerotola - foto di Luisa Calza

Carlo Trerotola – foto di Luisa Calza

Ma allora chi erano? Pittella? Cifarelli? Trerotola? O tutti e tre? Ma possibile una cosa del genere? E perché poi si sarebbe dovuta tenere questa interlocuzione? Sempre gli echi di corridoio (che li senti, ma non vedi chi parla) dicono che Bardi si stia attrezzando preventivamente e precauzionalmente per compensare una eventuale fuoriuscita dalla maggioranza che lo sostiene di tre rappresentanti della Lega, Zullino, Merra e addirittura il Presidente del Consiglio Cicala! U’ anima r’e pier’ ‘e puorc’! Ma che voci del cavolo sarebbero queste? Perchè mai dovrebbero? Ecchè, ammesso e non concesso, tre vanno via e tre arrivano? I conti non tornerebbero affatto. Cioè… tornerebbero pure, ma solo fino a un certo punto. Delle animosità interne alla Lega abbiamo più volte scritto, e potrebbe alla fine anche darsi che davvero qualcuno abbandoni, visto che alle critiche delle ultime ore di Cicala al Presidente Bardi ha fatto subito da contraltare un’altra rappresentante della Lega, Dina Sileo, che ha rimproverato: “Non è la prima volta che un esponente della Lega o del Gruppo consiliare regionale prende posizione sulla stampa, uscendo a gamba tesa, creando imbarazzo, contro il Presidente Bardi e la sua maggioranza di cui anche io faccio parte, una posizione non condivisa con i rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale”.

La Consigliera Dina Sileo

La Consigliera Dina Sileo

Oh, si è incazzata di brutto, l’avvocata! E di sicuro, non avendo ricevuto smentite, vuol dire che l’altra parte della Lega sta con lei! Ok allora, dicevamo, tre fuori e… tre dentro. Ci sta. Ci starebbe. Perchè, non più tardi di un paio di giorni fa, forse tre, il Coordinamento regionale di Forza Italia nell’incipit di un comunicato stigmatizzava: “A causa della pandemia da Covid-19 il sistema sanitario della Basilicata ha mostrato negli ultimi mesi una serie di difficoltà, evidenziando ancora una volta una situazione certamente non consona con le aspettative dei cittadini lucani, soprattutto rispetto alla chiara volontà di cambiamento espressa dai lucani stessi nel corso delle ultime consultazioni regionali”. Oh, per la miseria! Che vuol dire? Che dopo aver subito l’onta di vedersi stracciare in un pubblico comizio a Matera la sua bozza di riforma del sistema sanitario regionale dal suo segretario provinciale, l’onorevole Michele Casino, l’assessore regionale alla sanità Leone viene ancora una volta messo in discussione dal suo partito? E stavolta dalla struttura regionale? Ehh… ma allora… se così fosse, è reale il pericolo che a lasciare Bardi possano essere quattro e non tre, quindi? Oh, che Leone è un po’ fumino, orgoglioso, mica si lascerebbe trattare così senza reagire! Quindi, tornando all’inizio della storia, è possibile che qualcuno nel corridoio abbia sentito un’eco che parlava non di patto di non belligeranza con tre esponenti della minoranza, ma con “altri tre”? E quindi è ipotizzabile che – laddove tutte queste belle fantasie scritte mommò rispondessero a verità – la non belligeranza proposta (come del resto scriviamo da mesi) sia già realtà con Italia Viva? Se così fosse i conti per Bardi tornerebbero alla grande: pago quattro prendo cinque. Niente da dire, l’offerta speciale ci sta, ora manca solo la Lidl!

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