I Consiglieri di Italia Viva rispondono alle critiche al loro annuncio, affondano il colpo e chiedono alla minoranza di aderire al documento. Il Consigliere leghista risponde a quattro domande

di Angelomauro Calza

 

“Abbiamo appena preparato una mozione di sfiducia nei confronti del governo retto da questa maggioranza. Mozione che ha premesse esclusivamente politiche e di merito e che ci auguriamo venga firmata da tutti i consiglieri che lo riterranno opportuno e discussa all’indomani della votazione sulla surroga, perché intendiamo sfidare il centrodestra sulla politica e non utilizzando trucchetti giustizialisti per azzoppare chi comunque è stato democraticamente eletto”.

Luca Braia e Mario Polese

Luca Braia e Mario Polese

Così una nota di Braia e Polese di Italia Viva che intendono così sgombrare il campo da illazioni che sono dilagate dopo l’annuncio che avrebbero votato in Consiglio la surroga dei due Consiglieri di Forza Italia Nella stessa notai due si dicono “allibiti dalle reazioni polemiche e strumentali espresse da parte dei nostri alleati rispetto alla volontà di votare a favore della Surroga dei consiglieri regionali dimissionari”. “Restiamo consiglieri di opposizione e il nostro esplicitare una posizione che avevamo espresso ufficialmente in Consiglio regionale e concordata anche nelle riunioni di minoranza della scorsa settimana (posizione che ricordiamo era condivisa anche da altri che evidentemente nel frattempo hanno cambiato idea), serviva solo a fare chiarezza all’interno di un dibattito troppo ombreggiato da politicismi e dialoghi trasversali per lo più sottobanco”. “Noi riteniamo che confondere la politica con obblighi tecnici, peraltro giuridicamente esponibili a sanzioni – sottolineano il capogruppo di Iv Braia e il vicepresidente del Consiglio regionale Polese – sia sbagliato. Per questo insistiamo su un principio: la surroga dei consiglieri dimissionari Cupparo e Piro serve per ristabilire con un atto giuridico la funzionalità della massima assemblea legislativa regionale e le sue Commissioni. Le polemiche di queste ore ci convincono ancora di più che quello sia un atto da compiere quanto prima per evitare il rischio che la superficialità demagogica prenda il sopravvento anche su questioni che attengono alla libertà personale di un individuo che ha il diritto di difendersi liberamente in sede giudiziaria”. Un invito, in soldoni, a non confondere la politica con obblighi tecnici, peraltro giuridicamente esponibili a sanzioni anche penali, però rimane invariato il giudizio fortemente negativo nei confronti del Governo regionale di centrodestra non più compatto e numericamente autosufficiente. E a questo proposito un ruolo primario nelle future dinamiche politiche del Consigli assumono le posizioni di Giovanni Vizziello e di Massimo Zullino, che, interpellato da Angeloma, a precise domande ha dato precise risposte.

Italia Viva voterà sì alle surroghe perchè ritiene questa la cosa istituzionalmente più giusta. lei cosa ne pensa?

Il consigliere Massimo Zullino

Il consigliere Massimo Zullino

Se Italia Viva voterà con la maggioranza tradendo le sue stesse parole lo vedremo. certo è che il loro voto vaspiegato e condiviso politicamente dai partiti ma soprattutto giustificato agli elettori. Mentre Giorgia Meloni a Roma si insedia con una chiara maggioranza i suoi in Regione cosa faranno? Ognuno si assumerà le sue responsabilità. In Basilicata il perimetro della maggioranza è stato tracciato dagli elettori nel 2019 ed a quello ci si deve attenere

Dicono che lei e il Consigliere Vizziello avete in qualche modo posto sotto scacco Bardi e la maggioranza. E’ così?

Noi non abbiamo messo sotto scacco nessuno, al massimo qualcuno ha sbagliato strategia e solo ora si rende conto che la maggioranza è composta da 13 consiglieri e non da 11, numero che fa comodo a coloro che hanno ricattato puntualmente il Presidente per tornaconto personale, a noi questa politica non interessa.

Nella prossima riunione di Consiglio voterete per la surroga dei due Consiglieri, un atto dovuto, o siete in attesa di risposte dal Presidente per decidere il da farsi?

Il nostro problema non è la surroga ma i risultati politici e la fedeltà al programma politico che ci ha visti vincere nel 2019. Abbiamo chiesto a Bardi come al partito un chiarimento politico sulle tematiche che la Lega già portò un anno fa in verifica di maggioranza come la famosa “Pieni poteri”, la nuova governance del consorzio di bonifica, il piano sanitario, la gestione unica della risorsa idrica, il dissesto idrogeologico eccetera e poi, non da meno, attendiamo le motivazioni da Bardi, dal gruppo Lega regionale, e dalla maggioranza sul loro comportamento rispetto alla mancata convocazione mia e di Vizziello in due riunioni di maggioranza ed il perché della bocciatura della proposta di legge a mia firma, chiesta tra l’altro da Salvini e condivisa dalla maggioranza stessa.

Pasquale Cariello

Gira voce che un vostro rinnovato impegno nella maggioranza e nella Lega potrebbe essere causa di allontanamento quantomeno dal partito del Consigliere Cariello che andrebbe quindi a fare compagnia a Dina Sileo che già da qualche mese ha lasciato la Lega. E’ davvero incompatibile una presenza congiunta nel partito?

Se gira questa voce è preoccupante, vuol dire che allora è Cariello che chiede il nostro isolamento, al contrario io sono per l’inclusione come dimostra il mio impegno da sempre a favore del partito ed ai tanti passi di lato per accontentare gli altri

 

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