Iniziate le grandi manovre in vista delle prossime regionali: c’è chi lavora a una lista civica a sostegno del Presidente e chi ipotizza accordi con Italia Viva, che di sicuro non sarà insieme ad Azione se presenta Braia e Polese

 

di Angelomauro Calza

 

Forse è davvero giunta l’ora della nomina dell’Assessore all’Agricoltura nella Gunta-Bardi. La decisione di Berlusconi di nominare Elisabetta Alberti Casellati a coordinatore regionale di Forza Italia in sostituzione di Giuseppe Moles potrebbe essere stata determinata anche dalla lunga titubanza del Presidente Bardi a procedere in questo senso e dal fatto che l’ex coordinatore, Moles, non sia riuscito (o forse strategicamente non ha voluto?) a convincere Bardi a procedere con la nomina. In campo, stante la pubblica rinuncia di Enzo Acito ad essere nominato, resta al momento Michele Casino, ma chi può scommettere che sarà davvero lui?

giuseppe moles

Giuseppe Moles

Sì, al momento sembrerebbe l’unico possibile, sgombrando subito il campo dalla voce che nelle ultime ore parlava di un possibile posizionamento dello stesso Moles: non sarà così soprattutto perché non è di Matera, poi per tutta una serie di altri motivi più legati anche alla sua rimozione da coordinatore.

Il Presidente Vito Bardi con alcuni suoi colleghi e Silvio Berlusconi ad Arcore

Non si cerchino ragioni politiche nell’atto di Berlusconi, ché ce ne sono poche. La verità sta probabilmente nei malumori interni a Forza Italia, che in Basilicata da mesi hanno fatto emergere dissapori tra gruppi pro o contro Moles. Fatto sta che forse proprio per questo, così come accaduto per la nomina del candidato al Senato, Berlusconi ha scelto di nominare coordinatore la Casellati. Il ragionamento è analogo: chi, tra le diverse anime del partito, può mai contestare la sua nomina? Una figura autorevole che non può che fare sintesi ed essere accettata da tutti. E le sue decisioni non saranno di certo contestate o contestabili. Ma era nell’aria la decisione del Cavaliere? Bardi ad Arcore non era stato messo sull’avviso? Non lo sappiamo. Di certo giovedì, a margine del Consiglio regionale, un esponente di Forza Italia, forse per scherzo, forse per gioco, forse no, parlava di preparazione alle prossime regionali con la formazione di una lista civica a sostegno del Presidente Bardi. E sempre nei corridoi ci si sbilanciava parlando di un avvicinamento di Italia Viva a Bardi, visto che a livello locale sembra lontano un accordo con Azione: si vocifera che salvo che Italia Viva decida di non presentare né Braia né Polese l’accordo sarà sempre difficile.

Luca Braia e Mario Polese

Luca Braia e Mario Polese

Queste le voci più maligne, logico quindi che i due pensino con giusto anticipo a come risolvere la questione ricandidatura, poiché a Polese ( e questo è un fatto certo) mancheranno stavolta i voti ottenuti in qualità di segretario regionale del PD e a Braia (e questo pure) quelli che gli sono venuti dalla candidatura nella lista dello stesso Marcello Pittella: basteranno le loro sole preferenze per rioccupare un posto in via Verrastro? E si parlava e si parla anche di un Bardi che sta lavorando per presentare più di una lista a suo sostegno. Essì, ma in suo sostegno devono per primi scendere Lega e Fratelli d’Italia, altrimenti non si va da nessuna parte. “Bardi è blindato” proclama qualcuno del suo staff. E certo, Bardi è blindato, quindi nulla quaestio. Bardi è blindatissimo, a prescindere dai problemi del bilancio, della nomina dell’assessore all’ agricoltura, della questione sanità privata, Pulvirenti al Crob e all’Asm, della nomina del direttore amministrativo all’Asm con relativa denuncia per mancanza di titoli e, dulcis in fundo, la firma dell’accordo sulla questione autonomia differenziata senza il mandato del Consiglio. Insomma, tutta robetta che lo blinda perchè superabile, previa attesa di un miracolo politico.

Miracolo o miracolo miracolo?

Miracolo? “O’ miracolo?” Come in Ricomincio da tre nella scena con Lello Arena? O quando il padre del comico napoletano attende che la Madonna gli faccia ricrescere la mano che non ha più? Vale a dire: o’ miracol’, oppure o’ miracol’ miracol’?  L’impressione è che sarà dura per il miracolo, quasi impossibile per il miracolo miracolo. Ma la fede è sempre quella che anima le azioni di chi ci crede, quindi perché non credere anche ai miracoli?

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