Riportata solo una voce che circolava in Regione: se è falsa, chi l’ha messa in giro? E perché? Chi ce l’ha con l’assessore? Intanto Cannizzaro dopo la buona affermazione alle Politiche non si ferma.

di Angelomauro Calza

 

Ha dato una piccola scossa la voce che abbiamo riportato venerdì sulla possibilità che Franco Cupparo (o Franco Piro) possa essere chiamato a svolgere il ruolo di sottosegretario nel prossimo Governo nazionale. Oltre le numerose telefonate e interlocuzioni varie, quali di chiarimento, quali di commento, quali di smentita, ci ha pensato lo stesso assessore Cupparo ad ufficializzare con un comunicato lo stato delle cose.

L’assessore regionale Franco Cupparo

“Mi vedo costretto a smentire le continue notizie diffuse in queste ore su una mia presunta nomina a sottosegretario di Stato del nuovo Governo nazionale. Come ho avuto modo di dire ai giornalisti che mi hanno contattato in proposito, sono interessato a continuare il lavoro al Dipartimento Politiche Agricole della Regione che, come è noto, in questo delicato settore, ho avviato solo da pochi mesi. Non vorrei inoltre che qualcuno faccia strumentalizzazioni per seminare inutili divisioni nel mio partito che, forse mai come dopo il voto del 25 settembre, ha bisogno di un autentico e forte rilancio sui territori e tra i cittadini”. E dopo una riflessione complessiva sul voto lucano alle recenti Politiche, conclude: “Quanto a Forza Italia, la campagna elettorale ha messo in luce – come la Presidente Casellati ha avuto modo di riscontrare durante i suoi incontri – i limiti che si registrano da troppo tempo e sono diventati non più tollerabili. Primo fra tutti l’assenza di gruppi dirigenti che hanno perso i rapporti con i cittadini. Forza Italia non può continuare ad essere un partito rinchiuso in una stanza privata, senza riunioni di organismi dirigenti e senza incontri con le nostre comunità locali.  E’ questo il tema prioritario che sono certo finirà sul tavolo nazionale del partito per affrontarlo al più presto nel migliore dei modi”. Riportiamo la sua smentita, come giusto che sia, con la correttezza e l’onestà intellettuale che ci ha sempre caratterizzati, con altrettanta schiettezza, però,  diciamo anche che la notizia da noi diffusa era (ed è) vera. Attenzione, non è questa una “smentita della smentita”, nè una sorta di giustificazione o di scuse, non sia mai! Chiariamoci: noi in ogni articolo diciamo sempre e senza fraintendimenti possibili se si tratta di sogno o realtà, ragionamenti nostri o voci che circolano e che noi riportiamo. Quindi, nel prendere atto e ringraziare l’assessore Cupparo dell’attenzione che ha voluto dedicarci, visto che siamo gli unici ad aver riportato “una voce” che circolava già da giovedì sera nel transatlantico del Consiglio regionale (anche se più prestigiose testate, anche televisive, se ne sono impossessate senza correttamente citare la fonte, ma si sa: ubi maior minor cessat, e noi siamo “minor” pur se “testata” e non blog), e ringraziandolo del fatto che ha provveduto a fare chiarezza, dobbiamo nel contempo insistere: abbiamo dato una notizia corretta! E sempre correttamente abbiamo riportato la sua nota che si concretizza in una smentita alla voce, non a noi che abbiamo svolto il nostro ruolo correttamente e senza diffondere bufale: è vero che circola la voce che lui potrebbe essere chiamato a far parte del Governo come Sottosegretario, e quindi non è una bufala, altrimenti perché smentirla così come Cupparo la smentisce? Noi riportiamo la sua smentita al contenuto della voce, però ribadiamo ai lettori che – pur scrivendo cose giustamente smentite dall’assessore – abbiamo dato una notizia che ha tutte le caratteristiche di verità: la voce c’era e c’è, e la voce è reale. A questo punto, acclarato e accettata la versione di Cupparo (ci mancherebbe, se lo dice l’interessato non si può che sostenere e dare per buona la sua versione), resta solo da chiedersi: chi l’ha messa in giro questa voce? E perché? Avversari politici? Beh, di certo non persone che gli vogliono bene, i tempi di Amici miei sono finiti, e gli schiaffi ai passeggeri sul treno in partenza fanno ridere poco. Ma con chi si identificano gli avversari? Con l’opposizione? Poco credibile, mancherebbe il movente. Fuoriusciti o autosospesi dalla Lega?

Francesco Cannizzaro

Altrettanto poco credibile: si sono chiamati fuori dalla maggioranza, se pure Cupparo andasse via di sicuro non si penserebbe a loro per sostituirlo. Allora il campo si restringe, cribbio! Restano gli alleati della coalizione e… gli amici di partito. Il ragionamento si ferma qua opportunamente, anche perché qualcuno potrebbe associare quelli che sono soprattutto cattivi pensieri, alla chiosa della dichiarazione ufficiale di Cupparo: “Forza Italia non può continuare ad essere un partito rinchiuso in una stanza privata”. Che avrà voluto dire? Stò dubbio resterà forse irrisolto. E pure per Marcello Pittella: confermiamo! E anche qui, attenzione: non confermiamo che sarà chiamato da Bardi in Giunta alla Sanità, ma che circola la voce che potrebbe accadere. E aggiungiamo ancora una terza voce: Francesco Cannizzaro, con i suoi 4.432 voti raccolti alla Camera, non si ferma. Non è soddisfatto. vuole di più. Del resto come si fa a dargli torto? Sono voti suoi, e in Consiglio regionale siedono Consiglieri con meno di un terzo delle preferenze accordate all’esponente di Noi con l’Italia. Se dovesse pensare di “entrare” in qualche modo in Consiglio regionale ne avrebbe pieno diritto. Già, ma come? A questo punto, diciamolo correttamente a scanso di equivoci, è solo un nostro ragionamento, non una dichiarazione e nemmeno una voce, ma ci chiediamo: tra i diversi autosospesi e fuoriusciti dai rispettivi partiti, potrebbe darsi che qualcuno decida di aderire al progetto già fatto suo da Cannizzaro?

Giovanni Vizziello e Massimo ZUllino ai lati di Domenico BIanco di Policoro

E se Vizziello e Zullino a dar retta a quel che si dice in giro hanno in buona sostanza già scelto con chi stare (e non è Cannizzaro), resta – al momento e solo perché libera battitrice – la sola Dina Sileo. Dopo la fuoriuscita di Zullino e Vizziello potrebbe anche ritornare nella Lega, ma è difficile. Lei non ha mai fatto mistero di essere una moderata, che il suo partito di riferimento di una volta era la Democrazia Cristiana e che preferiva restare fuori dalle tessere fin quando non avesse riscontrato la presenza di un soggetto politico in cui potesse rispecchiarsi ed esprimersi appieno. Durante la campagna elettorale c’è stato chi ha inteso le sue parole, più volte pronunciate in diversi contesti, come una dichiarazione di futuribile intesa con Italia Viva. Certo, una possibilità, ma intanto è intervenuto il fatto nuovo, il soggetto politico nuovo, quello più vicino all’essenza del concetto di “partito moderato”: vuoi vedere che…? Beh, come dicevamo, questa è davvero una ipotesi: né voce né indiscrezione, ma se poi accade che alla fine, con lei e/o grazie a lei Noi con l’Italia arriva in anticipo in via Verrastro?

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