Caiata smentisce di voler correre da sindaco, difficile per il Centrosinistra trovare unità intorno al nome del Primo cittadino uscente. Intanto nel dibattito irrompe la saggezza e l’esperienza del “plurisindaco” della città
di Angelomauro Calza
l'on. Salvatore Caiata

l’on. Salvatore Caiata

L’on. Salvatore Caiata con un “assolutamente no”  risponde ad un whatsapp in cui gli si chiede se conferma le indiscrezioni di una fonte circa la sua volontà di candidarsi a sindaco di Potenza. Anche il sindaco uscente, Dario De Luca, interpellato, smentisce la stessa fonte e al telefono dichiara “di non aver sciolto alcuna riserva e che sta ancora compiendo valutazioni”, prendendo ancora tempo per annunciare quali saranno le sue determinazioni. Ma, allora, cosa sta accadendo a Potenza in queste ore? Che succede “dall’altra parte della Luna”, intendendo per “altra parte” tutto quanto non sia Guarente e Tramutoli? Tutti sanno, Centrodestra e suo candidato sindaco compresi, che la storia per la poltrona di primo cittadino e per il governo del capoluogo si chiuderà il 26 maggio solo se Mario Guarente risulterà eletto al primo scrutinio: in caso contrario, quale che sia il suo antagonista al ballottaggio lui non sarebbe più il favorito (Guarente al ballottaggio ci va sicuro, perché la fantasia deve pur fare la sua parte, ma pensare al leghista che arrivi terzo al primo turno… beh, sarebbe davvero fantascienza). Essì, perché pur di porre un argine al dilagare della destra e della Lega, tutti, persino il M5S potrebbe alla fine decidere di fare fronte comune ed eleggere il candidato che le urne designeranno come sfidante, chiunque esso sia, al di fuori di simpatie e antipatie pre-voto. Ed ecco allora che entra in ballo il centrosinistra nella sua interezza, e tre scenari, tutti con al centro Dario De Luca.

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca

Il primo: E’ il centrosinistra in grado di proporre un candidato sindaco in autonomia? Per intenderci, non un candidato espressione del mondo civico, alla Trerotola alle Regionali, ma un uomo o una donna di esperienza, un politico, un amministratore  navigato che metta d’accordo tutti?  C’è questa figura? Il Centrosinistra ha questa ambizione? Perché se l’ambizione non c’è è già perdente. E De Luca a questo punto cosa c’entra, direte? C’entra perché potrebbe essere il traite d’union tra Roberto Speranza e il PD, quel Partito Democratico che si ritroverebbe con un candidato condiviso da Art1, e quello Speranza che stringerebbe così una alleanza importante in chiave anche  nazionale e quindi in vista delle Europee.

Il secondo: ma una soluzione del genere sarebbe accettata dal Centro Democratico, da +Europa, e, per dirla con nomi e cognomi, da Vito Santarsiero, Gigi Scaglione, Massimo Molinari, Gianpaolo Carretta & c.? Mai sia! E’ facile predire (non immaginare) che faranno di tutto per impedire che ciò avvenga, magari incassando una non disponibilità a ricandidarsi che arrivi proprio da De Luca, quando si renderebbe conto che intorno al suo nome non c’è unità. Sicuramente De Luca sarebbe il candidato più forte e quasi certamente vincente in caso di ballottaggio con Guarente, ma la sua candidatura dovrebbe a questo punto essere frutto di un ragionamento politico, di una ammissione del fatto che proprio per risolvere con l’aiuto del centrosinistra la “questione dissesto” il sindaco si è messo contro quella destra che lo aveva eletto, per poi portare anche a compimento il suo mandato grazie all’appoggio di buona parte del centrosinistra (Speranza e Pittella compresi).

Enrico Torlo

Enrico Torlo

Il terzo: di fronte al fallimento del progetto di coagulo dell’intero centrosinistra su De Luca anche come frutto di un ragionamento avulso da qualsivoglia fattore emozionale, ma pregno di significato politico, sia Polese che Speranza decidono di mettere da parte simboli e partiti e mettono su un polo civico moderato con De Luca candidato sindaco. Se questo dovesse essere, la contromossa della restante parte del centrosinistra sarebbe che Scaglione, Santarsiero e anche Gaetano Fierro, intorno a Luigi De Trana candidato sindaco, raccolgano ulteriori consensi del mondo delle professioni e dell’associazionismo potentino: chiunque sia disponibile a correre contro De Luca. In tutto questo, come già annunciato qualche giorno fa, ci sta il Forum Civico dell’altro Fierro, Enzo, nipote di “Tanino” che con Enrico Torlo tenta un non impossibile amoreggiamento con Salvatore Caiata, ma solo a livello di intese di lista: resterebbe da verificare in appoggio di chi, ed allora viene istintivo pensare a De Luca ancora una volta, soprattutto in chiave ballottaggio. E’ di poco fa la dichiarazione di Tanino Fierro rilasciata ad angelomà: “Si eviti che a Potenza si riproponga un Trerotola-bis. Non si dia il governo al centrodestra. Ci sono i tempi e i modi per evitare questa deriva. Gli uomini-ombra della sinistra si mettano da parte”. Ma chi sono questi “uomini-ombra della sinistra”? C’è ancora una sinistra? O sono quelli della “fu Margherita”? Ma soprattutto (simpaticamente) non è che a un “De Luca-bis” c’è chi vorrebbe contrappore un “Fierro-semper”?