Prendiamo in prestito dagli Stadio questo titolo, per alcune, brevi riflessioni ad alta voce che coinvolgono personaggi e partiti dei due maggiori schieramenti che già si contendono la maggioranza in Regione, in ritardo rispetto a Cinquestelle e Luci che già vivono la campagna elettorale con i loro candidati Presidente

 di Angelomauro Calza 

Si decide oggi il futuro del consigliere Michele Napoli.

Il Consigliere regionale Michele Napoli

Il Consigliere regionale Michele Napoli

E si decide in maniera già scontata, preannunciata. Il 15 febbraio annunciò il suo passaggio da Forza Italia a “Noi con l’Italia”. Oggi, 25 settembre, a sette mesi da quel giorno, dovrebbe essere sancita la sua entrata in Fratelli d’Italia. E’ successo a Roma, con la benedizione diretta proprio di Adolfo Urso e del leader del partito, quella Giorgia Meloni che ben conosce Michele Napoli, sin da quando, anni fa, lei era Presidente di Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale. In quello stesso periodo Michele Napoli ne era responsabile regionale per la Basilicata e Pasquale Pepe provinciale di Potenza. Qualcuno dirà: “Ma come? Michele Napoli cambia un’altra volta?” Mannò… o Forza, o Noi con, o Fratelli sempre Italia è… è l’ultima parola quella che conta! Il filo comune ci sta, sempre centrodestra è, dove sta il problema? …Ci sta, ci sta… anzi, ce ne stanno due, di problemi: uno si chiama Gianni Rosa, l’altro Donato Ramunno. Entrambi non paiono essere troppo favorevoli alla new entry. Dichiaratamente. Perché strenui sostenitori di una identità del partito tale da non consentire il riciclo di esponenti provenienti da “altrove”, ma anche perché vedono oggettivamente in Michele Napoli un avversario interno in chiave candidature che potrebbe insidiare possibili elezioni alla Regione.

Donato Ramunno

Donato Ramunno

il consigliere regionale gianni rosa

il consigliere regionale gianni rosa

Da una parte Gianni Rosa che, da uscente, correrebbe il rischio di una seconda delusione dopo quella dello scorso 4 marzo, dall’altra Ramunno che aspira ad entrare a via Anzio forte di anni di militanza attiva in Fd’I, entrambi con un grande lavoro politico sul territorio alle spalle, un lavoro da finalizzare perché è giusto così: la rete dei consensi di Napoli è considerata oggettivamente da non sottovalutare, e non rappresenterebbe un problema per gli altri due solo se Fratelli d’Italia riuscisse ad ottenere tre posti in Consiglio, ma soprattutto si rimprovera a Napoli di transumare sempre sotto tornata elettorale, come già successo in occasione del voto del 4 marzo. Del resto il sospetto che Napoli, reputando difficile la presentazione di una lista di Noi con l’Italia che gli consenta una elezione, penserebbe bene di massimizzare i suoi voti e facilitare il suo ritorno a via Anzio, fatto questo inviso agli esponenti storici del partito in Basilicata, lo solleva. Insomma, dopo le schermaglie interne della Lega stavolta a vivere un difficile momento interno è Fratelli d’Italia, come a dire che il centrodestra sembrerebbe provarle tutte pur di riuscire a non vincere queste elezioni in una tornata elettorale unica, che lo vede strafavorito: solo un suicidio politico potrebbe riaprire i giochi in favore di altri. Eggià. Gli altri. Ma quali altri?

I Cinquestelle di Mattia o Luci di Lasorella? Oppure… vuoi vedere che riprende quota il centrosinistra?

Marcello Pittella

Dopotutto, sia pur ancora inibito dalle funzioni di Presidente Marcello Pittella ora può parlare, può incontrare, può far politica e campagna elettorale. E vuoi vedere che sotto sotto… si riesce anche a capire perché LeU ancora appoggi la giunta di Dario De Luca al Comune di Potenza? Vuoi vedere che le voci di qualche mese fa, che davano Dario De Luca candidato a sostegno di Marcello Pittella, e che il sindaco ha più volte e nettamente smentito, entrano nel puzzle degli accordi e delle candidature? Ribadendo che De Luca al momento non ha smentito il suo voler ritornare ad esercitare la professione e che ha lasciato aperto solo uno spiraglio parlando ad Arturo Giglio della Nuova del Sud (“se si lavorasse con soli 10 punti su come tirare fuori la Basilicata dai gravi disagi non mi tirerei certamente indietro e darei il mio

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca

Il sindaco di Potenza, Dario De Luca

contributo a prescindere da qualsiasi collocazione partitica”), resta il fatto che altri potrebbero in questo momento lavorare per proporgli almeno qualcuno dei 10 punti di cui parla. E chi potrebbe?

Speranza e i LeU per esempio. Il ragionamento è: Leu non accetta di sostenere Marcello Pittella a Governatore. Con questa pregiudiziale posta sin da aprile la trattativa di accordo con il PD è saltata. Il sino ad ora in parte giustificato silenzio del PD, con il nuovo provvedimento del giudice e per quanto prima detto, non è più giustificabile e procrastinabile: il PD adesso può parlare. Deve parlare. Non ci sono più ragioni valide perché non lo faccia. Soprattutto il PD “deve parlarsi”. Dopo essersi sentito con Marcello Pittella, certo, è un obbligo, visto che sino ad ora lo ha aspettato, ma deve farlo, non può più addurre tempi condizionati dal pronunciamento della Cassazione.

Roberto Speranza

l’on. Roberto Speranza

E non sarebbe certo una sorpresa se, sic stantibus rebus,  Mario Polese desse una accelerata magari convocando una Direzione regionale del partito dove discutere e magari anche scornarsi, ma poi decidere qualcosa, quale che sia, collegialmente. Per far vedere che c’è. Che “ancora” c’è ed è luogo di discussione, dibattito e magari anche sacrifici e rinunce personali per il bene comune.

Il segretario regionale PD , Mario Polese

Il segretario regionale PD , Mario Polese

Gli umori interni ormai sono quelli che sono, la gente si è mossa, dilaga la convinzione che Marcello Pittella non sia più il candidato forte dell’ultima Assemblea PD di giugno. Forse anche Gianni Pittella, da politico e non da fratello, forte della sua lunga esperienza, è di questo stesso avviso, anche se non lo dirà mai pubblicamente e lo capiamo. La sensazione è che, salvo pochi, irriducibili fedelissimi, la maggior parte del partito sia orientata verso l’individuazione di un candidato che vada oltre. Solo che tutti lo pensano e nessuno lo dice. Attendono l’opinione di Marcello Pittella, anche perché, come dicevamo, una parte del PD lo considera ancora candidabile, Vincenzo Robortella in testa: resta solo da capire “quanta” parte sia.

Il Consigliere regionale Vincenzo Robortella

Il Consigliere regionale Vincenzo Robortella

Un segnale di cambiamento è comunque atteso. Peraltro, con questa legge elettorale che pare non piacere a molti, ma la cui approvazione è stata utile a tutti per allungare i tempi elettorali, si deve lavorare per conseguire almeno il 30-35 per cento, e in questo momento il PD non è certo di poterci arrivare. Tantomeno LeU, che si dovrebbe attestare su percentuali a una cifra. Ecco che allora l’idea potrebbe essere un candidato terzo, aggregante e conosciuto, che non sia Pittella e che quindi rimuoverebbe il veto di LeU, ma che sia almeno a lui gradito, come quello che secondo una indiscrezione di qualche mese fa si sarebbe candidato con una lista a suo sostegno: Dario De Luca. Resterebbe solo da capire se lo stesso sindaco è disponibile, se Marcello Pittella è disponibile, se Speranza è disponibile.