Il vice segretario regionale del partito ad angeloma.it: “Qualcuno lavora per distruggere il partito. Prima vengono gli interessi generali, poi quelli singoli, ma utili alla causa. A Maschito abbiamo vinto perchè uniti”

 

di Angelomauro Calza

 

Ha suscitato reazioni l’articolo di ieri (leggi qui l’articolo in questione), specie nel passaggio finale che riguardava il ruolo della Lega alle recenti elezioni comunali di Policoro. Il Vice Segretario regionale del partito di Salvini, Massimo Zullino, ha tenuto a sottolineare ad angeloma.it che “l’esperienza di Policoro è l’esempio di quel che un partito non deve fare, mentre il risultato di Maschito dimostra che laddove ci si presenta uniti e compatti si risulta vincenti”.

Massimo Zullino al voto referendario

Zullino ribadisce quanto dichiarato pubblicamente all’indomani del primo turno elettorale: “L’unico candidato al Comune di Policoro che in qualche modo può essere considerato vicino alla Lega è Domenico Bianco, sostenuto proprio da me e da Vizziello, che da solo, nella lista di Nicola Lopatriello, ha preso addirittura più preferenze delle tre autocandidature presunte leghiste messe insieme, candidate nella lista di Leone (…)”. Evidente la discrasia con quanto risultava a noi, che abbiamo scritto delle uniche due candidature della Lega nella lista di Enrico Bianco, che rispondono ai nomi di Liborio Conte e Maria Grazia Settembrino, entrambi non eletti. Ci risulta però che Bianco non sia più iscritto alla Lega: qual è la verità? “La sua è una situazione molto simile a quella della Sileo – dice Zullino – ma non bisogna dimenticare che è stato segretario provinciale del partito e candidato alle Regionali, poi qualcuno invece di aggregare e includere si prodiga per cacciare tutti quelli che hanno una mente pensante. Domenico vorrebbe capire dalla Lega perché è stato messo ai margini”.

Il Vice segretario regionale della Lega, Zullino, con il Consigliere regionale Giovanni Vizziello e il candidato alle Comunali di Policoro Domenico Bianco

Beh, è perché? Ce lo dice? Zullino è convinto: “Purtroppo la verità è che qualcuno lavora per distruggere il partito pensando solo al proprio orticello. Nella Lega invece non deve funzionare così.  Prima viene il partito che tutela gli interessi generali poi i singoli, ma utili alla causa generale”. Insomma, non c’è pace per la Lega e nella Lega e situazioni politiche regionali e territoriali sembrano essere simili a quelle di parenti stretti che non vanno d’accordo ma che cercano una intesa.

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