Un anonimo ci ha consegnato la letterina che il Presidente Vito Bardi ha scritto a Babbo Natale. La pubblichiamo per esser certi che possa leggerla durante il duro lavoro di preparazione dei doni a Rovaniemi. La pubblichiamo integralmente. (certo che stè lettere che continuano a smarrirsi in Regione…)

PREAMBOLO…

Caro Babbo Natale,

“ti scrivo dalla Basilicata mentre”… ah, no, cancelliamo… “ti scrivo da Napoli mentre”… ahhh… cancelliamo pure questa… vabbuò facciamo che gli scrivo e basta… Oh, ma mi vuoi consigliare o no? Sei pagato per curarmi i social e va bene, ma più social di Babbo Natale?… Che poi riuscissi almeno a farmi superare i 100 like ad ogni foto e post con la faccia mia che pubblichi… ne prende di più un piatto di linguine con cruschi e baccalà nel Gruppo Potenza in pasta… e pure uno di Trerotola, il mio antagonista alle elezioni, che non ha tutto l’apparato che ho io che lo assiste. Vabbuò, faccio da solo che è meglio. Come sempre, che ogni volta che mi affido con fiducia a qualcuno le cose non vanno bene. Meglio solo che male consigliato!… Allora, scrivevo:

LA LETTERINA

Caro Babbo Natale,

quest’anno preferisco scrivere a te per chiedere regali per assessori e consiglieri, è meglio. Essì, perché se scrivo alla Befana la povera vecchietta dovrebbe portare quintali di cenere e carbone e poco altro di diverso… e come si fa? Già teniamo tante schifezze sparse per laghi, dighe, boschi e campagne e ci mettiamo pure la cenere e carbone che chissà da dove provengono? Meglio evitare, che sennò creo altri grattacapi a Gianni Rosa. Quello è nu bravu guaglione, ma un poco gli eventi, un poco chi non lo può vedere, lo stanno mettendo in difficoltà, ma lui resiste, per fortuna ha un carattere forte. Però un poco di stress glielo stanno creando, per questo di chiederei di portargli un bel cubo di Rubik, così ovunque si trovi, quando vuole scaricare la tensione o le incazzature, “quando gliele fanno girano”, lo tira fuori dalla tasca e fa girare lui i cubi nel tentativo di rimettere a posto tutti i colori. A Francesco Fanelli, taciturno, portagli un bel cesto di prodotti gastronomici rigorosamente industriali, che a furia di girare per aziende e campagne lucane il bio non lo sopporta più. Per Rocco Leone ti chiedo un buono vacanza di 24 mesi, così se ne va di nuovo a caccia in Lituania e sto un poco più tranquillo fino alla fine del mandato. A Franco Cupparo un regalo meno materiale, ma più sostanziale: fagli ritrovare stà lettera di dimissioni che sono mesi che la cerchiamo e non sappiamo che fine ha fatto. A Donatella Merra porta qualche bastoncino di incenso e un oggetto di oro. Questo per la Giunta. Per i Consiglieri qualcosa di diverso. Cicala non sa se vuole lasciare il posto o no, se vuole fare l’assessore, se vuole andare a Roma… portagli una scatola del Risiko. Accontenta Braia e Polese facendo costituire qualche nuovo partito, così continuano ad allearsi e a fare nuove proposte. Per Vizziello avrei pensato all’ultima versione dell’Allegro chirurgo… ma sì, che a lui piace giocare. Per Baldassarre invece un cammello, grande, col baldacchino largo, così può raggiungere Gaspare E Melchiorre e portare la Merra lungo la Bradanica. Ad Acito un ADSL portatile, a banda larga.  …Ah, Babbonatà, ti volevo chiedere: ma da Castellammare riesci a far arrivare a Dina Sileo una confezione di Acqua della Madonna? è nu poco pesante la cassetta, lo so, ma quell’acqua fa tanto bene, è miracolosa per i dolori al fegato. Col nuovo Segretario il PD potrebbe riprendere a fare politica, perciò aiuta Cifarelli a ritrovarsi in un partito che… no, aspè… di ritrovarsi in un partito e basta. Carlo Trerotola è bravo, quasi che guardando avanti, per quando terminerà il mandato, ti chiederei di fargli avere il ruolo del comandante nella pubblicità del Tonno Nostromo, invece adesso fagli sparire dagli scaffali ed espositori della farmacia tutti i contraccettivi, che il calo delle nascite in Basilicata è preoccupante veramente. Ai Cinquestelle fagli venire in sogno Grillo e Dibattista che litigano per pianificargli il futuro politico, così poi il futuro se lo costruiscono loro, e magari sarà pure quello giusto. Per Franco Piro avrei pensato a un karaoke… essì, dai… può cantare meglio insieme a Leone e Bellettieri, magari fanno un trio, mettono on line le loro clip musicali e oscurano Il Volo. A tutti gli altri porta serenità, soprattutto al momento del voto in Consiglio di provvedimenti importanti che a loro non piacciono: serenità, pizzichi sulla pancia e tanta benevolenza nel votarli ugualmente. Infine per me, Babbonatà… Che ti voglio chiedere io? Solo che dopo questo travagliato impegno come Presidente della Basilicata, mi fai eleggere a Milano, che è piena di lucani andati via da qua (dicono che sono assai, quasi quanto i residenti!), così almeno potrò scambiare la Bardilicata con la LomBardia! Poi là ci penso io a cambiare pure il panettone, che quello di Acerenza è mica male!

Ecco, Babbonatà, questa è la mia letterina. Non la brucio perché inquinerei, non la mando per posta che sennò non ti arriva, la leggerai comunque in qualche modo. E mi raccomando: quando consegni i regali, sempre appresso Renn Pass e mascherina! Buon Natale, non Festività, che la Von der Layen nun tene a che p’nsà!… io tutt’al più posso concedere un “Merra Christmas”. Statte bbuon’!

Vito Bardi

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