Piro e Leone di nuovo in Consiglio, Maria Di Lascio può sperare solo nelle prossime Comunali per ritornare a essere sindaco di Lagonegro, ma l’ex assessore potrebbe rientrare da esterno: dirà di no, ma il gesto va compiuto

di Angelomauro Calza

Evvabbuò, due mesi fa il terremoto, oggi la ricostruzione quasi completata. Tranne la demolizione definitiva di un paio di postazioni. Essì, che dopo la bufera giudiziaria che ha fatto tremare palazzi, ospedali e municipi, tutto sembrerebbe essere tornato come prima. O, meglio, quasi tutto.

Cupparo, Di Lascio, Piro e Leone

A farne le spese e pagare sotto tutti i punti di vista, ma soprattutto per aver dovuto dire addio alla propria funzione di rappresentanza elettiva sono stati l’assessore Franco Cupparo e il sindaco di Lagonegro Maria Di Lascio. Se Franco Piro e Rocco Leone sono rientrati a svolgere il loro ruolo di Consiglieri regionali e altri funzionari sono stati reintegrati nelle loro funzioni, per loro due non è così. E però se per Maria Di Lascio non esiste altro modo per completare la sua riabilitazione se non quello di ripresentarsi e farsi rieleggere alle prossime elezioni comunali, per Cupparo la situazione è diversa. Ha ben spiegato le sue ragioni di abbandono della politica attiva sul fronte istituzionale nell’ultimo Consiglio regionale cui ha partecipato, motivando in maniera puntuale e dettagliate le sue dimissioni, però… sì, un però ci sta tutto, e completiamo la frase: però alla luce degli sviluppi degli eventi un po’ di amaro in bocca gli resta sicuramente. Un amaro dettato dal constatare che altri sono stati riabilitati anche di fronte all’opinione pubblica, mentre per tutti lui resterà un ex assessore e Consigliere regionale dimessosi in seguito a vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto. Anche per lui sono intervenuti provvedimenti giudiziari che hanno modificato quelli restrittivi iniziali, ma i titoloni per la dura legge della stampa sono stati tutti per Piro e Leone ritornati in Consiglio. Giusto così, ci mancherebbe, ma Cupparo?

Il Governatore lucano Vito Bardi (ph. Luisa Calza)

Il Governatore lucano Vito Bardi (ph. Luisa Calza)

Ecco che allora il Presidente Bardi potrebbe compiere un gesto che servirebbe non poco al recupero dell’etica e della morale: invitando ufficialmente Franco Cupparo a ritornare al suo posto da assessore, stavolta da esterno. Perchè una delegazione di maggioranza guidata dal Presidente Bardi non si reca a casa di Cupparo per invitarlo a ritornare a via Verrastro e riprendere il lavoro lasciato forzatamente all’improvviso in sospeso? Sì, lo abbiamo già sottolineato, da Francavilla sul Sinni giungerebbe un “no, grazie”, ma il gesto andrebbe fatto comunque. Rappresenterebbe in qualche modo una riabilitazione ufficiale dell’Istituzione verso un uomo che ha responsabilmente rinunciato al suo ruolo pubblico per dovere morale verso quella Istituzione che Bardi rappresenta. E qui si misurerebbe anche la capacità della maggioranza che fa capo a Bardi di dare un segnale positivo rispetto al quadro delle turbolenze dei giorni passati.

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