L’autosospensione scade il 16 maggio, un giorno prima del Consiglio. Il suo Capogruppo non lo avrebbe indicato nelle Commissioni, per cui sarà assente senza penalizzazioni pecuniarie

di Angelomauro Calza

 

Certo che stò povero Rocco Leone sta passando un periodaccio. Prima gli onori della cronaca (fatta per lo più di accuse e vituperi) per la frase sessista nei confronti dell’assessore Donatella Merra, poi perché ha annunciato di autosospendersi “a titolo di autocensura, dalla partecipazione alle sedute del Consiglio e delle Commissioni per due settimane, rinunciando ai corrispondenti emolumenti” (e quindi entrambe le volte per sue responsabilità), ora rischia di attirarsi gli strali di chi gli vuole male per colpa (pare) del suo capogruppo in Consiglio regionale, Tommaso Coviello.

Il Capogruppo di Fd’I in Cosniglio regionale, Tommaso Coviello

E spieghiamo. Di norma il capogruppo indica i membri delle commissioni del proprio gruppo. I Consiglieri hanno tra gli emolumenti anche l’indennità di partecipazione alle Commissioni. Pare che Coviello non abbia indicato il nome di Leone in nessuna Commissione pur avendo comunicato che il peso ponderato di FdI è pari a tre perché sono tre i consiglieri: pare però che solo lui e Quarto siano iscritti nelle Commissioni quali membri, per cui Leone è rappresentato, sì, da loro due come voto, ma lui non fa parte delle Commissioni finché Coviello non lo indica. La regola è semplice: se sei designato nelle Commissioni e ti presenti alle sedute non c’è alcuna premialità perché rientra già nella indennità di consigliere, ma se non ti presenti scatta la penalità, ovvero meno 100 euro a seduta. Ora è chiaro che Rocco Leone autosospendendosi intendeva anche rinunciare ai 100 euro per ogni Commissione in cui non si presentava, ma evidentemente il suo Capogruppo, Coviello, sapendo dell’autosospensione, avrà sicuramente inteso che non valeva la pena indicarlo perché Leone non si sarebbe presentato per onorare il suo annuncio. Di fatto, però, Leone ora si presta a critiche in quanto qualcuno inizia a far notare che nei fatti, scadendo la sua autosospensione il giorno 16 maggio ed essendo convocato il primo Consiglio per il 17 non rinuncia ad alcun compenso in quanto potrà partecipare alla seduta consiliare, in più non vedrà decurtato il suo prossimo stipendio in virtù della mancata presenza in qualche Commissione in quanto non essendo stato convocato perché non indicato non rientra nei casi in cui scatta la decurtazione. Insomma, partendo dal presupposto che a Rocco Leone qualche centinaio di euro in più o in meno a fine mese non gli cambiano la vita e che il suo è stato un gesto soprattutto simbolico, resta che Tommaso Coviello, interferendo in questo suo gesto, gliel’ha combinata grossa rischiando di rovinare tutto perché – sia pur in buona fede – lo avrebbe paradossalmente premiato non facendogli perdere manco un euro.

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