Il segretario regionale lucano dello scudo crociato auspica che il tavolo del centrodestra riesca a fare sintesi su un programma snello, di pochi punti, che sia facilmente comprensibile dai cittadini. Esclude l’idea di una sua discesa in campo e intanto attende la terna di nomi di possibili candidati Governatore dal senatore forzista Giuseppe Moles

di Angelomauro Calza

Come Angelomà sta scrivendo sin dal 18 agosto, assumendosi per primo la responsabilità di diffondere una notizia-indiscrezione che si sta rivelando più che fondata, le elezioni regionali in Basilicata non si terranno il 20 gennaio. E nemmeno prima. L’ipotesi di un election day con la tornata elettorale in Abruzzo e Sardegna è ormai più che una semplice e poco supportata ipotesi.

Il segretario UDC di Basilicata, Agatino Mancusi

Il segretario UDC di Basilicata, Agatino Mancusi

E anche in Abruzzo come in Basilicata le cose non sembrano essere ancora molto chiare nel Centrodestra. Il Segretario nazionale dell’Udc, che fa parte della coalizione, Lorenzo Cesa, riguardo la scelta da parte del centrodestra del candidato presidente della Regione Abruzzo, ha dichiarato che ”lo si avrà nel momento in cui ci sarà un programma da concordare e questo lo si farà nei prossimi giorni: ci si metterà tutti intorno a un tavolo e in base al programma si sceglie anche la persona giusta da candidare. La cosa seria da fare, per quanto ci riguarda come Udc, e pretenderemo questo, è aprire un tavolo sul programma e subito dopo parlare di nomi. Quindi – ha concluso Cesa – apriremo un discorso serio, senza pregiudizio su nessuno, nessun pregiudizio sui nomi che stanno circolando, ma penso che la cosa seria da fare è scegliere un nome in base anche alle cose da realizzare”.

Allora, a fronte di queste dichiarazioni, Angelomà ha ritenuto di sentire il segretario regionale dell’Udc lucano, Agatino Mancusi, nel tentativo di comprendere e far comprendere come stanno le cose in Basilicata.

 

Segretario, ma cosa sta accadendo nel centrodestra lucano?

Che vuole accadere? Siamo in alto mare.

Come in alto mare? Nella riunione di venerdì si è parlato dinomi di candidati possibili? Di Rocco Leone per esempio?

Rocco Leone

Rocco Leone

Lì non è stato fatto nessun nome. Si è solo stabilito che è Forza Italia che deve presentare questa terna di nomi sperando che poi si arrivi a sintesi

Ma entro quando dovrà presentarli?

Da quel che è stato detto entro giovedì

Ma all’interno della coalizione c’è una volontà a restare insieme a prescindere dai nomi, o ci sono delle condizioni che vengono poste?

Nessuno ha posto condizioni, ma, a iniziare da me, se devo partecipare a una compagna elettorale devo condividere il nome del candidato Presidente. Se non lo condivido di che parliamo? Penso sia una cosa naturale

Quindi una inversione di rotta rispetto al primo tavolo, quando si stabili di ragionare su una intesa di programma e a quel punto il nome sarebbe stato un dettaglio

Il problema è che non si può prescindere da un programma stabilito insieme al candidato presidente. Non è che la coalizione sennò ripete il governo gialloverde a livello nazionale.

Lorenzo Cesa segretario nazionale UDC

Lorenzo Cesa segretario nazionale UDC

Quindi tu non sostieni le teorie di Lorenzo Cesa riguardo l’Abruzzo, ma non è che questa posizione possa essere4 interpretata come una sorta di ostruzionismo alla costruzione di un progetto comune e di una intesa?

No, no, nessuna ostruzione, anzi, sono tra quelli che dicono “muoviamoci” perché chi ha tempo non aspetti tempo. Questo capitolo secondo me dovrebbe essere già concluso. Però, sai com’è… e poi io sono un partito minoritario e devo anche attenermi a quelle che sono decisioni dei maggiorenti. Credo però che alla fine le responsabilità più grandi siano le loro

Certo che con questa Magistratura che con il legittimo suo operato va però fatalmente a influire sulle vicende politiche, la gente pensa che il centrodestra a questa tornata elettorale possa avere l’occasione di tirare un rigore a porta vuota. Mò non è che lo tirate alto stò rigore?

La politica la scindo da queste cose. Non credo la svolta si possa avere in virtù di queste cose. Ognuno deve fare la sua parte, prendere le sue decisioni, a prescindere da questi fattori. Poi sarà la gente a decidere. Anche perché viviamo un momento politico particolare, per cui molte previsioni non se ne possono fare

il senatore Giuseppe Moles

il senatore Giuseppe Moles

A prescindere dal candidato Presidente, laddove si dovesse fare sintesi intorno a un nome e a un programma, Agatino Mancusi come parteciperà al progetto? In prima persona, candidandosi, o con una sua lista, o come?

No, no. Che candidatura! In prima persona no. Io sono il segretario reginale dell’Udc, e tanto mi basta. Saremo presenti con una lista, cerchiamo di dare un contributo, ma abbiamo fatto tre legislature, basta. Tornare indietro proprio no.

Quindi questa dichiarazione rassicura anche chi, nel centrodestra, temeva che la tua presenza e quella di altri, come per esempio Cosimo Latronico, andasse a inficiare nei fatti quella che era stata la dichiarazione di privilegiare il rinnovamento, soprattutto di nomi, prima ancora che di progetto?

Io voglio dare un contributo mettendo a disposizione quel che posso, ma non sono in campo come candidato. Cerco di rendermi utile diversamente, anche perché in mezzo a tanti giovani penso che qualche capello bianco possa essere di aiuto. Il mio interesse è provare a fare qualcosa di buono: ho dei nipotini, mi piacerebbe che un domani non andassero via dalla Basilicata

Questa tornata elettorale la vedi come tanti ancora un testa a testa centrodestra e centrosinistra? O ritieni che il M5S possa inserirsi nell’agone in maniera prepotente, tenendo soprattutto conto di questa nuova legge elettorale che sostanzialmente favorisce chi si presenta in coalizione e non chi corre da solo?

Io dico che dipende da una serie di questioni. Soprattutto dal numero di liste che si presentano. Le amministrative sono diverse dal voto politico: subentrano rapporti di amicizia, di conoscenza. Cambia totalmente la scena. Io per questo ho proposto che si metta a punto un programma semplice, snello, con pochi punti, che possa essere di facile comprensione per la gente. Le problematiche della regione le conosciamo tutti: siamo noi che dobbiamo avere la capacità di trovare la medicina giusta, diversa da quella di sempre dimostratasi inefficace. Questa è l’unica cosa. Ritengo che oggi ci siano le condizioni – se ci organizziamo per bene – di giocarci la partita con maggiori possibilità del passato

Di converso, la parte politica da battere resta sempre e soltanto il centrosinistra allora?

Io attenzionerei anche il M5S. Non è semplice. Sono abituato a non escludere niente. La battaglia è a tre stavolta. Ho questa convinzione

Nonostante i Cinquestelle vadano da soli?

Sì. Nonostante vadano da soli. Se loro riescono a sfondare con un voto di opinione allora possono creare problemi a tutti., Se questo voto di opinione subisce le stesse situazioni verificatesi altrove, a Bolzano, in Molise e nel voto di giugno, allora la lotta è fra centrodestra e centrosinistra. Io ritengo che il centrosinistra sia ancora molto forte. Poi, è ovvio che dipende anche da come si muoveranno loro

Non basta quindi una inchiesta a smontarlo?

Sì, anche perchè hanno molti amministratori sul territorio. Quando dicono che il centrosinistra è scomparso o sta scomparendo io dico sempre di fare molta attenzione, perché secondo me non è così. E comunque ribadisco che in campagna elettorale non bisogna mai sottovalutare niente e nessuno. Sottovalutare o i Cinquestelle o il Centrosinistra sarebbe un errore madornale

Ma tra un generale e un medico, secondo te, quale sarebbe il miglior candidato per il centrodestra?

Io ho sentito parlare del generale, ma non lo conosco. Rocco Leone l’ho conosciuto come collega ed è persona rispettabilissima e professionalmente preparata. Ma così, tra questi due, non me la sento di scegliere, anche perché ci sono altri nomi sul tavolo. Quindi aspettiamo, valutiamo e poi vediamo