“Avessema fa’ che veramente andiamo a votare? NUNSIAMAI!” Due mozioni di sfiducia presentate, due partiti che anelano alle dimissioni di Bardi, ma perché ciascuno non firma quella dell’altro?
di Angelomauro Calza
Ormai è quasi certo: non si va a votare, salvo che il Presidente Bardi non rimetta il mandato, cosa che però ha escluso categoricamente con il suo ultimo comunicato ufficiale. Sì, lo so, abbiamo sostenuto per settimane che i lucani sarebbero stati chiamati al voto insieme a Lazio e Lombardia, e qualche dubbio lo teniamo ancora, ma, oggi come allora, abbiamo sempre affermato che sarebbe stato il Presidente a decidere, magari per opportunità contingenti, e così sarà: non si andrà al voto, ma se si andrà sarà solo e soltanto per volere di Bardi, se dovesse optare per la remissione del suo mandato, non certo per le “enormi e insopportabili pressioni” che stanno esercitando le minoranze. il “CicciomitoccatoccamiCiccio” delle ultime ore tra Italia Viva e Cinquestelle va in questa precisa direzione.

Luca Braia e Mario Polese
Dopo il pezzo dell’altro giorno sul comportamento di Italia Viva in Consiglio regionale (leggilo qua) Luca Braia ha diramato una nota ad ulteriore supporto delle tesi di linearità dell’azione politica sua e di Mario Polese. In buona sostanza diceva che la loro mozione di sfiducia a Bardi sta sempre là, perché non la firma nessuno? E oggi, dalle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno, i Cinquestelle in Consiglio regionale annunciano che tra loro e Italia Viva non sarà così facile trovare una intesa in chiave future elezioni regionali, anzi, escludono proprio tale ipotesi.

Leggieri e Perrino con l’europarlamentare Pedicini (ph. Melandronews
Allora, a leggere dietro le righe, io che sono un malignone nato e – come più volte chiarito – che se non sfotte muore, mi chiedo: ma signori miei, se ci stanno giacenti là, a disposizione, due mozioni di sfiducia, una dei Cinquestelle e un’altra di Italia Viva, perché non ve le siete firmate a vicenda almeno voi cinque che avete la ferma convinzione che Bardi non può continuare nel suo mandato? O perché non le avete unificate? Non è che in realtà nessuno dei due vuole andare al voto? Non è che state solo gettando fumo negli occhi per potervi sedere al primo banco? No, perché l’impressione è questa, e le motivazioni le abbiamo scritte già: in parte perchè si ha paura personale di non essere rieletti, in parte perché non si sa come presentarsi agli elettori, e perciò meglio evitare il voto. Quindi, se questo è, ecco il perché del teatrino messo in scena facendo passare per profonde questioni di coerenza politica due motivazioni pratiche, anche legittime, per carità, ma che di politicamente profondo non hanno proprio niente. Parliamoci chiaro: se non è zuppa è pan bagnato, si tenta di far presa sugli elettori con queste parate mediatiche, recitando ciascuno la sua parte all’interno di un copione ben preciso, che non lascia spazio all’improvvisazione, stando bene attenti a non sbagliare ciascuno la sua battuta, perché altrimenti… avessema fa’ che si raggiungono veramente le firme necessarie e la mozione di sfiducia diventa efficace? NUNSIAMAI! E come ci presentiamo al voto? Con chi? “Nun facimm’ mosse!” E quindi, essendo questa situazione molto chiara agli occhi di tutti nonostante i protagonisti continuino nel tentativo di convincere i cittadini del contrario, figuriamoci se lo stesso Vito Bardi non abbia ben compreso come stanno realmente le cose! Anche per qusto ha diramato senza timore il comunicato in cui sostiene con convinzione di voler continuare la sua esperienza nonostante la fuoriuscita di Vizziello e Zullino dalla maggioranza, perchè sa che la sua forza sta in chi fa finta di contrastarlo, anche se magari davvero non concorda con la sua azione: alla fine la paura di nuove elezioni ha il sopravvento su tutto il resto ed ecco che “l’interesse dei cittadini” viene salvaguardato e garantito. Viva Sansone con tutti i filistei! Oh, sono certo però che sono solo mie malignità, perchè io se non sfotto muoio!