Unico accorpamento sensato: il servizio di eliambulanza all’aeroporto di Pisticci, insieme con quello di Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali. L’ipotesi da praticare e suggerita all’assessore Leone:  rafforzare le periferie e istituire l’Ospedale del Metapontino, che servirebbe anche Puglia e Calabria.

 

di Angelomauro Calza

 

All’epoca del suo mandato da sindaco di Pisticci Vito Di Trani le idee sulla sanità le aveva chiare, da medico, da amministratore e da politico. E ancora oggi ci tiene a dire la sua, nel rispetto e negli interessi di un territorio e di migliaia di cittadini che lo popolano. Si è sentito tradito, Di Trani, dalla sinistra, da Marcello Pittella all’epoca del suo governatorato, dal Partito Democratico, ma non ce l’ha con nessuno, vive la sua vita di medico e osserva gli eventi, convinto che qualcosa ancora si può cambiare, in meglio. Ed elabora e propone, da sinistra. La prima cosa che mi dice: “togliamoci d’impaccio, parliamo serenamente dandoci del tu, è meglio”. Va bene. e vado subito nel merito.

Vito Di Trani davanti all'ospedale di Tinchi

Vito Di Trani davanti all’ospedale di Tinchi

L’accentramento in un unico Ospedale, il San Carlo di Potenza, di cui si parla da qualche giorno come ipotesi possibile più accreditata, secondo te vale o non vale?

No, assolutamente, non vale! Ma ti dico di più. Da quando facevo il sindaco ho sempre pensato a una centralità diversa. Non ci possiamo riformare prendendo modelli di altre zone d’Italia perchè in Basilicata siamo una storia a parte. Se esco da un ospedale a Roma poi a 100 metri ne trovo un altro. In Basilicata la situazione è diversa. Io ho sempre detto di conservare i Pronto Soccorsi Attivi almeno nei paesi, come Stigliano o Tricarico, per dare la possibilità a tutti i cittadini anche dei comuni limitrofi di poterne usufruire. Poi si parla dello spopolamento: è chiaro che è grave, ma se non dai servizi alla gente è altrettanto chiaro che gli abitanti se ne vanno. Non si può condannare sempre il fatto che abbiamo numeri bassi, che abbiamo la popolazione risicata, perchè non va bene così. Ricordo anche le battaglie che ho fatto per l’aeroporto, ero arrivato a conclusione. Mi dicevano che i numeri non erano quelli necessari per avere un aeroporto nazionale, ma io insistevo per il semplice fatto che il bacino d’utenza non deve essere quello del Metapontino, deve essere il Mondo intero. Siamo un attrattore per storia, cultura, paesaggi. Poi siamo anche la Regione più ricca d’Europa per quanto riguarda i giacimenti di petrolio, abbiamo il giacimento più grande d’Europa e invece secondo l’Istat siamo al penultimo posto.

Ma forse c’è una informazione che viene veicolata in maniera sbagliata? In maniera involontaria o dolosa e che poi fa risultare all’Istat queste cose o non è solo questione di informazione?

No, è la realtà. Nonostante siamo la regione più ricca d’Europa grazie al petrolio dobbiamo convivere con talmente tante negatività da retrocedere fino a questo punto nelle statistiche. Il reddito pro capite è basso, abbiamo un alto tasso di disoccupazione. Vedi anche ciò che è successo con il Covid adesso. Ci vogliono più strade in Basilicata, non può essere la Basentana l’unica autostrada che abbiamo e che non ha neanche il guard rail centrale.

Aviosuperficie Enrico Mattei – uno scorcio

Con questo tipo di infrastrutture quindi e con strade veloci in teoria potrebbe trovare attuazione una riforma di questo tipo, “Sancarlocentrica”, ma finchè la situazione è questa è ovvio che c’è bisogno che la periferia abbia delle strutture sue perchè non è collegata in maniera veloce con il centro. E’ questo che vuoi dire?

 Certo, è importantissimo. Noi tanto ci siamo salvati dal Covid perchè siamo quattro gatti, perchè non abbiamo vie di comunicazione, non abbiamo infrastrutture. Tutto ciò è stato paradossalmente un punto a favore, però non possiamo andare avanti così.  Io sono stato dieci anni a fare il medico a Cirigliano, ho salvato tante persone perchè c’era il pronto soccorso attivo di Stigliano. Ho portato io le persone direttamente lì con la mia macchina, arrivati al pronto soccorso ci stava un primo soccorso e poi l’eliambulanza per Potenza.

E le eliambulanze però hanno il loro limite, dettato dalle condizioni meteo per esempio. 

Esatto. Se si incomincia a pensare in una maniera diversa invece, mettendo il punto di partenza delle eliambulanze nell’aeroporto di Pisticci per esempio, allora si va nella direzione del nostro intento. Perchè parlavo dell’aviosuperficie Enrico Mattei? Per farlo diventare utile anche per queste cose. In quell’aeroporto per esempio doveva starci anche la Guardia Forestale, i Vigili del Fuoco così come il 118 appunto. Con l’eliambulanza già presente su Pisticci gli spostamenti sarebbero più veloci ed efficienti.

Sostanzialmente quindi tu proponevi e proponi un unico punto operativo per tutti gli elicotteri, quelli del 118, dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestali, su Pisticci, ma che abbia come raggio d’azione tutta la regione?

Sì, un eliporto attrezzato all’insegna dell’eccellenza, che sia punto di riferimento per qualunque urgenza, con servizi comuni, ma con ciascun soggetto completamente indipendente e autonomo, salvo il verificarsi di eventi che richiedano operazioni congiunte, ed anche in questo caso, a maggior ragione, la convivenza sarebbe elemento positivo. Qusti sarebbero davvero gli unici servii di emergenza da accorpare, accentrare.

Questi che suggerisci sono alcuni dei punti non raccolti mai da nessuno, idee rimaste tali, sin dall’epoca della maggioranza di centrosinistra, cui appartenevi e ancora ideologicamente appartieni. Ma allora il problema adesso probabilmente è che il centrodestra non stia facendo opera di elaborazione, ma di adattamento di quelle che erano delle proposte del centrosinistra, poco condivisibili dai territori periferici, e che per di più negli anni sono rimaste ferme in Regione?  Si potrebbe dire che da uomo di sinistra contesti il centrodestra, non tanto in quanto tale, ma perchè potrebbe attingere a quelle politiche sbagliate che tu già contestavi al centrosinistra?

L'insegna che sovrasta l'ingresso dell'Ospedale Civile Giovanni Paolo II di Policoro

L’insegna che sovrasta l’ingresso dell’Ospedale Civile Giovanni Paolo II di Policoro

 Si. Non hanno probabilmente idee e non sanno nemmeno ringraziare. Io sono stato sindaco per cinque anni, ho fatto tante cose e mi sono messo tutti contro per le mie battaglie. Mi hanno bruciato due macchine, eh! Ho avuto tutti contro perchè davo fastidio, altro che compagni: compagni col cavolo! perchè il Tecnoparco per il 40% appartiene alla Regione Basilicata. Ci stavano reflui radioattivi, non certificati da me o dalla mia amministrazione, ma certificati dall’Arpab, reflui che venivano dalla Val d’Agri  che avevano una radioattività superiore di dieci volte a quella consentita. Addirittura la radioattività a Metaponto, nell’area della foce del Basento, è di 5 volte superiore a quella della Trisaia, con un’incidenza tumorale progressiva. Se ne sono fregati tutti.

Comprendo lo sfogo, l’amarezza di chi si sente abbandonato anche quando tenta di condurre una battaglia in favore della gente, ma sto notando una cosa, un apparente paradosso. mi trovo a parlare con una persona di centrosinistra che critica quella che era una bozza di riforma ideata dalla precedente maggioranza in Regione, anch’essa di centrosinistra, e che oggi parrebbe ripresa dal centrodestra a cui sente di dare indicazioni in favore di una ottimizzazione dei servizi sanitari ai cittadini.  E’ così?

Quella proposta accantonata, del centrosinistra poteva essere valida su condizioni diverse, con infrastrutture diverse, 5 anni fa, prima del Covid. Ma nel momento in cui è arrivato il Covid, e ormai sappiamo che il Covid può arrivare ogni mese, allora bisogna avere sul territorio le infrastrutture, le rianimazioni, e io mi sono battuto perchè ciò accadesse e perchè gli ospedali come quelli di Tinchi e di Tricarico fossero dotati di rianimazione. Se ne sono proprio fregati!

L'Ospedale di Tinchi di Pisticci

L’Ospedale di Tinchi di Pisticci

Quando dicevamo di trasformare Tinchi in un centro Covid era una cosa buona e giusta da fare anche perchè una volta terminato il Covid l’ospedale può continuare a vivere.  Ci sta un progetto sin da quando amministravo, secondo cui Tinchi doveva essere un polo di riabilitazione, all’interno di un grande e unico Ospedale del Metapontino, che racchiudesse specializzazioni di Policoro con specializzazioni di Tinchi. Non puoi permetterti di spendere un milione e ottocentomila euro per ammodernare Tinchi e poi una volta terminati i lavori abbandonarlo a se stesso, come sta succedendo. Quindi, se la precedente maggioranza non ha voluto tener conto di questo, compito dell’attuale maggioranza dovrebbe essere proprio questo: fare in modo che Policoro diventi un ospedale di primo livello con l’inclusione anche della struttura di Tinchi, dove opera in eccellenza – per esempio –  una unità di Endocrinologia, bisogna far sì che Tinchi diventi polo di attrazione in Basilicata e dalle regioni limitrofe per quanto riguarda l’endocrinologia. La verità è che non riesco a capire cosa hanno contro questo territorio. Non puoi immaginare di lasciare la gente così. Proprio ieri un medico ha soccorso un paziente colpito da un infarto, lo sai dopo quanto tempo è arrivata l’ambulanza? dopo 40 minuti!

Se volessimo riassumere per punti, quali dovrebbero essere le priorità della riforma allo studio? Cosa suggerirebbe a chi sta lavorando all’ipotesi di Riforma?

Intanto non privare il territorio dei distretti sanitari unificandoli. Non puoi avere un unico distretto. Già ora ci sta confusione, un grande disservizio. Già per la semplice scelta del medico di famiglia, prima si andava sul posto e si sceglieva. Ora devi andare a Matera, o utilizzare la mail o quant’altro. Ma un povero anziano sa usare la mail? Un anziano non lo sa manco cosa sia una mail! O deve andare fino a Matera? Gli ammalati che devono prendere i pannoloni: prima avevano il riferimento a Pisticci, ora devono andare fino a Matera, perchè è previsto un solo Distretto. Succederà un casino. Poi i Pronto Soccorso: non puoi privare tutta l’area di un Pronto Soccorso attivo, perché così si condannano a morte le persone. Invece bisogna dare la possibilità a tutti di essere curati. Utilizzare infine tutte le strutture ospedaliere che abbiamo. Si doveva fare a Tinchi un polo riabilitativo? Bene, che si faccia. Ci sono tanti medici che non trovano lavoro, utilizziamoli anche così, creiamo occupazione. Considerando che Tinchi è vicino alla Calabria e alla Puglia. Un sacco di gente va a fare riabilitazione a Ginosa? Allora perché non crearne uno a Tinchi, che serva anche ai pazienti di Puglia e di Calabria, visto che hai una struttura per la quale hai speso un milione e 800mila euro?

E con questi interrogativi-proposte terminiamo la chiacchierata con Vito Di Trani, medico, ex sindaco, politico, che da uomo del centrosinistra suggerisce (conditio sine qua non) all’Assessore Leone e al centrodestra soluzioni per non depauperare la fascia jonica lucana di una delle strutture sanitarie vitali, essenziali e necessarie per il bene e la salvaguardia della salute dei cittadini.

© copyright www.angeloma.it – è consentita la riproduzione anche parziale a scopo di critica, confronto e ricerca purché con citazione degli autori e linkando la fonte