Continua il suo silenzio mentre circolano ipotesi e voci di malelingue sul perché Piro, Baldassarre, Vizziello e Zullino si agitano nei suoi confronti e verso Bardi. Domani le riunioni decisive di Ufficio di Presidenza e Consiglio
di Angelomauro Calza
Bisognerà attendere domani per capire l’evoluzione della sostanziale crisi in atto, peraltro dichiarata, i cui attori principali sono da un lato i Consiglieri Vincenzo Baldassarre, Francesco Piro, Giovanni Vizziello e Massimo Zullino, dall’altra – suol banco degli accusati – i Presidenti Vito Bardi e Carmine Cicala.
Domani gli esiti della riunione dell’Ufficio di Presidenza e del Consiglio regionale daranno l’esatta dimensione del tasso di coesione della maggioranza. Inutile ritornare ad elencare gli attacchi che a Bardi e Cicala sono stati ripetutamente rivolti da settimane: cerchiamo piuttosto di comprenderne il perché. Cosa potrebbe aver spinto i quattro, appartenenti alla maggioranza di centrodestra, a scagliarsi contro i “loro” due massimi rappresentanti istituzionali dell’Ente Regione? Perché in un certo senso, come scritto nei giorni scorsi (LEGGI QUA L’ARTICOLO DI RIFERIMENTO) Bardi, pur attaccato a sua volta, non si è preoccupato di prendere le difese di Carmine Cicala, Presidente dell’Assemblea? Espressione di quella maggioranza che proprio il capo della Giunta ha sempre rimarcato essere unita, sia pur dopo mille difficoltà e centomila verifiche? Non è che è accaduto solo per garantire equilibri ed opportunità politiche con la tecnica dell’attesa? Se così fosse, allora, è stato fatto in maniera cosciente, calcolata. E, sempre se così fosse, perché solo con le accuse a Cicala? Forse perché la Presidenza del Consiglio, per le ragioni di cui sopra, è l’unica postazione ancora “contrattabile”? L’unica sacrificabile in nome della tenuta di questa maggioranza?
Tra i quattro “ribelli” figura anche Vincenzo Baldassarre, che mesi fa era considerato da tutti il nuovo Presidente del Consiglio in pectore, in virtù di accordi mai ufficializzati, ma sempre sussurrati, che lo prevedevano successore di Cicala. Certo, nel frattempo le carte in tavola sono cambiate, lui è stato assessore, e prima ancora aveva effettuato un cambio di partito per poi ritornare a Idea, ma resta il fatto che un pensierino allo scranno più alto del Parlamentino lucano potrebbe averlo fatto, anche se nel frattempo ha incassato la nomina a DG dell’Arpab di un esponente del suo partito. Evvabbè, allora diciamo pure per un attimo che Baldassarre attacca Cicala perché mira al suo posto. E gli altri tre? Quali potrebbero essere le molle che fanno scattare i loro attacchi? Potrebbe essere, nel caso di Massimo Zullino, l’aspirazione ad un assessorato? Qualcuno dice che vorrebbe la Sanità, ma è un posto occupato da Francesco Fanelli, del suo stesso partito, anche se di corrente opposta: due obiettivi allora? Ottenere la delega e scalzare dall’assessorato il suo antagonista interno alla Lega, per rimarcare la sua forza? Potrebbe essere, ma potrebbe anche non essere così.
E Giovanni Vizziello? Da quando ha aderito alla Lega ha sempre sostenuto le posizioni di Zullino: potrebbe essere che conta su di lui per ottenere una sorta di rivincita nei confronti del Presidente Bardi, dopo i fatti di qualche mese fa legati ad un incarico che avrebbe dovuto ricoprire, ma che poi ha dovuto giocoforza rifiutare per opportunità politiche, spinto anche dal Presidente, all’Azienda Sanitaria di Matera? Potrebbe essere, ma potrebbe anche non essere così. E Franco Piro? Potrebbe essere che vorrebbe vedere esaudite le sue richieste (o almeno una di queste dicono le lingue velenose di via Anzio) di nominare due persone di suo gradimento a Direttore Generale del Consiglio e a Direttore dell’Ufficio Stampa? Potrebbe essere, ma potrebbe anche non essere così. Chi ha orecchie da elefante talmente lunghe da tenerle sempre fuori dalla sua stanza, adagiate nel corridoio del Palazzo accanto alla proboscide che fiuta odor di pettegolezzi dice che in questi ipotetici progetti, evidentemente parte di un piano (??? ma che sussurrano? Strategie da 007?), siano coinvolti anche un paio di Dirigenti: uno che mirerebbe (un altro?) alla Direzione Generale del Consiglio, ma che al momento pare sia stato (o lo sarà? Boh?) dirottato al Dipartimento Sanità, e un altro che punterebbe al ruolo di componente della Sezione regionale di Controllo per la Basilicata, presso la Corte dei Conti. Si tratta di un ruolo che dopotutto prevede compensi economici pare equiparati a quelli di Direttore Generale. La cosa curiosa, se così dovesse essere, è che le solite voci maligne sussurrano che sia un ruolo già scaduto da un po’, in attesa di rinnovo e l’incarico viene conferito con decreto del Presidente del Consiglio. Ovviamente dopo discussine e approvazione in Ufficio di Presidenza. Le sa queste cose Cicala, che intanto continua a tacere? Può essere che nessuno gli abbia fatto presente che c’è un incarico di tale importanza da assegnare? O sono solo illazioni prive di fondamento? Anche qui non ci resta che dire “BOH”? Ma a questo punto la domanda più opportuna è: se queste voci, vere o false che siano, girano e sono arrivate fino a noi, sono arrivate anche al Presidente Cicala? Cioè: sa di queste presunte manovre?
Sa di questi obiettivi che alcuni Consiglieri tentano di raggiungere? Sempre stè maledette lingue prolisse e irrefrenabilli dicono che parrebbe proprio di sì, e parrebbe anche che lui sia già corso ai ripari per preparare le contromosse. Come? Con interlocuzioni con il Presidente Bardi e con i coordinatori e segretari dei partiti di maggioranza ai quali – proprio quasi in risposta a quanto da noi scritto sempre nel pezzo sopra richiamato – avrebbe chiesto di dirgli chiaramente se è considerato all’interno o all’esterno della maggioranza. La risposta pare sia ancora in fase di elaborazione, ma sta di fatto che tutto questo, sempre se risponde al vero, non può che far presagire sviluppi anche clamorosi nel futuro più immediato. In questo senso riprendiamo la domanda posta l’altro giorno: “Come potrebbe (Cicala ndr) reagire politicamente più che agli attacchi dei suoi antagonisti alle non-difese di chi predica unità? Vuoi vedere che il fuoco cova sotto la cenere e da un momento all’altro Cicala può diventare protagonista di un qualche colpo di scena? Tutte queste domande troveranno sicuramente risposta già domani, soprattutto perché, come già scritto da altri, pare che sia prevista una seduta di Ufficio di Presidenza con due soli punti all’OdG: la nomina del nuovo direttore generale e l’approvazione del nuovo regolamento di “ordinamento amministrativo del Consiglio regionale della Basilicata”: da quel che accadrà in questa riunione si capirà se tutto sarà risanato, se ci sono margini di recupero o se ci sta chi si assumerà la responsabilità davanti ai lucani di spaccare definitivamente la maggioranza con la possibilità di andare a elezioni anticipate. E la situazione nazionale non aiuta certo a sciogliere nodi e matasse ingarbugliate, intersecandosi a sua volta con nomi, candidature e aspirazioni regionali.