Chiuse fino al 3 dicembre le scuole primarie e secondarie di primo grado della Basilicata. Questa l’estrema sintesi dell’Ordinanza numero 44 del Presidente Bardi. Il Presidente dell’Anci Adduce pochi minuti prima aveva annunciato ai 131 sindaci lucani l’intenzione del Governatore. Intesa quindi solo per quel che riguarda la necessità di sottoporre la popolazione scolastica a test rapidi antigenici di massa in modo da poter tenere meglio sotto controllo la situazione dei contagi e consentire di limitare al più breve tempo possibile il periodo di sospensione delle lezioni in presenza

di Angelomauro Calza
Salvatore Adduce

Salvatore Adduce

La notizia la dà intorno alle 18 Salvatore Adduce, Presidente dell’Anci, nella chat del gruppo dei 131 sindaci lucani: “Si è conclusa poco fa l’ultima riunione della Unità di crisi convocata dal presidente della regione Bardi per definire la posizione sul problema scuole.  Il Presidente Bardi è orientato a ordinare la sospensione delle lezioni in presenza anche per scuole elementari e medie. Sulla base dei dati epidemiologici sta valutando se partire prima con la scuola media oppure tutte insieme. Abbiamo convenuto che sarà necessario sottoporre la popolazione scolastica a test rapidi antigenici di massa in modo da poter tenere meglio sotto controllo la situazione dei contagi e consentire di limitare al più breve tempo possibile il periodo di sospensione delle lezioni in presenza”. Si evince fin troppo chiaramente che per Bardi (o forse meglio sarebbe dire per i suoi consiglieri) il problema sta tutto nell’apice della piramide, e non alla base. Le scuole in questo momento sono sicuramente il luogo più sicuro per i nostri figli: le misure poste in essere sono efficaci, le spese sostenute enormi, e il distanziamento sociale viene fatto rispettare. Il problema semmai è dove si riuniranno fuori dalla scuola tutti questi studenti: utilizzeranno le mascherine? Riusciranno a rispettare le distanze? E una volta rientrati nel contesto familiare, fatto di genitori, fratelli e parenti vari, sarà caratterizzato dalla necessaria prudenza? E poi i dati vengono tenuti in considerazione o no? E come si leggono? Si tiene conto o no che il maggior tasso di incidenza sull’epidemia è registrato nella fascia di popolazione con una età compresa tra i 20 e i 60 anni? E dico che ci stanno i ripetenti in Basilicata, ma non penso che ce ne siano ancora di questa età! La maggiore percentuale di infezioni è legata al lavoro e alle frequentazioni sociali: bisogna insistere sulle richieste di rispetto delle regole comportamentali nei luoghi di socializzazione e sui posti di lavoro, e ove necessario alzare il livello delle misure di prevenzione e del rispetto degli obblighi. Contestualmente bisogna evitare che gli Ospedali dei due capoluoghi, come già scritto nei mesi scorsi, per fronteggiare l’emergenza Covid trascurino tutte le altre attività vitali per la salute pubblica. La tenuta degli ospedali può essere assicurata solo se si agisce con lungimiranza, individuando il problema e studiandone la soluzione. E’ vero, c’è la necessità di mantenere in essere tutte quelle attività di servizio, bisogna scongiurare il pericolo reale di una crisi del sistema socioeconomico lucano, la collettività non può permettersi un momento di recessione, ma tutto ciò non può essere distaccato da una realtà che necessita un serio momento di analisi dei dati statistici che vengono quotidianamente elaborati e che ad oggi paiono indirizzare le azioni in maniera strumentale solo verso la chiusura delle scuole. Il Presidente Bardi intanto, manco ha dato tempo ad Adduce di inviare il whatsapp che pochi minuti dopo il termine della riunione ha emanato l’ordinanza numero 44 che le scuole… le chiude fino al 3 dicembre. Va bene, continuiamo così, facciamoci del male. Solo una preghiera: perchè non chiudiamo fino all’inizio delle vacanze natalizie?…

Il Comunicato del Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

“A seguito di una lunga riunione dell’unità di crisi, si è deciso che, a partire dal 17 novembre e fino al 2 dicembre, chiuderanno le scuole primarie e secondarie di primo grado della Basilicata”. Lo rende noto il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha appena firmato l’ordinanza numero 44 che dispone la chiusura di tutte le scuole della regione.

“Abbiamo monitorato da subito i trend dei contagi derivanti dalla riapertura delle scuole – prosegue Bardi –  e cercato fino all’ultimo di evitare queste ulteriori misure restrittive, sia perché siamo pienamente consapevoli che la didattica in presenza è di fondamentale importanza per la crescita di questi studenti, in un momento delicato della loro formazione, sia perché siamo consapevoli che la chiusura delle scuole comporta un notevole disagio ai genitori costretti a riorganizzarsi per rendere compatibile il lavoro con l’assistenza ai propri figli. Purtroppo la pandemia che non allenta la sua morsa in tutta Italia, ci impone di trasformare in misure restrittive tutti i trend su cui leggiamo possibili peggioramenti, nell’esclusiva necessità di tutelare la salute della nostra comunità. Tuttavia, abbiamo deciso la chiusura di queste scuole solo per due settimane, fino al 3 dicembre. Monitoreremo quotidianamente i dati e, se la situazione dovesse migliorare, potremo anche interrompere preventivamente la misura.

In questa seconda ondata ci siamo dati due parole d’ordine: prevenzione e responsabilità. E’ quello che stiamo facendo: abbiamo rafforzato il piano sanitario. Proprio oggi abbiamo annunciato che a breve saranno disponibili ulteriori 50 posti per pazienti covid grazie ad ospedali da campo tra poco operativi a Potenza e Matera. Non solo: vista la situazione stiamo studiando già provvedimenti di sostegno economico aggiuntivi a quelli annunciati dal Governo, di cui sollecitiamo ancora una volta l’erogazione.

L’obiettivo è – come già successo nel corso della prima ondata – grazie a tutti i nostri provvedimenti, compreso quest’ultimo sulle scuole, di riuscire a rallentare la diffusione del contagio. Sono certo che le famiglie lucane comprenderanno l’importanza di questa scelta che richiede uno sforzo temporaneo nell’interesse dell’intera comunità. L’auspicio è che grazie anche a questa decisione si possa tutti tornare quanto prima alla normalità sicuri e protetti. Andiamo avanti con forza di volontà e fiducia”.