Istituito un ufficio decentrato Ciclo dell’Acqua, che si aggiunge alla sezione distaccata del Consorzio di Bonifica e al potenziamento dell’Ospedale San Giovanni che in futuro potrebbe essere riferimento anche della zona Sud della Campania e dell’Area Nord della Calabria

 

di Angelomauro Calza

il Consigliere regionale Franco Piro

Da qualche settimana Lagonegro sembra aver “rubato” la scena politico-amministrativa regionale. Dopo l’intervista al consigliere forzista Franco Piro che annunciava l’istituzione di un tavolo con le Regioni Basilicata e Calabria in tema di politiche sanitarie e, più in particolare, per discutere del ruolo centrale dell’Ospedale di Lagonegro in stretto rapporto con la chiusura dell’Ospedale di Praia a Mare per il versante calabrese, e delle difficoltà che vivono gli Ospedali di Polla e Sapri in Campania, altre cose sono accadute. Importanti, che vanno nella direzione ipotizzata e anticipata da Piro, con il San Giovanni che sembra assumere ogni giorno che passa un po’ di più le sembianze di un ospedale attrezzato e pronto a svolgere il ruolo di riferimento interregionale.

il plastico dell’Ospedale di Lagonegro così come progettato

Ha infatti ottenuto un forte potenziamento sanitario e tecnico: “sono arrivati chirurghi, urologi, ginecologi, personale OSS e infermieri – dice il Consigliere regionale Franco Piro – è stato potenziato il centro mobile con nuove ambulanze, mentre dal punto di vista amministrativo si è riusciti a prevalere su Lauria per quel che riguarda la sede degli uffici dell’ASP per  l’assistenza ospedaliera e post ospedaliera,  che è una questione non di campanile, ma pratica, di servizio più efficiente all’utenza, che non si trova costretta a fare la spola fra due diversi paesi quando è nella necessità di chiedere e ricevere assistenza”.

Il Consigliere franco Piro al centro della Giunjta regionale lucana

Scongiurato così un caso-Chiaromonte due, quando anni fa, con un Ospedale perfettamente funzionante (guarda caso, San Giovanni pure questo) e con una palazzina appositamente destinata agli uffici, la politica del tempo per non scontentare gli elettori di Senise, si lasciò convincere ad ubicare gli uffici amministrativi proprio a Senise, con i pazienti dei paese peggio collegati costretti spesso a due giorni di viaggio: uno per andare a Senise a “fare le carte”, e poi il giorno dopo a Chiaromonte per potersi sottoporre alle prestazioni richieste. “Sì – continua Piro – ma non è finita qui, perché a Lagonegro è stata istituita la Centrale Unica delle Dimissioni contestualmente all’ambulatorio di terapia del dolore. Senza ovviamente dimenticare che tutto sta accadendo dopo aver vincolato la somma di 76,5 milioni per la ristrutturazione del plesso ospedaliero esistente”. Sono quindi buone notizie per i lagonegresi e per il lagonegrese, ma non è che la vita di una cittadina e di una zona possa limitarsi alla sanità di eccellenza, l’azine politica non può essere incentrata solo su questo. “No – dice Piro – assolutamente. E infatti sempre a Lagonegro è stato istituito ed è gia attivo presso la sede distaccata della Regione Basilicata, un ufficio decentrato Ciclo dell’Acqua, affidato al geom. Gennaro Caputo, istituito dal Dipartimento ambiente della regione. E’ questa una ulteriore testimonianza del decentramento amministrativo che la nuova maggioranza regionale di centro destra intende perseguire al servizio delle comunità locali superando il ritardo e le inadempienze del passato. Il nuovo ufficio di Lagonegro che ha importanti compiti e funzioni – ha detto infine Piro – è al servizio di tutti cittadini del Lagonegrese che potranno così evitare di dover raggiungere gli uffici dipartimentali a Potenza”. Bene, acqua e sanità, mi pare che alla fin fine possa bastare… “No – dice Piro – sempre a Lagonegro c’è una sede distaccata del Consorzio di Bonifica”. vabbè, allora diciamo pure che Lagonegro vuole prendere il posto di Potenza… Lei che mi dice? “Sto lavorando a questo”.