Litigio subito spento tra il leghista Zullino e l’assessore Leone. Bardi ora alza la voce e di fare presto le cose promesse ai lucani. Concede una settimana alla Lega per proporre un metodo di lavoro. Il dato politico più rilevante è “essersi parlati” all’interno del centrodestra: tutti presenti i segretari, i consiglieri e gli assessori. Ora non resta che aspettare per vedere se ci saranno frutti o meno.

di Angelomauro Calza

“Non ti permettere più”! “Che t’ho fatto”? “Non mi hai salutato”! “E tu? la volta prima manco hai risposto”! “Ma chi ti credi di essere”? “Perché, tu chi sei”? “Funnicular senza current”! “Trichhètracche ammullat’ ca nun schiatt’ a’ botta”! E così via. Insomma, le grida che provenivano dalla Sala Inguscio ieri pomeriggio si udivano distintamente nel corridoio proprio fuori: le porte antipanico sembravano gonfiarsi per poi ritrarsi ad ogni urlo del consigliere Zullino della Lega e dell’assessore forzista Leone. Ma qual era il motivo dell’ammuina?

Rocco Leone, titolare della delega regionale alla Sanità lucana

A sentire chi alla riunione di maggioranza dove si è verificato il battibecco era presenta in un modo o nell’altro (vale a dire nella Sala o nel corridoio) sembrava proprio che nessuno dei due lo sapesse: vecchie ruggini, episodi banali che hanno creato uno screzio tempo addietro e dello screzio manco ci si ricorda più, lasciando spazio solo al ricordo che uno screzio c’era, e andava lavato se non col sangue almeno con le grida, anche se pare che la discussione sia iniziata con al centro una qualche cosa che riguardasse il Direttore Generale del San Carlo. All’improvviso, così come era iniziata, la discussione è finita: “ora basta, pensiamo alla politica” pare abbia detto uno dei due, non si sa chi, trovando consenziente l’altro. Delusi i tanti leghisti che attendevano nel corridoio, che hanno atteso invano una discussione sulle future nomine di alcuni Enti in scadenza, ma è evidentemente ancora presto per parlarne: sono ancora tutti nel pieno delle funzioni. Intanto bisogna saper cogliere il vero significato di questa riunione della maggioranza, tutto politico, forse per la prima volta da quando si è insediato il nuovo Consiglio regionale e la Giunta Bardi: non si era mai riusciti (o non si era mai voluto?) a mettere insieme a discutere tutti i segretari regionali (di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Idea di cui era presente anche il nazionale Benedetto), tutti i Consiglieri e tutti gli Assessori. Un avvenimento importante, una platea che ha reso ancora più significativo l’appello di Vito Bardi ad operare per varare velocemente la riforma del sistema sanitario regionale nell’interesse dei lucani se davvero – ha detto – c’è unità e voglia di lavorare. La prima cosa che si nota è che questo sgombra il dubbio che il Governatore avesse in mente di lasciare subito dopo l’emergenza: il suo appello è un chiaro segnale di volontà a continuare, e di continuare anche secondo il modo che ha pensato per dirigere la baracca. Ma a cosa si riferiva più in particolare?

il Consigliere Massimo Zullino

il Consigliere Massimo Zullino

In primis pare sia stata sollevata una questione di postazioni. Ci sta poco da girarci intorno: se si va verso la riforma così come quella che circola da qualche tempo in bozza, ci sono tre nomine da effettuare: due all’Astur (una per Potenza l’altra per Matera) e l’altra all’azienda Ospedaliera Unica di Basilicata (AOUR). Ora come ci si comporta? Si fa finta di niente e si continua con gli stessi nomi di oggi? Con tutte le criticità, le critiche e i comportamenti spesso biasimati dei tre Direttori Generali? Oppure si avrà il coraggio di inserire già nel testo della riforma l’azzeramento dell’attuale assetto e la prerogativa di procedere a nuove nomine? In questo il dissenso della Lega che ha precisato di non voler entrare nel merito, quanto di voler rivedere il metodo, dissentendo che figure che vanno a ricoprire ruoli strategici, importanti e vitali per la sanità lucana non vengano individuati secondo un metodo meno verticistico.

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

Si è proposto che di questo parlino tutti i capigruppo, per arrivare a varare un metodo condiviso, oggettivo e gradito alla maggioranza tutta. La Lega ha quindi detto di voler indicare lei i leghisti che dovranno far parte di questo gruppo, e non altri, Bardi ha quindi sostanzialmente assentito:” Datemi il metodo, ma lavoriamo nel merito e facciamo subito”. Il Governatore ha evidenziato come sia trascorso già un anno dall’insediamento e la sanità era ed è la principale riforma tanto propagandata, ma ad oggi ancora non esiste alcuna soluzione sul tavolo. Intanto le uniche certezze riguardo la proposta della Lega è che a far parte di questo gruppo saranno Baldassarre di Idea e Vizziello di Fratelli d’Italia: entrambi unici rappresentanti in Consiglio dei due partiti, ed entrambi anche tecnici, essendo medici; Forza Italia sarà presente sicuramente con Piro e Leone, quest’ultimo assessore alla sanità e medico. Resta solo il dubbio Lega: chi indicherà? Intanto monta la protesta di chi – letta la bozza del disegno di legge di riforma (v. allegato) – intravede amplificate le cose dell’idea di sanità che aveva Marcello Pittella e che a suo tempo venivano criticate. Dove sta il cambiamento? Si chiede qualcuno. Ci sono le risorse umane per attuare siffatta riforma? Si chiede qualcun altro. Non è eccessiva la mortificazione per alcune strutture sanitarie importanti, come per esempio quella di Policoro? Non lo sappiamo. Le prime risposte entro qualche giorno, pare una settimana, così come da ultimatum di Bardi alla Lega per indicare il metodo da seguire.

il testo della bozza della riforma della sanità attualmente in discussione: bozza di riforma della sanità lucana giugno 2020 

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