Ma allora in Basilicata non ci stanno politici di qualità? Nessun incarico di Governo per il senatore leghista fedelissimo di Salvini, mentre Berlusconi disattende le pubbliche promesse telefoniche.

di Angelomauro Calza

Uno lo hanno sorpreso a canticchiare sottovoce: “È uno di quei giorni che ti prende la malinconia che fino a sera non ti lascia più. La mia fede è troppo scossa ormai, ma prego e penso fra di me: proviamo anche con Dio, non si sa mai”. A chilometri di distanza l’altro, ignaro (marò, che fenomeno telepatico!), intonava, sempre sottovoce: “E non c’è niente di più triste in giornate come queste che ricordare la felicità, sapendo già che è inutile ripetere “chissà?”, domani è un altro giorno, si vedrà”. Essì, attendiamo domani di capire, di sapere, di verificare. Ma attendiamo pure dopodomani. E pure fra tre gironi.

Pasquale Pepe_Matteo Salvini

Pasquale Pepe e Matteo Salvini a Matera

Ci vuole pazienza, attendiamo. Due tra i politici più vicini ai rispettivi leader nazionali, Pasquale Pepe e Giuseppe Moles, nonostante la loro fedeltà a Salvini e Berlusconi, non sono stati nominati Sottosegretari, come in molti si attendevano e come – diciamolo chiaramente – loro stessi pensavano. Sono Angelo, non Angiolieri, ma… S’i’fosse Pepe, arderei ‘l mondo, s’i’ fosse Moles, lo tempesterei, a tutti mozzerei lo capo a tondo! Ma cosa sarà mai accaduto perché Salvini non salvaguardasse Pasquale Pepe, uno se non “il” suo maggiore sostenitore in Basilicata e al Sud? Eppure il Dipartimento Mezzogiorno della Lega glielo ha affidato lui, che diamine! Eppure la Vicepresidenza della Commissione Antimafia l’ha avuta, e ha lavorato! Ora, all’improvviso, apparentemente senza motivo, il suo nome non figura tra i Sottosegretari della Lega nell’elenco che il Capitano ha consegnato alla Meloni. Boh? Fatti loro, si dirà, fatti della Lega, si sussurrerà, ma resta che ora qualcosa dovrà necessariamente accadere. Gli osservatori politici se lo aspettano, ma ancora di più se lo aspettano i leghisti. Resterà Pasquale Pepe fedele a Salvini dopo aver visto svanire la possibilità per la Basilicata, dopo Scotellaro sindaco-contadino, di avere Pepe sindaco-sottosegretario? E resteranno fedeli a Pepe tutti i suoi fedelissimi ora che lui non ha almomento alcun ruolo romano? E alla Lega, senza alcun riferimento politico di peso a Roma, basteranno due assessori regionali per continuare a riscuotere consensi? E gli assessori… resteranno leghisti? La sensazione, lo dicevamo, è che qualcosa di sicuro accadrà, intanto Pepe continua a fare la cosa che ha sempre dichiarato essere la più bella del mondo: il sindaco del suo paese, poi quel che deve accadere accadrà senza problemi di particolare peso. Giuseppe Moles invece quasi manco attendeva.

Silvio Berlusconi con Giuseppe Moles

Stava là, buono buono, forte della promessa pubblica che Berlusconi gli aveva fatto telefonicamente durante la presentazione della Lista di Forza Italia al Grande Albergo di Potenza il 3 settembre scorso: «Voglio ringraziare l’amico Giuseppe Moles, il quale ha rappresentato in maniera egregia il ruolo da sottosegretario all’Editoria in questi mesi. È un membro storico del partito, che ha dimostrato, con il suo passo indietro sulla candidatura, grande senso di appartenenza e amore per il territorio e il partito. Dunque annuncio che sarà il nostro primo nome che proporremo nuovamente come sottosegretario nel nuovo governo di centrodestra». Evidentemente due sono le cose che possono essere successe: o Berlusconi si è scordato (oh, la memoria a una certa età può essere fallace) oppure quelgiorno ha sbagliato numero di telefono.

Franco Cupparo con Silvio Berlusconi

O anche, verosimilmente, vuoi vedere che l’indiscrezione che avevamo reso pubblica con il pezzo dello scorso 30 settembre rispondeva a verità ( LEGGI QUA L’ARTICOLO DI RIFERIMENTO)? Cioè qualcuno già tramava per sottrarre la nomina a Moles e darla a Franco Cupparo, che subito inviò smentitaLEGGI QUA L’ARTICOLO DI RIFERIMENTO): alla luce dei fatti forse non era vera l’indiscrezione su Cupparo, ma si è rivelata fondata quella che vedeva escluso Moles dall’elenco. Intanto già da ieri, subito dopo il nostro commento (LEGGI QUA L’ARTICOLO DI RIFERIMENTO) sul fatto che nessun lucano figura tra i sottosegretari, sui social si leggeva di tutto e ci stava soprattutto chi sosteneva che non conta il campanilismo, che in questo caso va messo da parte perché la Meloni e il centrodestra hanno voluto mettere in piedi una squadra di grande qualità. A questi e ai leader nazionalli del centrodestra vorrei fare una domanda: se questo è – e non si ha motivo di dubitare, sia chiaro – non voglio chiedere se i lucani eletti “nun so’ nisciuno e nun val’n’ quatt’ soldi”, ci mancherebbe, ma può essere che i migliori sono tutti di altre regioni? Cioè non ci sta manco uno capace di fare il sottosegretario ai rapporti con il Parlamento? O alla Famiglia? E questa cosa non si sapeva già da prima? Vuoi vedere che in Basilicata Luna Rossa non è solo il ristorante di Federico Valicenti, ma il nuovo inno regionale, quando la famosa canzone recita “Si ‘o vvuó’ sapé, ccá nun ce sta nisciuna”?

Si resta sconcertati, se si porta avanti questa tesi, perché, allora, ci domandiamo legittimamente: chi ci hanno fatto votare? Essì, perché i candidati poi eletti mica li abbiamo scelti noi cittadini: noi, con il nostro voto, abbiamo solo ratificato decisioni assunte altrove. La questione, quindi, non è tanto non avere nel Governo rappresentanti lucani, se lavora bene siamo contenti, ma essere stati presi in giro, perché i candidati che siamo stati chiamati a votare il 25 settembre ci sono stati presentati tutti come il meglio che c’è di ciascuno schieramento, e quindi se qualcuno dall’alto insiste nel dire che si è voluto mettere su una squadra di Governo di grande qualità…  il lucano si sento sconfortato e si chiede: “ma a chi agg’ vutat'”?.

federico valicenti

Lo Chef di Luna Rossa, Federico Valicenti

Tanto premesso, meglio cambiare giustificazione o evitare proprio di giustificare: così è se vi piace. E intanto, però, s’i’fosse Pepe, arderei ‘l mondo, s’i’ fosse Moles, lo tempesterei, a tutti mozzerei lo capo a tondo!

 

 

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