Temporaneamente chiusi per i lavori di predisposizione del Reparto Covid il Centro per la Riabilitazione Alcologica, unico in regione, e l’Oculistica. Trasferiti gli uffici amministrativi all’ultimo piano e sospese momentaneamente le attività ambulatoriali. Solo il Direttore Generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio, chiarisce. Il sindaco di Chiaromonte ribadisce le assicurazioni ricevute dal Presidente Bardi e annuncia la firma della proroga della convenzione per le attività del Centro per il trattamento precoce dei Disturbi dello spettro dell’Autismo “Early Start”.

di Angelomauro Calza

Lunedì 14 dicembre, Ospedale San Giovanni di Chiaromonte, è prima mattina al Centro Riabilitazione Alcologica: a sorpresa di molti è chiuso.

il CRA di Chiaromonte

il CRA di Chiaromonte

Pare che nessuno sappia perché: oh, in combe subito lo spettro della Whirpool: sta a Pomigliano d’Arco, ma tutto sommato è a un passo di via… Pure là i lavoratori trovarono chiuso all’improvviso lo stabilimento, non è che la storia si ripete? Non è che chiude un’eccellenza? Le voci si rincorrono, iniziano le telefonate alla ASP e le segnalazioni ai giornali. Noi raccogliamo e appuriamo: chiamando il numero 0973-571161, quello del Centro a disposizione dell’utenza, e chiedendo se fosse possibile avere informazioni circa i tempi per un eventuale ricovero ci viene detto che il CRA è temporaneamente chiuso e che non si sa quando potrà riprendere le attività. Azz! Non si sa! Quindi la segnalazione risponde al vero. Ci si attiva per avere notizie, per chiarire. Si viene quindi a conoscenza, come del resto era stato da subito intuito, che il tutto è collegato ai lavori di adattamento dell’Ospedale per localizzare il Reparto Covid di recente istituito che ospiterà pazienti asintomatici e paucisintomatici. Le voci parlano anche di una sospensione già in essere delle attività ambulatoriali e di un trasferimento degli uffici amministrativi all’ultimo piano, raggiungibili solo con un ascensore, con pregiudizio per i soggetti inabili e claustrofobici che si troverebbero a non poter accedere ai servizi.

il sindaco di Chiaromonte Valentina Viola_

il sindaco di Chiaromonte Valentina Viola_

Abbiamo sentito allora  il sindaco di Chiaromonte, Valentina Viola, che solo una ventina di giorni fa tramite Angelomà aveva riferito che il Presidente Bardi le aveva assicurato in un incontro apposito che nessun servizio dell’Ospedale sarebbe stato penalizzato dalla istituzione del reparto Covid (leggi qua), per cui abbiamo chiesto ulteriore conferma dell’esito dell’incontro. Il sindaco ha rassicurato dicendo che tutto rientra nelle intese, che era informata e che i lavori in questione si rendono necessari proprio per assicurare le opportune misure di sicurezza che consentiranno di poter fruire dei servizi del San Giovanni anche e soprattutto quando il reparto inizierà ad operare, e che però, pur essendo a conoscenza della necessità di sospendere ragionevolmente per il tempo strettamente necessario ai lavori in questione le attività di alcuni reparti, non è informata sui tempi di ultimazione degli interventi. In più, incalzata, ha ribadito che “l’Ospedale non perderà alcun reparto”, e rassicurato che “le preoccupazioni relative al rinnovo quantomeno della proroga del Centro per il trattamento precoce dei Disturbi dello spettro dell’Autismo “Early Start” non sono più fondate in quanto nei giorni scorsi è stata firmata la proroga per altri sei mesi”.

Il DG del'Asp, Lorenzo Bochicchio

Il DG del’Asp, Lorenzo Bochicchio

Evvabbè, ma, tornando al CRA, ai lavori, ai trasferimenti di reparti, per conoscere la situazion con chi parlare se non con il Dirigente Generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio? Al telefono rassicura: “Nessuna chiusura del CRA, ci mancherebbe: rappresenta un punto di eccellenza della nostra azienda e abbiamo dovere e intenzione di garantirne il pieno funzionamento. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo investito risorse sul Centro e stiamo lavorando ad un suo potenziamento. In questa fase – rassicura –  abbiamo disposto solo la sospensione delle attività per il tempo strettamente necessario per lavori, rapidi, di adeguamento strutturale del terzo piano. Annuncio che anche il reparto di Oculistica vedrà sospese le attività, ma sempre e solo temporaneamente. Si tratta solo di motivi di sicurezza, a tutela anche dei pazienti e degli operatori del CRA”. Però non possiamo non fargli presente anche che nel decidere la sospensione non tutti sono stati probabilmente avvisati. Lui è deciso nella risposta: “impossibile, sono stati avvisati tutti ad opera del referente sanitario del Pod (Presidio Ospedaliero Distrettuale)”. Beh, ma allora è lecito pensare che qualcosa (una data?) sia sfuggita al referente? Del resto se nessuno sapeva fin quando, può essere che probabilmente sulla comunicazione ci stava scritto solo “sospensione fino alla ultimazione dei lavori”? senza la successiva dicitura “fino alla data del…”? Una distrazione ci sta, o un inghippo malefico in un copia-incolla? Ci sta che per sicurezza ci si è rifugiati in una locuzione che mette formalmente a posto, ma lascia interdetto chi legge? Come se un cartello dicesse “sono in ferie, torno presto, se nel frattempo ripassate e non sono ancora tornato rileggete il cartello per ingannare il tempo”? Può essere, potrebbe essere, addirittura anche come una forma di autotutela del referente ci può stare, perché no? Tutto, anche se non dovrebbe starci, ci può stare, ma… l’incarico non è delicato? importante? strategico? Boh? Oggettivamente una comunicazione non è l’unica cosa che fa il referente, e magari, scritta in sua vece da altri per economia di tempi, può essere generica e imprecisa, lui l’ha magari solo firmata perché impegnatissimo, e quando si è occupati a fare tante cose può capitare, lo insegna pure la storia… Come sarebbe “no”?

L'ospedale di Chiaromonte

L’ospedale di Chiaromonte

Anche il Manzoni del Giusti era in tutt’altre faccende affaccendato: grand’uomo! Sì il Manzoni, ma… anche il Giusti! Solo che Manzoni scriveva, non aveva la responsabilità di una struttura sanitaria, della salute di tante persone, che legittimamente chiedono al telefono di sapere quando sarà riattivato un servizio importantissimo, come quello del CRA, di eccellenza, unico in regione, e gli operatori non sanno dire quando saranno di nuovo operativi, neanche indicativamente… mamma mia, che nocumento all’immagine che negli anni ha saputo crearsi! …ma vabbè, ormai transeat, pazienza, a chiunque può sfuggire un particolare, non sarà certo crocifisso per questo! Capita. … tante cose possono essere successe. Rimediamo noi a beneficio dei cittadini: in mancanza di notizie dal referente, abbiamo chiesto direttamente e sempre al dr. Bochicchio quanto dureranno, stì benedetti lavori: “Tre settimane – risponde – tre settimane preventivate come tempo necessario per tutti i lavori, non solo quelli del CRA: di tutti gli interventi logistici necessari per predisporre il Reparto Covid. Poi, se proprio vogliamo essere sicuri, perché gli imprevisti sono sempre in agguato, diciamo che entro un mese tutto tornerà alla normalità, con un reparto in più al servizio della Comunità”. Bene. Rilanciamo agli interlocutori telefonici del CRA e agli operatori del Centro l’informazione per poterla utilizzare e socializzare. Tutto chiarito allora, ma a fronte di un chiarimento cortese, necessario, utile, doveroso e completo dalla aprte amministrativa, non possiamo che chiudere con una domanda all’altra parte in causa, quella politica: ma, alla fine, perché un reparto Covid a Chiaromonte a fronte dell’Ospedale di Villa d’Agri che lo ha sempre chiesto senza ottenerlo o di quello di Maratea che ha locali idonei e pressoché inutilizzati?

l'Ospedale di Villa d'Agri

l’Ospedale di Villa d’Agri

Sì, certo, è gratificante per la struttura, anche un onore, ma la domanda resta: chi e perché lo ha voluto proprio lì? Interessi politici? O interessi professionali? O entrambi? Non è che il reparto Covid possa poi rappresentare il trampolino di lancio personalistico verso anelate progressioni di carriera? Oppure “vuolsi così dove si puote ciò che si vuole e più non dimandare”? E infine (per non abusare del suo tempo non lo abbiamo chiesto al dottor Bochicchio, fin troppo disponibile, e che ringraziamo a nome degli utenti del “San Giovanni” e non solo, ma la domanda resta, gliela rivolgeremo a breve in maniera ufficiale): davvero – come annunciato pubblicamente dal sindaco di Francavilla sul Sinni – Chiaromonte riuscirà a processare 1.000 tamponi al giorno? Wow! Che bello! Aspettiamo e se è vero chiamiamo anche le televisioni nazionali! Non può mica passare così inosservato un quasi record! Intanto, parafrasando una celebre canzone di Fred Bongusto, le prossime saranno Tre settimane da raccontare.  E le racconteremo.

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