Dopo l’appoggio del terzo polo a Larussa in Senato potrebbero cadere i veti opposti sino ad oggi da Fd’I al coinvolgimento di Braia e Polese, ma anche Pittella e Trerotola non hanno firmato la mozione di sfiducia

di Angelomauro Calza

 

“Tutti qui, da me, nella mia stanza alle 9.30!” Vabbè, non è stato sicuramente proprio così, ma resta il fatto che il Presidente Bardi ha convocato d’urgenza questa mattina la maggioranza. Per discutere di cosa? E, soprattutto, “quale” maggioranza?

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Non serve scomodare la Sibilla Cumana, basta il Mago Othelma per capire come il tema centrale della riunione sia uno e uno soltanto: come andare avanti nell’attività politico-amministrativa della Regione Basilicata. I fatti degli ultimi giorni, le notizie sui giornali, le implicazioni che sull’intera attività di Giunta e Consiglio comportano questi avvenimenti sono sotto gli occhi di tutti, ma ciononostante il Presidente non è intenzionato a mollare. Anzi! Chi lo conosce parla di un Bardi battagliero, determinato a riaffermare la riabilitazione della sua figura e della sua persona con i fatti, e che ha lasciato trapelare che potrebbe, sì, lasciare prima del tempo per consentire di andare al voto con Lombardia e Lazio (si parla addirittura di febbraio come data possibile, ma bisogna tener conto delle finestre previste per legge), ma solo dopo aver portato a termine l’”operazione gas” e “l’operazione acqua”. Due cose di fondamentale importanza, due azioni su cui Bardi si sta giocando praticamente tutto, due sue creature su cui sta edificando il suo futuro per far sì che il suo mandato resti nella storia dell’Ente e dei lucani.

Mario Polese mentre parla con i giornalisti (ph. Luisa Calza)

Mario Polese mentre parla con i giornalisti (ph. Luisa Calza)

Ma se è così bisogna anche che tutto avvenga in tempi ragionevolmente brevi, ma con questi chiari di luna come si fa? La maggioranza di fatto non c’è, tant’è che il Consiglio per sicurezza non si riunisce ancora. E allora ecco che ci si sbilancia: fosse giunto il momento, da mesi nell’aria, sempre smentito, ma mai abbastanza, di un allargamento della maggioranza? Dopotutto chi è che maggiormente si opponeva ad un ingresso nell’intesa di centrodestra del cosiddetto Terzo polo, rappresentato in Basilicata da Braia e Polese, ora sembra aver ammorbidito la posizione, almeno a livello nazionale. Chiariamo: dopo quanto accaduto ieri in Senato, con Larussa che ha ricevuto un aiutino dal terzo polo, perché non essere legittimati a pensare che – vista la situazione – possa accadere lo stesso anche in Consiglio regionale qui in Basilicata?

Marcello Pittella

Anche qui potrebbero cadere i veti sino ad oggi opposti da Fratelli d’Italia. A quali condizioni, con quali basi di intesa non è dato ancora né prevedere né ancor più sapere (ovviamente), ma la vocina che sussurra come la coscienza del Grillo parlante a Pinocchio suggerisce anche questa direzione non tanto per poter salvare la legislatura, ma per poterla tenere in vita almeno fino a che le due operazioni, gas e acqua, non siano concluse positivamente o almeno nel senso progettato da Bardi. Poi, accada quel che accada. in questo contesto potrebbero collocarsi in qualche modo anche Carlo Trerotola e Marcello Pittella che, al pari di Polese e Braia, non hanno firmato nei giorni scorsi la mozione di sfiducia a Bardi: era già prodromo di una futura intesa? Ovviamente bisognerà aspettare e capire: tutto ciò non potrà avvenire senza il placet romano, sia della Meloni, che di Renzi e Calenda in attesa poi del pronunciamento di Salvini e soprattutto di Tajani: si aspettano gli eventi legati all’elezione del Presidente della Camera dei Deputati. Vuoi vedere che alla fine tutto dipende dal futuro incarico alla Renzulli?

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