Non credibile il ricorso alle urne in anticipo. Gli alleati non vogliono la sua ricandidatura. Berlusconi sa che in Giunta damesi non c’è neanche un uomo di Forza Italia?

di Angelomauro Calza

Elezioni regionali anticipate? E perché mai? Ora che non è più tempo? Ma per favore, dai! Il tempo giusto era quello ipotizzato sin dalla fine dell’anno passato, coincidente con le elezioni di Lombardia e Lazio, a febbraio, quando non ci sarebbero state grosse difficoltà nella ripartizione dei posti a candidato Presidente del Centrodestra: Lombardia alla Lega, Lazio a Fratelli d’Italia e Basilicata a Forza Italia e, quindi, via libera al tentativo del secondo mandato per Vito Bardi.

Bardi e Berlusconi

Bardi e Berlusconi

Allora sì, che il Presidente avrebbe compiuto un capolavoro, assicurandosi anche, vista al momento la pressoché assenza di avversari, una leadership politica, oltre che istituzionale. E’ stato ad Arcore ultimamente, Vito Bardi, ospite di Silvio Berlusconi, ha diffuso la foto di rito scattata insieme ad altri suoi colleghi, ma nessuno pensi che lì si sia parlato di chissà cosa: è stato solo un incontro informale del Presidente Berlusconi con i suoi capisaldi nelle regioni a guida azzurra. Come? Non ci sono le prove che sia stato solo quello? Beh, le assenze di Antonio Tajani e di Gianni Letta non sono un elemento probante o che almeno deve far pensare? Inutile nasconderlo, in questo periodo Bardi qualche problema ce l’ha, e se dovesse dimettersi ora i problemi aumenterebbero, visto che ha dichiarato di volersi ricandidare. Il tandem Rosa Pepe, che non sono in questo caso le terme di Contursi, che sennò porterebbero benessere e tonicità, non vuole che si ricandidi.

L’intervento di Matteo Salvini a Picerno, in agosto

Salvini già in agosto, a margine di un pranzo al Bouganville di Picerno tra iscritti e simpatizzanti della Lega aveva espresso dubbi su una ricandidatura-Bardi ( Leggi qua l’intervista a Salvini), ora pare che l’ago penda ancora di più verso il “no”. Gianni Rosa ha posto il veto, in maniera molto esplicita, e Giorgia Meloni non pare affatto intenzionata a deludere uno dei suoi fedelissimi. Dopotutto la Meloni è Presidente del Consiglio, perché dovrebbe aprire un fronte con gli alleati per sostenere Bardi? Che gliene importa in fin dei conti di salvaguardare un Presidente di un altro partito, che in questi ultimi tempi sta girando molto, sì, ma – per esempio – non si rende conto o non gli fanno rendere conto che Stellantis sta là là per lasciare la Basilicata? E perché – altro esempio – non nomina ancora l’assessore all’Agricoltura? Ma si rende conto Bardi che senza la nomina di un assessore di Forza Italia le sue sicurezze vacillano ogni giorno di più? Chi lo difende? Chi prenderà mai le sue parti? E Berlusconi? Lo sa Berlusconi che in Basilicata siamo senza assessore all’Agricoltura da mesi? E che il posto è riservato ad un assessore di Forza Italia? E che è proprio il suo il partito a non avere posti in Giunta? Probabile che i volti sorridenti della foto a margine dell’incontro di Arcore siano sintomatici di un suo non essere a conoscenza di queste cose.

Il Ministro Casellati con l’on. Caiata e il sen. Gianni Rosa

Anche se, secondo alcune voci di bene informati che rilanciamo con il beneficio del dubbio, si dice che durante il suo ultimo viaggio a Matera il Ministro per le Riforme Istituzionali, Elisabetta Alberti Casellati, abbia ricevuto una telefonata da Berlusconi che pare le abbia chiesto dove si trovasse. E pare anche che al suo “A Matera” il Cavaliere abbia ribattuto “Bene, perché mi dicono che là ci sono casini”. Essì, tutto può accadere, non escludendo neanche un cambio del Commissario: a questo punto perché Moles dovrebbe continuare a interessarsi di Bardi? Non sarebbe meglio iniziare a pensare concretamente a una sua possibile candidatura?

Giuseppe Moles, con Silvio Berlusconi

E quindi, caro Presidente della Basilicata, perché sbilanciarsi nelle discese ardite e nelle risalite su nel cielo aperto? Non è che poi ci si ritrova a dover capitolare con un “io vorrei, non vorrei, ma se vuoi…”? Presidè, difletta insime a Lucio Battisti: “Dove vai quando poi resti solo?” Essì, è proprio quello il rischio che corre Bardi: di restare solo. Però la sua forza, ora, è che nessuno vuole tornare a casa, a iniziare dalle opposizioni, dove pare che il solo Pittella stia crescendo e si sussurra abbia già pressoché pronte più di una lista. Si tirerà, non si sa come, ma si tirerà fino alla scadenza naturale.

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