Quasi certo un rinvio del Consiglio che dovrebbe surrogare il forzista in sostituzione del dimissionario Cupparo. Nessuno vuole lasciare l’Aula anche se in tanti minacciano il voto
di Angelomauro Calza
Il Consiglio Regionale che si terrà (dovrebbe tenersi) tra qualche ora? Sarà un niente di fatto. Un rinvio è l’epilogo più probabile. E la surroga di Capuano al posto di Cupparo, dimessosi qualche giorno fa? Può aspettare.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi
E’ questo l’elemento di forza delle minoranze: non effettuare la surroga, tenere in…minoranza la maggioranza, tentando di strappare quanti più impegni possibile al Presidente Bardi che nei giorni scorsi ha chiesto collaborazione anche agli avversari in nome e in favore dei lucani. Parliamoci chiaro pur avendo spesso sostenuto che si andrà al voto anticipato, non pensiamo sia ancora giunta l’ora delle urne. Il motivo è inutile ricercarlo in chissà quali ragionamenti: non si va ora al voto perché nessuno ci vuole andare. Destra e sinistra, ciascuno per motivi suoi, sono impreparati, è sotto gli occhi di tutti, e così anche i Cinquestelle che al di là del successo nazionale in Basilicata otterrebbero un risultato intorno al 15 per cento: non male, ma di sicuro non bastevole per l’assalto al Palazzo. Senza tener conto che Leggieri e Perrino sono per statuto del MOvimento al loro ultimo mandato, quindi cui prodest? E quindi anche M5S e forse pure Fratelli d’Italia che sostengono le ragioni del voto anticipato poi sotto sotto non lo vogliono davvero, e sperano quindi che siano gli altri ad andare avanti e scongiurarlo per poter loro poi sbandierare il vessillo del “tutti a casa” in cerca di ulteriori consensi. Ma cosa si saranno mai detti Bardi e i suoi interlocutori durante il giro di consultazioni? probabile che le minoranze gli abbiano detto un “ni” o anche un “so” in risposta delle sue proposte. Però immaginare un programma a termine, ben strutturato sulle cose da fare e sui tempi per realizzarle potrebbe essere realistico. Intanto oggi è molto probabile che, come nell’incipit, il Consiglio venga rinviato in attesa di sviluppi vari, tra cui anche il pronunciamento dei giudici sulla posizione dell’ex assessore Leone, che potrebbe anche rientrare in Consiglio e quindi assicurare un voto in più al Presidente e alla maggioranza. INtanto le minoranze hanno per ora il coltello dalla parte del manico.