Una ricercatrice tra i rappresentanti della mozione che si confronterà con quelle di Zingaretti e Martina. “Chi mi conosce sa che ho una forte simpatia per Giachetti, da sempre. Lo trovo una persona molto simile al mio modo di essere, vicina ai sogni, vicina al voler realizzare delle cose che in realtà sono difficilissime da realizzarsi”.

 

di Angelomauro Calza

La novità politica delle ultime ore è che all’interno del Partito Democratico ci si muove in vista dell’appuntamento congressuale. A livello locale l’indiscrezione confermata dalla stessa interessata è che si affaccia sul proscenio congressuale e quindi al balcone della politica un nome nuovo, a sorpresa, proveniente dal mondo della ricerca, individuato da Roberto Giachetti in persona, come rappresentante della sua mozione.

In Questo momento di stasi sostanziale della politica, fatta soprattutto di attese, da destra a sinistra passando anche per Cinquestelle e LuCi, all’improvviso esce fuori un nome nuovo, una persona che si occupa di cultura: Antonella Pellettieri. Cosa è successo?

Antonella Pellettieri

Antonella Pellettieri

Non è successo nulla. La mia non è una discesa in campo, come si usa dire. Io non sto entrando in politica, semplicemente sono il delegato regionale della mozione Giachetti-Ascani per un motivo semplicissimo: perché di loro ho grande stima da sempre. Ho pensato che alla mia età posso permettermi di fare un qualcosa che sta nelle mie corde, ma che non ho mai voluto fare, perché sono una ricercatrice e ho sempre anteposto nei miei interessi quello del mondo della ricerca, la mia vita è legata a questo mondo. Non avevo mai pensato prima di darmi alla politica.

Ma come funziona? Uno bussa ad una porta e dice “buonasera, sono una vostra simpatizzante e vorrei rappresentare la vostra mozione congressuale”? O qualcuno ha indicato il nome di Antonella Pellettieri?

Chi mi conosce sa che ho una forte simpatia per Giachetti, da sempre. Lo trovo una persona molto simile al mio modo di essere, vicina ai sogni, vicina al voler realizzare delle cose che in realtà sono difficilissime da realizzarsi. Vedo così anche la Ascani, che seguo perché è giovanissima, ha un anno più di mia figlia, che in realtà ha una grandissima preparazione: si occupa di ricerca, di università. Ecco queste due anime insieme vanno ad essere molto simili e molto diverse, come quella che è la mia anima, fatta di una parte sognatrice e di un’altra con i piedi per terra, perché per fare il ricercatore devi avere i piedi per terra, oltre che la testa fra le nuvole. Come diceva Kant “col cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”. Questa mozione, questi 16 punti, mi appaiono 16 gocce di rugiada: sono di una grande freschezza e di una grande qualità e raffinatezza, pertanto sento che mi rappresenta e rappresenta tutti coloro che non hanno mai avuto la voglia nè il desiderio di essere così dentro la politica, anche se erano contemporaneamente attratti dalla politica, perché la politica la viviamo tutti i giorni: dire “io mai in politica” è sbagliato, perchè fare politica significa essere parte della vita di tutti i giorni di noi cittadini. Deriva da “polis”, no?

Anna Ascani

Anna Ascani

…beh, anche Politburo deriva da “polis”, in Basilicata e nel PD, metaforicamente, il politburo… ci sta o no?

Beh… questo non lo so

Più esplicitamente ripeto: è venuta da Giachetti questa investitura, o è stata suggerita da qualcuno a Giachetti?

Io credo che semplicemente tutti parlano in Basilicata e negli uffici di Giachetti che io avevo questa simpatia, quindi…

Quindi è venuta direttamente da Roma?

Mi è arrivata semplicemente una telefonata che all’inizio mi ha lasciata alquanto perplessa, poi, dopo un confronto con mia figlia, ho detto di sì, confortata dal fatto che mia figlia mi ha incoraggiato. Come anche mia zia, che mi ha detto di andare avanti perché lei “aveva sempre pensato che dovessi fare politica”. Come nel film “La grande bellezza”, quando il protagonista dice che “a 65 anni ho capito che non devo fare quello che non mi piace”. Io a 55 potrei dire che a questa età voglio fare solo quello che mi piace. In questo caso mi piace fare un qualcosa di diverso e così inizia e finisce questa esperienza, poi non so.

Si sarà già incontrata con i referenti provinciali, avete messo a punto la strategia?

Roberto Giachetti

Roberto Giachetti

Ci incontreremo presto, intanto ci sono i social che ci consentono di essere sempre vicini. Stiamo mettendo su una sorta di piano per sostenere le tesi di Giachetti.

Come vede la situazione in Basilicata? Con De Filippo schierato apertamente con Martina, Santarsiero con Zingaretti, e così via. Giachetti come è messo come dato previsionale?

Ovviamente vinciamo noi

La sua squadra da chi è composta?

Da tutti quelli che vorranno votare Giachetti-Ascani

E i riferimenti dei nomi più importanti quali sono?

All’interno di questa mozione non vedo nomi importanti

Non c’è nessuno dei cosiddetti big lucani a sostegno di questa mozione?

Non vedo nessuno. Questa mozione è una mozione per tutti. E’ una mozione completamente diversa dalle altre due, da quelle di Martina e Zingaretti, che sono molto simili. Questa è completamente diversa. Se uno legge i 16 punti se ne rende facilmente conto.

Vito De Filippo

Vito De Filippo

Nelle prossime settimane quindi vedremo una Pellettieri completamente dedicata a raccogliere consensi per Giachetti?

Vito Santarsiero

Vito Santarsiero

Assolutamente sì. Giachetti e Ascani meritano tutta la mia attenzione. Una mozione fatta da due persone, un uomo e una donna è una cosa bellissima. Il motivo per il quale mi sento così vicina a Giachetti, è perché il giorno in cui si è insediato l’attuale Governo, Giachetti era seduto tra i banchi del Governo e fece un discorso che invito a leggere, soffermandosi sulle questioni di genere e sul femminicidio: disse cose che mi hanno colpito particolarmente. Mi piacque quel che disse, perché dimostrò in questo di essere diverso dagli altri.

Tutto qui?

Vedere insieme Giachetti e Ascani è molto particolare. Immaginare alla guida del Partito Democratico un maestro, Giachetti, e una allieva, Ascani, quindi una persona con esperienza e una che deve imparare ma che è già pronta, lo trovo veramente una particolarità importante in un mondo in cui i trentenni pensano già di essere arrivati e dove la gavetta è rimasto solo un nome e non esiste più. SI immagini Giotto, una bottega dove c’erano i pittori che dipingevano e facevano quadri e affreschi, una bottega nella quale si imparava e dopo aver imparato si diventava maestri. Però bisogna aspettare, migliorare, ascoltare il maestro e diventare più bravi del maestro. Questa mozione io la vedo particolare per questo motivo: perché dà un insegnamento ai giovani. E’ necessario seguire un maestro, qualcuno che ci piace e che ci dà la capacità di capire noi dove possiamo arrivare.