Sabato scorso l’imprenditore del divertimento potentino Rocco Maggio – malignamente dato per intenzionato ad entrare in politica – ha organizzato una serata all’insegna della nostalgia, ma visti gli invitati presenti qualcuno ha malignato sugli intenti elettoral-propagandistici del party simil-americano. Sì, di politici ce n’erano tanti, da destra a sinistra, ma su tutti spiccava il sindaco di Potenza, Dario De Luca, che ha però sempre sostenuto la sua volontà di abbandonare la politica attiva. Sarà vero? Nessuna foto a corredo: tuttto top secret? E’ per questo che neanche sui social sono state postate foto?…Che strano… all’improvviso irrompe la riservatezza

di Angelomà

Non ho capito perché, ma di questi tempi e da qualche mese, ogni volta che accade qualcosa che rompa la monotonia dei sabati pomeriggio provinciali dei potentini costretti a godersi le ore che precedono il leopardiano dì di festa passeggiando in via Pretoria o al Gallitello, per poi finire la serata in pizzeria, si pensa male, ci si tormenta con retropensieri dei più vari e strampalati e si finisce poi per collegare la serata diversa alla politica, alle candidature, alle alleanze. Eccheè! Che ogni tanto ci si può pure rilassare per il puro gusto di rilassarsi, mica si è politici, presunti o aspiranti tali 24 ore su 24! Ci sta chi nelle ultime ore è arrivato a malignare che sabato scorso, al Giubileo di Rifreddo, si è svolta una di queste feste camuffate. Camuffate perché? Perché ci stavano, tutti insieme e tra gli altri, l’assessore comunale di Potenza Roberto Falotico, il consigliere regionale di centrodestra Michele Napoli e quello di centrosinistra, Aurelio Pace, Gianpiero Perri, Nicola Pagliuca, Ivana Pipponzi, il segretario Ugl Giovanni Tancredi, il sindaco di Potenza, Dario De Luca, il Consiglierissimo Piero Calò e tantissima, davvero tantissima altra gente invitata e convenuta alla serata all’insegna degli anni ’70, con un titolo nostalgicamente vintage: “Figli delle stelle” (ma non dei Cinquestelle, tengono a precisare). All’ingresso, a regolamentare il traffico degli ospiti che arrivavano, “sia pur senza rotonde, ma – come dice chi c’era – con tante rotondità”, che chiedevano asilo politico in palestra, conseguenza di una età dei presenti (difficilmente sotto i 40 anni, ma molto spesso superiore ai 50), l’assessore Rocco Coviello, evidentemente all’uopo delegato dal suo collega Bellettieri.

il dj

il dj

Al popolarissimo prezzo di 25 euro a persona, si entrava e ci si trovava immersi nelle note di Cugini di campagna, Collage e Santo California: tante Anime mie… a gogò con Tu mi rubi l’anima e Tornerò grazie ai sapienti missaggi dal dj Gianni Porretti, alter ego dello stimatissimo e conosciuto avvocato, mentre il buffet, sobrio e selezionato, offriva per lo più tortellini e lagane annaffiati con prosecco. Le fonti consultate sostengono che chi era là non c’era andato per mangiare, e che almeno fino a mezzanotte, quando l’estate ci ha lasciati, si è anche ballato poco. Se l’atmosfera è cambiata… è cambiata con l’arrivo della nuova stagione. Ma allora… che c’è andata a fare tutta stà gente? Mah…? Ma c’è andata per chiacchierare, parlare del più e del meno, fare sfottò… insomma è stato un party all’americana. Perché, a Potenza non si può organizzare una cosa così? Ah… chi ci ha pensato? Pare che ad organizzare il tutto per diletto e voglia di evasione sia stato il noto imprenditore Rocco Maggio, patron di quella Giocoleria che tanto ha dato al mondo del volley potentino. E qui l’invidia di chi non c’era fa scattare la malignità, la maldicenza e vien fuori il pettegolezzo che noi rifiutiamo di ritenere fondato per i motivi esposti in premessa: “U vì… Quello, Rocco – ma te lo dico in confidenza, l’avessa scrive? – dai Giochi Mattel vuole passare ai giochi politici. Quello vuole fare il passo per tentare di andare alla Regione. Lo vedi quante gente che frequenta i palazzi ci sta qua? Sono di destra e di sinistra. Sicuramente non è un caso. Si vuole accreditare verso qualcuno e farsi forte delle amicizie che contano che lui ha, per poter dire che di certo non è uno sconosciuto.”

dario de luca

Il Sindaco di Potenza Dario De Luca

Per qualcuno la presenza del sindaco De Luca rafforzerebbe questo pettegolezzo, ignorando o dimenticando (volutamente?) che proprio ad Angelomà De Luca ha sempre dichiarato che al termine del mandato al Comune di Potenza vuole tornare solo ad esercitare la sua professione. Certo, se qualcuno dovesse chiederglielo potrebbe sempre quantomeno valutare, ma l’orientamento di fondo è quello. Ora, pettegolezzi e maldicenze a parte, così come il fatto che stranamente non una sola foto è stata postata sui social, che una persona, imprenditore o altro che sia, ritenga che possa essere utile mettersi al servizio dei cittadini, e che organizzi pure una festa come elemento che possa tornargli utile per sostenere la sua possibile candidatura, a me non fa assolutamente meraviglia. Anzi. Le crocchie e i conciliaboli dei vari politici presenti con altri invitati che si aggregavano e disgregavano per poi ogni volta riaggregarsi in un gruppetto diverso per riprendere a discutere ad alta voce per coprire le voci di Alan Sorrenti e Viola Valentino altro non hanno fatto che movimentare la  calma piatta dei sabati potentini. E comunque se serate come questa sono viatico per partorire buoni politici o altri imprenditori di successo come Rocco Maggio ben vengano, anche tutti i giorni. Poi la candidatura… se sarà sarà. In fin dei conti è sempre e solo un gioco.