Non piace l’anatra zoppa al candidato sindaco del Centrodestra a Potenza. “Chi ha lasciato il centrosinistra per candidarsi a mio sostegno non lo ha fatto per il momento favorevole alla Lega, ma per me e per l’idea di città che abbiamo”. Ecco le anticipazioni dell’intervista che il candidato ha rilasciato ad Angelomà.it e che sarà online domani
di Angelomauro Calza
Mario Guarente, candidato sindaco a Potenza per il centrodestra in quota Lega risponde ad alcuni interrogativi che i cittadini di Potenza si pongono da quando si sono chiusi i termini per la presentazione delle liste, soprattutto in merito ad alcuni episodi di “migrazione” di alcuni esponenti del centrosinistra verso il centrodestra.

Mario Guarente
Il programma ormai è conosciuto, tante sono state le interviste e le iniziative sul territorio comunale che hai posto in essere per farlo conoscere e per farti conoscere da chi ancora non sapeva chi è Mario Guarente. Come è questa calamita che ha attratto intorno al tuo nome al tuo progetto per la città anche persone e personaggi di chiara estrazione diversa da dal centrodestra?
Io credo che di fronte alle idee non esistano convinzioni ideologiche e appartenenze partitiche. Ho provato a mettere insieme, e questa era la mia ambizione principale, un po’ tutte le persone che ritenevo migliori riunendole attorno ad un progetto di città, ponendo avanti il programma elettorale e poi la coalizione e gli interessi politici. In questo modo sono riuscito a mettere in piedi una bella coalizione anche con gli amici delle altre liste.
Domani dalle 11.30 online l’intervista completa con le risposte alle altre domande:
Quindi è il Mario Guarente che attrae e non c’è un traino di quello che è il momento di vento favorevole che spira sulle vele della Lega?
La tua allora è un’evoluzione di ciò che ha già fatto il sindaco Dario De Luca?
Questo progetto lascia intendere che, laddove dovesse andare a buon fine ovviamente, anche la composizione della giunta farebbe riferimento a questo tipo di intese che sono state siglate ad personam e quindi sulla fiducia e sulla volontà di lavorare. Escluderebbe a priori dei componenti esterni?
Degli avversari qual è quello che temi di più?
Sai bene però che c’è un’intesa più o meno tacita o più o meno manifesta che laddove non dovesse Guarente ottenere il 50%+1 dei voti al primo turno sarebbero serie difficoltà perchè si metterebbero tutti insieme contro Mario Guarente.
Parliamo del voto disgiunto. Quanto secondo te potrebbe aiutarti e quanto svantaggiarti?