Già capo dello staff del Presidente del Consiglio con Massimo D’Alema, fondatore del Riformista con Polito, Claudio Velardi alla fine degli anni ‘80 è stato segretario regionale del Partito Comunista in Basilicata, ora è Presidente della Fondazione Ottimisti e razionali.

claudio velardi
di Angelomauro Calza
Da “Ottimista e razionale”, può mai non essere ottimista sugli esiti di questa delicata e difficile fase politica?
E invece un po’ di pessimismo me lo riservo. Perché non la vedo chiara. Non vedo chiaro l’orizzonte. Viviamo un momento di grandissima difficoltà. Non sarà semplice mettere insieme un Governo. Mattarella ha un compito ingrato. Dovrà trovare una maggioranza che sarà sicuramente raccogliticcia, non penso che il governo che si farà, se si farà, durerà molto. Da questo punto di vista sono un po’ pessimista.
Invece dal punto di vista della razionalità, dove intravede uno spiraglio?
Beh dovrebbe esserci un momento di resipiscenza e di saggezza da parte di tutte quante le forze politiche, dai grillini fino alla Lega passando per PD e FI dovrebbero mettersi d’accordo sulla possibilità di fare una legislatura costituente, con l‘obiettivo di tornare a discutere di riforme, perché le riforme sono necessarie in questo paese, è necessaria anche una nuova riforma elettorale, e solo dall’accordo di tutti potrebbe venir fuori qualcosa di buono
Qualcuno attribuisce le colpe di questa situazione a una legge elettorale tutto sommato rivelatasi forse peggiorativa rispetto alla vecchia…
Beh, ma è fallito un referendum che avrebbe portato forse ad un aspetto certamente diverso e più razionale del Paese. La legge elettorale è stato necessario farla perché la imponeva la Corte Costituzionale, è stato trovato l’accordo sul meno peggio, adesso tutti se ne lamentano. I Cinquestelle che per esempio hanno bocciato di questa legge elettorale la possibilità del doppio turno, adesso se ne lamentano: è un po’ il gioco delle parti. In realtà la legge elettorale era necessario farla, ed è venuta fuori così… non è un granchè.
La legge individuava nelle coalizioni gli antagonisti in campagna elettorale, il M5S è un partito che invece sta da solo: può oggettivamente dire che accetta solo una parte di una coalizione come alleato?
Non può farlo. E’ una posizione irragionevole. Infatti il buon Di Maio si sta scontrando con le opposizioni tutte interne e la sua posizione finisce per risultare rigida e perdente
Ma quanto i Cinquestelle vogliono davvero governare?
Ah, questo non lo so… però prima o poi devono passarci, questo passaggio lo devono fare
Ma sono più un movimento, un partito o un’azienda?

Claudio Velardi
No, dai… io non metto tanto l’accento sull’azienda, è un aspetto poco gradevole. I partiti devono essere organismi democratici, non possono essere governati da aziende. E questo vale per Casaleggio come per Berlusconi,
Evvabbè, ma se devono essere dei soggetti democratici, il M5S che non nasce da una base democratica fino a che punto rispetta l’art.49 della Costituzione?
Ah, no! Non lo rispecchia per niente. E’ molto poco costituzionale da questo punto di vista, molto poco rispettoso della Costituzione. Ma io metto l’accento su un altro dato: cioè è un movimento che ha avuto grande successo sulla base di slogan negativi. Adesso che deve assumere delle responsabilità di governo è naturale che i cittadini che l’hanno votato chiederanno conto delle cose dette.
Il politico che in questo momento siede sulla poltrona più scomoda?
Mattarella. Senza ombra di dubbio. Però è un uomo sapiente, saggio, di una grandissima esperienza che in una situazione molto difficile cercherà di mandare avanti questa barca tra i tanti marosi dell’Italia.
Come dire: “ottimista e razionale”?
Ottimista e razionale. Sempre