In una intervista esclusiva l’assessore regionale e Vice Presidente della Giunta regionale tranquillizza: “già in pista 150 milioni di euro dei FSC”. Sulle diatribe nella maggioranza: “solo piccole turbolenze, anche se una buona famiglia discute tra i muri di casa. La maggioranza non è in pericolo, anche se a Matera bisognava presentarsi uniti e coesi”.

Ad un anno o quasi dall’insediamento della Giunta regionale della seconda Presidenza Bardi e in un momento di particolare animosità interna alla maggioranza di centrodestra caratterizzata da comunicati stampa e prese di posizione pubbliche, abbiamo sentito l’assessore alle Infrastrutture nonché Vice Presidente dell’Esecutivo in carica, Pasquale Pepe della Lega per fare il punto sul momento politico e amministrativo

 di Angelomauro Calza

Allora, assessore, come procede il lavoro?

Ritengo che il lavoro fra tutte le difficoltà ordinarie e straordinarie stia procedendo. E anche abbastanza bene, quindi c’è soddisfazione, ma c’è anche la consapevolezza che man mano che si va avanti bisogna mettere a punto tutta la struttura burocratica che deve essere confacente ai nostri obiettivi. E lavorare ad un ritmo sempre più intenso

Pasquale Pepe

La materia su cui lei ha competenza e ha potere anche di intervento, pur con i limiti  diciamo dettati molto spesso non tanto dalle volontà, ma dal dai budget, dai limiti di spesa che si ha a disposizione, ritiene che possa far registrare significativi e tangibili  miglioramenti? Mi riferisco soprattutto alle infrastrutture idriche e alla viabilità, ma anche ai trasporti?

Per la viabilità il mio dipartimento ha avuto a disposizione dall’accordo Meloni Bardi in fondi di Sviluppo e Coesione (FSC) 150 milioni di euro e noi li abbiamo messi tutti e 150 in pista tra aree interne, strade provinciali e strade comunali, abbiamo avviato, tutte le procedure previste, alcune tramite bando pubblico, altre tramite negoziazione per investire tempestivamente queste risorse. Un altro obiettivo che comunque rinviene dalle risorse degli FSC è quello che riguarda il dissesto e contiamo per fine mese, quindi per fine maggio, di mettere in pista anche i 35 milioni di euro previsti anche questi dall’accordo. Ci troviamo quindi di fronte a risorse che in parte, le prime, vedono già avviati i procedimenti, per cui già sono atti ufficiali concreti che vanno avanti, per le seconde bisognerà attendere fine mese. Noi contiamo di investire concretamente nel futuro prossimo perché ovviamente adesso dipenderà anche dalle province e dai comuni che saranno beneficiari di queste risorse, per cui credo che nel medio periodo queste risorse saranno concretamente investite sul territorio.

Questi interventi che lei sta gestendo e pilotando da assessore fino ad un annetto fa, più o meno, c’era l’ipotesi che lei potesse gestirli da Presidente della Regione. MI riferisco al periodo temporale di quando si trattava di stabilire chi dovesse essere il candidato alla Presidenza della Regione, alla fase pre-elettorale. Cosa è accaduto poi che ha di fatto portato  alla riconferma della candidatura di Bardi che poi è stato rieletto? Ora si può dire…

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Ma evidentemente con la rielezione di Bardi vuol dire che la scelta di confermarlo è stata una scelta felice. Poi il resto è preistoria, per cui avrei potuto essere io, avrebbe potuto essere qualche altro, è stato scelto ancora Bardi saggiamente e dico anche giustamente avendo confermato la sua rielezione, per cui poi parlano i dati, non le chiacchiere.

Però mi/ci risulta in quella in quella fase c’è stato un momento o più di un momento in cui  il candidato presidente era Pasquale Pepe.

Ma non so dirti se c’è stato o meno un momento come quello che dici. Come in ogni vigilia di campagna elettorale, ci sono discussioni, valutazioni che poi hanno sortito questa decisione.

Ho capito. Oh adesso questa maggioranza nelle ultime settimane ha fatto registrare una qualche discussione interna, come accade un po’ in tutte le famiglie, no? Però in questa discussione la Lega è rimasta un po’ così, a guardare, si è tenuta fuori. Perché? Lei come come vede questi momenti di dibattito tra Fratelli d’Italia e il Presidente, tra Pittella e Fratelli d’Italia? C’è qualcosa che forse andrebbe detta per riportare serenità all’interno della maggioranza o per meglio “appicciare il fuoco”, come si dice?

Intanto la Lega fa sentire la sua voce quando c’è bisogno nelle sedi opportune, verso gli interlocutori giusti e con i toni corretti, quindi la Lega non è silente, ha come suo primo obiettivo quello di lavorare e di dare  e nelle sedi giuste, ecco. Rispetto a queste diatribe che si sono consumate nelle settimane scorse dico che senza dubbio sono sorte da motivazioni nobili, nel tentativo di correggere magari qualcosa, migliorare qualcos’altro, però ritengo che vadano anche queste fatte nei consessi giusti perché discutere è anche l’essenza della politica e non bisogna mai dare la sensazione di litigare. Quindi andare nel merito delle questioni è un nostro dovere, farlo correttamente è anche un nostro dovere.

L’assessore Cosimo Latronico

In ogni famiglia ci sono dei momenti di discussione, per cui poi la discussione magari si allarga, e allora si comincia tra marito e moglie e poi piano piano coinvolgono tutta la famiglia pure fino al terzo grado di parentela…

Una buona famiglia  discute tra i muri di casa impedendo che le discussioni si allarghino e si concludono nel minor tempo possibile.

In questa discussione in atto, io parlo di discussione eh, non di litigi, perché è giusto parlare di discussioni in senso propositivo, per esempio tra Pittella e Latronico, qual è la posizione della Lega e di Pepe? Cioè secondo lei chi ha ragione?

Cosimo (Latronico ndr) sta lavorando benissimo, sta facendo l’impossibile, e tanto lui quanto noi quanto Pittella abbiamo la consapevolezza della criticità della sanità. Per cui se convogliamo le nostre energie perché le criticità vengano risolte, invece di limitarci a sottolinearle, faremmo cosa buona e giusta.
Nessuno ha la bacchetta magica, io ritengo perché lo vedo che Cosimo stia facendo un ottimo lavoro, ma allo stesso tempo sappiamo che ci sono tante problematiche ed evito di pronunciarmi e di indagare sulle matrici di queste problematiche, che vanno affrontate coralmente con il piglio giusto, e risolte.

Marcello Pittella

E quindi lei fa un netto distinguo, per esempio tra la situazione alla Regione, della quale ha già parlato e ed è stato chiaro, e quello che sta accadendo a Matera con tutte le critiche per esempio che di Quarto verso Pittella e ancora di quanto accaduto con Casino in Forza Italia?

In tempi non sospetti ho sostenuto che avrei voluto a Matera la stessa maggioranza che sostiene Bardi e che le maggioranze balneari, pur rispettabili anche se non condivisibili, diventano poi difficilmente comprensibili da parte dei cittadini. Quindi avrei voluto e ho fatto quello che era nelle mie possibilità: una maggioranza omogenea anche a Matera. Perché è vero che è una maggioranza che si fonda su un’alleanza programmatica, ma è tanto vero che parliamo di elezioni amministrative. Quindi si deve dare un segnale di buon governo incisivo alla città di Matera per cui anche su Matera era auspicabile se non doveroso trovare una convergenza amministrativa.

Quando parla di maggioranza coesa, come va ad essere inquadrata la reazione, di Michele Casino che ha aderito in Regione al Gruppo Misto  e ha dichiarato di votare atto per atto rispetto a quello che invece, era una intesa di coesione e di forza ovviamente sottoscritta e propagandata?

In questo caso si è consumato uno strappo all’interno di un partito alleato, rispetto al quale chiaramente non mi pronuncio anche perché, voglio manifestare tutto il rispetto verso quel partito, un partito, Forza Italia chiaramente leale. Però mi pare di aver capito che Michele Casino, al di là di questa scelta abbia comunque manifestato lealtà.

Michele Casino

E quindi lei non ritiene che questa scelta possa in qualche modo nel futuro avere ripercussioni su quelle che saranno eventuali sostegni di maggioranza in occasione di una votazione? Bardi è comunque blindato?

Dagli atti non ho elementi per ritenere sussistente questa problematica.

Oh, e tutte queste cose adesso, al di là di tutto, come le avrebbe gestite lei rispetto a Bardi che, in questo caso su queste questioni non sta prendendo pubblicamente posizione, sta tacendo?

Eh ma la posizione di Bard è la posizione più difficile. Lui non può prendere posizione, quindi deve convogliare tutte le posizioni su un unico binario, quindi è la posizione più complicata, così come è complicata la domanda che mi hai fatto.

Ma questa complicata anche lei l’avrebbe gestita tacendo pubblicamente o come?

Guarda, io l’unica esperienza che posso mettere qua in campo è l’esperienza del sindaco, dialogare il più possibile per evitare frizioni o per anticiparle. Perché soprattutto quando si sta in una maggioranza che dal punto di vista politico è eterogenea credo che La leva del dialogo interno debba essere sempre più utilizzata. Però a me consta che il Presidente Bardi lo stia facendo benissimo e lo stia facendo con una frequenza che mi risulta abbia pochi eguali.

La Giunta regionale

Mi pare di comprendere che lei ritiene che pur con queste piccole turbolenze non è assolutamente in discussione la tenuta di questa maggioranza e quindi tutto sommato si tratta solo di piccole discussioni del tipo di quelle che poi si sanano senza strascichi e si va avanti insieme?

Ritengo che le turbolenze, uso il tuo stesso termine, siano ispirate dalla buona fede degli attori. Se riuscissimo a migliorarci nelle modalità con le quali esternare alcune questioni che riguarderebbero tra l’altro tutti gli ambiti per cui un domani potrebbero riguardare anche il mio ambito, sarebbe molto meglio, perché significherebbe dare serenità a tutta la maggioranza, ricondurre il dibattito nei metodi canonici e dare un senso concreto, reale, autentico di solidità della stessa maggioranza alla comunità lucana. La comunità lucana è in attesa di tante risposte. Lavoriamo nella direzione ideale per dare queste risposte e l’unità rafforza poi le decisioni, le rende più coraggiose e più efficaci.

Quindi nessuna malafede, nessun intento controverso che mira a sfasciare…

Assolutamente no, alla base solo motivazioni che mirano a migliorare una serie di situazioni.

Possiamo allora dire prendendo a riferimento quelle che sono le note problematiche dell’approvvigionamento idrico e quant’altro che nonostante tutto, questa Giunta Bardi non fa acqua da qualche parte, non ha falle?

Nella maniera più assoluta. Non perde acqua per niente.

Quindi al momento diciamo che le sue dichiarazioni sono tranquillizzanti e soprattutto rassicuranti da una parte e tagliano un po’ quelli che sono i fili delle voci che danno questa giunta traballante?

Sì sì sì, è il motivo, t’ho detto anche il motivo, io conosco, le ragioni per cui certe esternazioni sono state fatte. Magari non condivido le modalità e i consessi dove sono state fatte, ma sono le motivazioni in buona fede che tendono a migliorare l’azione amministrativa, l’azione di governo della regione, per cui quando questo è lo spirito, non credo che si possa definire in difficoltà una maggioranza.

Bene. Una provocazione: dopo il pronunciamento della Consulta che ha detto di no al terzo mandato sia per Zaia in Veneto, che per De Luca in Campania, e che ovviamente è estendibile a tutte le situazioni delle 20 regioni d’Italia, potremmo dire che Pepe con questo suo atteggiamento diciamo, di pacificatore, neo contempo tranquillizza e pone le basi anche per un post-Bardi che potrebbe vederlo protagonista?

No, io dico un’altra cosa: dico che dobbiamo lavorare bene. Dobbiamo lavorare sodo. Intanto per dare le risposte che meritano ai lucani e poi per rivincere, perché se non si rivince, non si avrà nessun Presidente.

Un’ultima, cosa che riguarda tutti i lucani. Come sarà quest’estate dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico? Secondo le sue previsioni soffriremo la sete e avremo di nuovo razionamenti oppure la situazione sarà migliore? E magari senza l’aiuto di miracoli?

Nei prossimi giorni faremo un tavolo di crisi dove comunicheremo dettagliatamente qual è lo stato dell’arte. Posso soltanto anticipare che anche alla luce dell’aumento della capacità di invaso della diga del Camastra e di una stagione parzialmente più piovosa rispetto a quella dell’anno scorso, possiamo ritenerci ottimisti, ma nei prossimi giorni, con il presidente Bardi sarà convocato questo tavolo e analizzeremo i dati con tutti i riferimenti tecnici. Allora che sapremo dire.

E questo mi sta bene perché giustamente si parla della, della capacità di riempimento dei vari invasi, ma sono previste azioni efficaci per quello che riguarda le tubature fatiscenti e le perdite che sono poi forse uno dei primi grandi problemi di questa situazione?

Sì, noi abbiamo messo in sicurezza qualche giorno fa i 50milioni di euro per l’intervento che Acquedotto Lucano deve effettuare per porre argine a questo spreco e allo stesso tempo in una cabina di regia che si è tenuta due settimane fa, convocata dal ministro Salvini, tra gli argomenti che abbiamo trattato c’è stato anche proprio questo. Avremo notizie tra un mesetto sui risultati che porteremo a casa.

Quindi tra un mesetto… diciamo in prossimità di quella che è poi la stagione che crea più problemi, o meglio nel passato ha creato più problemi.

Esatto.

 

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