Sfruttando le attuali rigidità delle forze in campo, la nota giornalista non trova sintesi con il M5S e pensa di presentarsi a capo di una lista tutta sua, catalizzatrice di malumori latenti e manifesti.
di Angelomauro Calza
Una indiscrezione potrebbe costringere tutti i soggetti politici a rivedere progetti, nomi e strategie che sino ad oggi hanno tenuto banco in chiave elezioni regionali. Una indiscrezione legata ad un nome che pure, per altri versi e con altre motivazioni, avevamo già tirato fuori qualche settimana fa: Carmen Lasorella.
E perché causerebbe un sisma, un forte movimento sussultorio-ondulatorio di imprecisata magnitudo all’interno del quadro politico che si sta pian piano creando sotto il punto di vista di alleanze e di competitor all’appuntamento con le urne? Ragioniamo per gradi. In questo momento la sinistra intesa come Sinistra Italiana e

sergio potenza
Articolo 1, per meglio intenderci quella di Giannino Romaniello, Roberto Speranza e Antonio Placido vive in un limbo. Vive in attesa: non possono sostenere il Pittella-bis, però pare non abbiano più la determinazione e l’ambizione di costruire una coalizione alternativa.

paolo galante
Forse potrebbero allacciarsi ad altri movimenti che pure si annunciano in altre aree politiche, ma fatto sta che ancora nulla è deciso. La scelta del Pittella-bis in qualche maniera è solo del PD e dei socialisti di Livio Valvano, con gli altri che, alleati fino ad oggi, viaggiano in prospettiva verso altri lidi: Paolo Galante, ad esempio, potrebbe fare una lista con Sergio Potenza, mettendo insieme Realtà Italia e Popolari Uniti.

Mario Polese, Segretario regionale PD Basilicata
Mario Polese sta lavorando, dialogando con tutti del centrosinistra, ma pare stia ricevendo solo risposte interlocutorie, miranti a prendere tempo, e non delle adesioni convinte, sincere e determinate al nome e al progetto. Quindi la candidatura di Marcello Pittella potrebbe anche non essere definitiva, lasciando spazio alle indiscrezioni che parlano del documento dei sindaci e dei segretari come di un documento scritto e firmato in realtà solo per tenere compatto il partito, quindi una scelta prettamente tattica e soprattutto momentanea. Al momento si registra se non un isolamento del PD, quantomeno un posizionamento fermo, rigido, che non ha fatto registrare evoluzioni importanti. Certo che se le

marcello pittella
voci danno per certa una accelerazione di Galante e Potenza finalizzata a mettersi insieme, in uno con il dialogo in atto di Potenza anche con Speranza nel tentativo di coinvolgerlo, significa che il Pittella-bis non è ancora in una fase di decollo definitivo e gli alleati cominciano a dare segnali di perdita di fiducia nel progetto. I Cinquestelle per parte loro continuano in una strategia inadeguata, insistendo sul tema dell’isolamento, perdendo anche l’opportunità di avere Carmen Lasorella, che pare non voler indossare la maglietta M5S. E’ stata contattata, sì, ma lei ha posto come condizione quella di una lista del Presidente, e al momento i Cinquestelle, bloccati nella loro logica che potrebbe portare a Pedicini, non sono attori protagonisti. Sono su posizioni troppo rigide. Il centrodestra invece è il più attivo, mostra molte pulsioni, con la Lega che vuole egemonizzare la coalizione e con

Il senatore Pasquale Pepe
Pepe che vorrebbe esserne il regista, con Cappiello come antagonista: solo che Cappiello è quello più accreditato presso Salvini, in quanto è con lui da sempre, sin da quando ha iniziato la sua ascesa. Il centrodestra in ogni caso si muove, forte dell’intesa unanime sul rinnovamento, ma non è ancora coeso, c’è competizione, con la forza della Lega da una parte, e Fratelli d’Italia con Gianni Rosa dall’altra, e con Moles e Forza Italia che non mollano la possibilità di avere un loro rappresentante candidato governatore e lo reclamano sia pur senza ancora fare nomi: una insistenza che potrebbe

roberto speranza
dare credito alla possibilità che Lega e Fratelli d’Italia trovino alla fine un accordo all’insegna del rinnovamento (unico ad oggi elemento condiviso), con un candidato individuato da loro per sganciare Moles e andare al voto senza di lui. Quindi, che il Centrodestra sia al momento il soggetto che più di altri faccia movimento è indubbio, resta però da vedere a cosa porterà tutta questa vivacità. E questo sarebbe tutto. Sarebbe. Eggià, sarebbe se non fosse che… che un altro soggetto politico pare stia per affacciarsi all’orizzonte, ed è uno di quelli che potrebbe sconvolgere piani, progetti e strategie di tutti i protagonisti della scena politica lucana sino ad ora. E questo soggetto ha un nome e cognome: Carmen Lasorella. Dopo che da oltre un mese- come già detto – ha avuto una interlocuzione con i Cinquestelle che però non ha prodotto alcun risultato, si è messa all’opera.

Antonio Cappiello
Sta contattando diversi settori della società lucana attraverso anche i suoi molteplici rapporti diretti. Lei parteciperà a Viggiano sabato ad un convegno col Gruppo Lucano di Protezione civile e con il ministro Costa: questo appuntamento, secondo bene informati, potrebbe anche essere la prima tappa di un percorso che inizierà nei prossimi giorni quando la giornalista potrebbe annunciare la sua entrata in campo. Non dimentichiamo che Lasorella essendo un personaggio noto, capace, autonomo, potrebbe diventare il catalizzatore dei malumori latenti e manifesti, provocando uno stravolgimento totale.
Una situazione particolare, per cui di fronte alle tante rigidità delle altre forze, Lasorella farebbe corrispondere l’elasticità di un suo movimento coagulante di altri soggetti rinnovatori che potrebbe trovare terreno fertile tra semplici cittadini, nel mondo sociale, in quello produttivo, e potrebbe essere calamita anche in quegli ambienti più politicizzati, quei segmenti che vivono in sofferenza queste rigidità attuali. Resterebbe da capire quali sarebbero i criteri con cui si muoverebbe, ma la notizia per ora è che sembrerebbe seriamente intenzionata a fare il passo, e inizia così a muoversi, proprio da Viggiano. Di certo c’è che le indiscrezioni parlano di segmenti di centro, di destra e di sinistra, liberali, ambienti di vari mondi, tutta una società lucana in movimento che al fianco di Lasorella potrebbero stravolgere tutto il sistema. Alcuni di questi soggetti si sarebbero incontrati proprio con la giornalista in un casale di campagna nei dintorni di Potenza una sera di una decina di giorni fa in gran segreto: l’incontro ha portato alla decisione di mettersi in gioco, visto anche che il centrosinistra naviga tra posizioni irrigidite con il Pittella-bis da un lato e chi non lo vuole dall’altro, il M5S è statuario sulla sua logica di non-alleanze, e il centrodestra vive le sue competizioni interne al momento ancora irrisolte.

Carmen Lasorella
Una situazione questa che potrebbe portare molti elettori a scegliere e sostenere una Carmen Lasorella super partes, che ha sempre dimostrato il suo attaccamento alla Basilicata, scevra da condizionamenti e convenienze di sorta. Quindi l’elemento di novità che aggrega e sana le incertezze. Intorno a lei potrebbero tranquillamente gravitare tanti mondi, molti dei quali le avrebbero già assicurato sostegno: pezzi della sinistra più etica, moderati, pezzi di liberali e anche esperti uomini della politica del passato, che offrirebbero la loro esperienza, lasciando però il passo a volti nuovi e giovani al momento di preparare le liste. Carmen Lasorella si muoverebbe fuori dal contesto tradizionale, quindi proporrebbe un progetto aperto, per portare avanti un processo di cambiamento. Se la giornalista scende in campo con liste legate “alla persona”, potrebbe essere più di una sensazione il fatto che di questo Consiglio regionale potrebbe restare ben poco, perché la gente sta dimostrando ogni giorno di più di volere un cambiamento reale, lo esige, e un progetto aperto, ma leale e franco di rinnovamento come quello in embrione pensato da Carmen Lasorella potrebbe avere vita facile, stringendo in un angolo il tradizionalismo sino ad oggi predicato e praticato.
Calza lei tra l’altro scrive: ” I Cinquestelle per parte loro continuano in una strategia inadeguata, insistendo sul tema dell’isolamento, perdendo anche l’opportunità di avere Carmen Lasorella, che pare non voler indossare la maglietta M5S”.
1) È lei stesso a dire che Carmen Lasorella non ha intenzione di iscriversi al M5S. Come potrebbe mai essere candidata con i 5 stelle se non ha intenzione di iscriversi? Misteri suoi.
2) La strategia del M5S è talmente inadeguata, ma talmente inadeguata, che alle scorse politiche del 4 marzo il M5S è stato il primo partito politico in Italia con il 29,3% dei consensi, seguito dal PD renziano al 20% (Renzi si che è stratega. Lasciatelo lavorare un altro po’ che arrivate al 10%), Lega 17% e FI al 15%.
Parto dalla fine: “lasciatelo lavorare”. “Lasciatelo” chi? io non sto con nessuno, non mi ritrovo in nessun partito o movimento
secondo: I M5S (pedicini) hanno proposto a Lasorella la candidatura, lei ha risposto picche perchè non le hanno concesso di fare una “lista del presidente”, ma avrebbe dovuto solo capeggiare una lista fatta d’imperio da altri
terzo: le politiche non sono le elezioni amministrative, tant’è che il M5S dall’exploit nazionale è piombato nel voto di giugno nei meandri del 4%
Quarto: l’isolamento del M5S è sancito da loro stessi che non vogliono alleanze con nessuno, quindi sono “isolati” o, se preferisce, non vogliono stare con nessuno, ma sempre soli sono. Spero di non aver urtato la sua suscettibilità chiarendole i lsenso di alcune frasi.