Vi siete mai chiesti che fine fanno i pannelli elettorali per le affissioni dei manifesti dei partiti, ad elezioni concluse? Spesso rimangono per mesi o anni al loro posto con brandelli di nomi o slogan o simboli di partiti che il tempo sbiadisce. Altre volte i Comuni li smontano e finiscono nei depositi ad ingolfare ancora di più i magazzini già pieni.
Ed allora ad Anzi, un piccolo Comune in Provincia di Potenza, si è deciso per un uso creativo ed originale di questi pannelli. Che eviti il lavoro dello smontaggio e del deposito e che liberi appunto i magazzini.
Il progetto si chiama MUSA (museo urbano stradale anzese) e prevede che su questi severi pannelli metallici, quando non ci sono eventi elettorali, appaiano magicamente forme d’arte: fotografie, parole, dipinti stampati.
Un museo stradale aperto dunque 24ore, gratuito, soprattutto fruibile inevitabilmente da tutti i passanti.
E’ l’arte che va nelle strade inondandole di colori, forme, suggestioni e pensieri.
E’ l’arte che subisce anche la sua degradazione lenta dovuta alla pioggia, al sole, al tempo che passa.
Anche questo lento decadimento dell’opera d’arte fa parte del progetto Musa: non c’è vita senza arte, ma anche l’arte non ha una vita infinita e dunque scolorata una mostra se ne affigge un’altra.
Il MUSA inaugura SABATO 3 AGOSTO con il fotografo-paesologo ANGELO GABRIELE MAZZOLLA, giovanissimo talento che, con i suoi ‘PAESAGGI LUCANI’ coglie le sfumature e i colori dell’ambiente geografico ma anche umano della Basilicata contemporanea.
Un taglio antropologico che si pone tra la formalità pura della fotografia e il documento etnografico.
La direzione creativa del progetto Musa è di Vincenzo PETRONE (lucano che da quasi 20 anni dirige a Roma la nota galleria d’arte contemporanea ‘MONDRIAN SUITE’ nel quartiere di San Lorenzo).