La storia del padre che ha segregato la figlia per 24 anni. Elisabeth non ha mai rilasciato interviste su quanto accaduto. Girato in lingua inglese  interamente in Trentino Alto Adige ha già ricevuto premi prestigiosi. “La Lucana Film Commission secondo me funzionava con Franco Rina”.

 

 

di Angelomauro Calza

Ci eravamo lasciati con Carlo Fusco, regista potentino di Valle Paradiso, nel giugno del 2018, quando era in piena lavorazione nelle location lucane “Paradise Valley, un action movie su un disastro ecologico con tanto di uranio arricchito e scene mozzafiato girato tra il castello aragonese di Bella e i calanchi Pisticci, a metà tra fantasia e realtà.

Carlo, a distanza di qualche mese torniamo a parlare con te per capire e conoscere quelli che sono i lavori che in questo momento stai portando avanti.

L’ultimo lavoro che abbiamo realizzato è The Final Code, che racconta di una storia vera. Già la sceneggiatura aveva vinto diversi premi prima di realizzare il film, dopodiché abbiamo realizzato questo film che è stato girato completamente in Trentino e in lingua inglese, senza doppiaggio, destinato all’Italia, ma soprattutto a una platea internazionale. La storia è tratta dalla storia vera di Josef Fritzl, l’austriaco che sequestrò per 24 anni la figlia nello scantinato sotto casa. Chiaramente è stata poi liberata. Abbiamo girato il film, nel cast c’è, oltre a Ieva Lykos, Sally Kirkland, che ha ricevuto in passato due Golden Globe e una nomination all’Oscar, poi una bambina di nome Mara Stefan che interpreta la figlia della protagonista, l’attore canadese di origini ucraine Chip Chiupka, che è il protagonista, Burt Young (una nomination all’Oasca) e Syama Ryaner. Il film è stato presentato a diversi festival e ha vinto moltissimi premi, fra i più importanti quello come migliore attrice al festival di Drama, poi io come regista a Los Angeles. C’è però da dire che il film ha anche vinto diversi premi in USA, Slovenia e altri paesi. Attualmente è alla America Film Market (AFM) di Los Angeles. 

Quando e da chi sarà distribuito?

Per la distribuzione abbiamo già diverse piattaforme interessate a distribuire il film. Questo è un film molto duro, una storia triste e drammatica, ha avuto una bellissima critica in Inghilterra da un critico che lo definisce un bel film, molto forte e drammatico, perchè siamo riusciti ad affrontare questo tema così difficile e ad entrare all’interno di questa storia a livello psicologico dei personaggi.

Carlo Fusco e Ieva Lykos

Carlo Fusco e Ieva Lykos

Negli ultimi mesi si è fatta notare una discreta iperattività di Ieva Lykos, come la vedi ora? 

Lei è sempre iperattiva, non è solamente attrice ma è scrittrice, sceneggiatrice, si occupa con me di produzione, distribuzione, insomma non è la classica attrice che fa solo l’attrice e basta. Siamo da poco rientrati dall’Egitto, siamo stati ospiti del festival di El Ghouna, che è uno dei più famosi festival dei paesi arabi e abbiamo approfondito questa cultura diversa che è quella del mondo arabo anche a livello cinematografico. Festival molto bello anche se l’organizzazione lascia un po’ a desiderare, forse il fatto del covid, forse perchè sono giovani, però si presenta molto bene ed è un festival molto grande e lussuoso …però si perdono a volte in un bicchiere d’acqua.

E Paradise Valley?

Paradise Valley è uscito su Amazon Prime Video in moltissimi paesi, Stati Uniti, Canada, Sud America, Europa. Sta andando bene, ha la sua giusta visibilità.

Paradise Valley è in Basilicata, questo nuovo in Trentino, che facciamo adesso? Dei film fra zone rosse e arancioni? Il prossimo?

Il prossimo stiamo valutando. La scelta delle location non è soltanto una scelta artistica ma anche dettata da dove reperiamo fondi per poterlo fare. L’Italia è tutta bella e si può girare ovunque quindi siamo condizionati da chi ci supporta a livello economico.

Allora allontaniamoci un po’ dall’attività, spostiamo l’attenzione sulle film commission. Negli ultimi tempi le cronache nazionali si sono occupate della Lombardia Film Commission che è una cosa un po’ brutta, non voglio parlarne perché è cronaca che con i lcinema non ha nulla a che vedere. Da lucani e tra lucani, occupiamoci invece della Lucana Film Commission che sta vivendo problemi che non sono per fortuna legati ad episodi di malaffare, quanto piuttosto forse a beghe politiche. Però da poche ore è stato nominato il nuovo presidente, ma intanto da mesi si è dovuta sospendere l’attività, il direttore generale non c’è più, è ancora da mettere a bando la selezione, i dipendenti soffrono perchè non hanno stipendio, sei a conoscenza della cosa? Che ne pensi?

Il regista Carlo Fusco

Il regista Carlo Fusco

Io credo che la Lucania Film Commission sia partita male, e questo è un mio parere personale nel senso che all’inizio chi la gestiva la gestiva male. L’unico che forse poteva fare qualcosa era Franco Rina che poi è andato via, questo mi è venuto perché quando siamo stati all’ultimo festival di Cannes l’anno scorso, incontrando alcuni rappresentanti della Lucana Film Commission mi sono reso conto che ne sapevano davvero poco di cinema, market, distribuzione, a parte il fatto che non puoi mandare dei rappresentanti all’estero e questi non sanno una parola di inglese. Ho visto uno sperpero di soldi da parte della Film Commission. Così l’ho vista io, anche a livello di finanziamenti, che criterio possono usare delle persone così per finanziare un film mi chiedo io? Come se vai dal medico di famiglia e gli chiedi una dieta e lui non è dietologo, ecco.

Chiudiamo anche questo capitolo, vuoi dirmi qualcosa su futuri progetti?

Si, abbiamo due nuovi progetti, uno sicuramente completamente ambientato in Italia che è un Horror e l’altro che è ambientato fra Italia e paesi arabi. Stiamo mandando avanti queste due belle sceneggiature con cast Hollywoodiani, ci sono attori del calibro di Mickey Rurke, Nicholas Cage.

Zitta sino ad ora, parliamo con Ieva Lykos: ti deciderai prima o poi a scegliere se fare l’attrice o la sceneggiatrice? O sta bene così?

il premio a Carlo Fusco

Mah, non c’è mai da scegliere, non si deve scegliere. Si deve fare quello che si sente in base al periodo. Se c’è l’ispirazione scrivi, se hai da fare un ruolo lo fai.

Mi pare di capire che negli ultimi lavori un po’ vi attaccate alla realtà e un po’ vi lasciate andare alla fantasia, per esempio con Paradise Valley era un film d’azione tutto so

Il riconoscimento come miglior attrice a Ieva Lykos

Il riconoscimento come miglior attrice a Ieva Lykos

mmato di “realtà-fantastica” invece questo nuovo lavoro è molto aderente ad un fatto reale, quindi si spazia fra fantasia e cronaca?

Si ma del resto anche Paradise Valley qualche seme di verità lo aveva, il tema dell’inquinamento di vario tipo, poi soprattutto in Basilicata. Anche The Final Code è tratto da una storia vera ma ha anche una base fortemente immaginaria in quanto Elisabeth, che è la figlia del mostro non ha mai rilasciato interviste importanti su quanto accaduto in questa casa. Forse l’unico caso dove non abbiamo grosso materiale tant’è che io ho preso gli atti processuali come informazioni, poi ho immaginato quello che poteva essere successo, almeno nell’ultimo anno in cui lei era stata lì fino alla sua liberazione. Quindi sì, la base è tratta da una storia vera però quello che è accaduto è pura immaginazione.

Quando è prevista l’uscita di Final Code?

Ieva Lykos e Mara Stefan in una immagine del film

Ieva Lykos e Mara Stefan in una immagine del film

Dovrebbe uscire questo mese, ma ce lo hanno bloccato dei festival importanti che chiedono che non sia ancora uscito, quindi noi stiamo tentennando perchè ci dispiacerebbe perdere festival come quello di Berlino per esempio, o Goteborg, in Svezia. io non mi aspettavo un successo del genere, questa sceneggiatura l’ho scritta in una periodo di crisi economica, il film infatti ha pochi attori e una sola location, l’ho scritto per amore del cinema. Ok, non ci sono soldi però voglio comunque continuare a lavorare. Non mi aspettavo così tanti premi in così tante parti del mondo, perfino in Russia o in Bangladesh.