Giuseppe Giudice, appassionato e colto socialista, studioso delle evoluzioni politiche italiane ed europee sposta la sua attenzione al socialismo d’oltreManica e scrive dell’ex minatore del Galles che nel secondo dopoguerra divenne il massimo esponente della sinistra laburista

di Giuseppe Giudice

 

 

un grande socialista democratico inglese, già minatore del Galles, massimo esponente della sinistra laburista dell’immediato secondo dopoguerra. Realizzò, nel governo laburista di Clement Attlee, come ministro della sanità , il servizio sanitario pubblico, universalistico e gratuito. Fu un socialista neutralista e pacifista ostile sia alla Nato che al Patto di Varsavia. Come Lombardi.Erede di quella sinistra socialista democratica di G.H. Cole e Richard Tawney. A lui , ed agli altri precedenti , si è ispirato Tony Benn , maestro di Corbyn. Il governo Attlee realizzò grandi riforme strutturali: Decolonizzazione del subcontinente indiano (India, Pakistan e Bangladesh attuali) nazionalizzazione di ampi settori dell’industria, e riforma sanitaria. T

Aneurin Bevan

Aneurin Bevan

ony Benn, un marxista eterodosso (ma credente- la madre era una teologa anglicana) riteneva che le nazionalizzazioni dovevano trasformarsi in socializzazioni e sviluppo della democrazia economica , all’interno di una pianificazione democratica: questo era il senso di un vero socialismo democratico. Benn fu un grande internazionalista, schierato contro il neocolonialismo. E fautore di una Europa aperta al III mondo. E critico della UE , fin dall’inizio, in quanto struttura antidemocratica e funzionale agli interessi del capitale e non del lavoro. La sinistra italiana da tanti anni si guarda l’ombelico, i postcomunisti sono diventati non socialisti ma neoliberali magari continuando ad accendere ceri a Berlinguer. In italia c’è sempre stata un falsa percezione di quello che è stato il socialismo europeo. Magari riducendolo a Blair (che è stata una parentesi molto ma molto infelice , oltre ad essere un guerrafondaio.). dimenticandosi di Cole, Tawney, Bevan, Foot, Benn (per restare alla GB). E del resto al “postsocialismo blairiano” aderirono sia D’Alema (con più circospezione, tipica del personaggio) e più apertamente Veltroni. Il PD su quello si fonda. La sinistra in Italia non si rifonderà mai cercando di mettere insieme i cocci di un veterocomunismo che viene dall’oltretomba della storia: e che non riescono neanche a mettersi d’accordo su chi è più comunista o meno. Cosa ben diversa era la grande comunista eterodossa, la nostra compianta Rossana Rossanda. In questo modo il PD ha vita assicurata, anche se non ha niente a che vedere con la sinistra di ispirazione socialista: è una forza “liberal” cioè neoliberista con patina.”progressista” Per questo credo che sia importante anche un recupero in positivo di quella storia socialista di un pezzo d’Europa, attualizzata , ma che va fatta conoscere per le sue idee e le sue intuizioni.