Voci danno candidati possibili il generale e il notaio, discendenti della stessa stirpe socialista che ha fatto la storia del socialismo lucano. Speranza invece annuncia la sua discesa autonoma in campo

di Angelomauro Calza
il generale Vito Bardi

il generale Vito Bardi

Rumors. Solo rumors, ma di quelli che fanno veramente rumore a prescindere. Poi, tra qualche giorno, magari tutto si rivelerà solo un grande bluff, ma al momento la voce che il Centrodestra si stia preparando a candidare Presidente della Regione Basilicata il Generale Vito Bardi si sta espandendo, così come alla domanda di chi avesse indicato in lui il leader del centrodestra, se la Lega, Forza Italia o Fratelli d’Italia, nessuno sa rispondere con precisione: i dubbi diminuiscono quando si inizia a sentir circolare il nome di Gianni Letta come suo mentore. E allora la cosa è più chiara e parrebbe più credibile: parte da Forza Italia, ma è candidato super partes, uno di qui nomi che è più facile che venga accettato da tutti. Certo, il cognome è di quelli importanti, di quelli che in Basilicata e al Senato hanno fatto e sono parte della storia del Partito Socialista, e immaginarsi un componente della stirpe candidato con il centrodestra diventa cosa difficile per gli ambienti della sinistra storica lucana, ma alla fine se dovesse essere

il notaio Vito Pace

il notaio Vito Pace

davvero così… pazienza, è pronta la contromossa: la proposta di candidatura da avanzare al notaio Vito Pace, che pure fa parte della stessa stirpe, essendo cugino del Generale.
Qualcuno nel centrosinistra infatti già da alcuni giorni sta pensando a lui come elemento coagulante del centrosinistra, e possibile fattore dirimente delle tante diatribe interne. La scelta del candidato Presidente del Centrosinistra diventa quanto mai urgente e prioritaria soprattutto alla luce delle dichiarazioni di Roberto Speranza, che di fronte a veti e titubanze soprattutto del PD ha annunciato che inizierà a lavorare per un soggetto politico ampio, aperto, che raccolga le diverse anime ed espressioni laiche e di sinistra del tessuto sociale lucano. Potrebbe essere quindi una bandiera civica quella da

Roberto Speranza

Roberto Speranza

sventolare già dalle prossime ore in maniera autonoma rispetto ad un PD ancora troppo ingessato nell’attesa delle risultanze delle vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto. In tutto questo, Dopo che la grande famiglia della politica ha visto protagonisti i fratelli Pittella e i cognati Braia e Antezza, potrebbe essere la volta dei cugini Bardi e Pace?E che famiglia sarebbe, a questo punto, senza …Lasorella?