Notizia non fondata quella fatta circolare ieri dopo la pubblicazione di una indiscrezione da parte di un sito umbro. Il Trentino riporta serenità al tavolo delle trattative

di Angelomauro Calza

La sentenza sembrava essere arrivata impietosa come la ghigliottina sul collo di Robespierre: “FdI si prende Sardegna e Basilicata insieme all’Abruzzo.

Tajani e Bardi al tg1

E Forza Italia tiene il Piemonte” titola Umbria7.it. Ma come? Ma è mai possibile? E la Lega? Che fa? Assiste impassibile alla sua stessa decapitazione? Alle 14:14, poco prima della pubblicazione della indiscrezione e poco dopo il termine dell’incontro una notizia AGI batteva “Regionali: Tajani, “Bardi in Basilicata non si discute, non c’è alternativa a lui”. A chi credere? Una mezz’ora, giro di telefonate e subito smentita la notizia. E’ ancora tutto fermo, nessun tavolo, ma solo – pare –  una richiesta di Fratelli d’Italia di ampliare la presenza regionale dei meloniani. La notizia però c’è. E’ un’altra, ma c’è ed è la ricomposizione politica e istituzionale della frattura che si era creata in Trentino Alto Adige. Ecco che allora questo evento potrebbe essere messo al tavolo delle trattative per riprendere a discutere senza guardarsi in cagnesco, con la Lega che vedrebbe così riacquistata l’autorevolezza necessaria per dialogare con serenità. Ovvio che nella logica, risolto il Trentino in favore di Fratelli d’Italia, dovrebbe liberarsi una regione in favore della Lega: o Sardegna o Basilicata con Salvini che potrebbe godere di un rinnovato vigore dal ripristino degli equilibri all’interno della coalizione.

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