Intervista al capolista della lista La Vera Basilicata, della coalizione di centrodestra. “Se e quando dovessi essere critico, lo sarò di certo in modo costruttivo, lavorando per costruire, non per demolire”.

SPAZIO AUTOGESTITO DAL CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE DI BASILICATA GIUSEPPE MARIANI CIRCOCRIZIONE DI POTENZA – MANDATARIO: AVV.CLAUDIO MAZZA

Avvocato, lei conosce l’enorme numero dei candidati al Consiglio regionale. Le chiedo perché un elettore dovrebbe scegliere di votare lei, tra le centinaia di altri pretendenti?

Semplicemente perché durante questi giorni di campagna elettorale, credi di aver esposto con chiarezza e con semplicità le motivazioni che mi hanno spinto a scendere in campo, esponendo le linee programmatiche della mia futura azione amministrativa. I cittadini dovrebbero votare per me perché mi sono candidato per rappresentare le loro istanze, in maniera concreta e fattiva, sicuramente in modo diverso da come è stato costume negli ultimi tempi.

Potrebbe sembrare una dichiarazione di maniera, ci dica perché non lo è.

Veda, io ho assunto pubblicamente due impegni forti con l’elettorato. Il primo, è di pormi in una posizione di ascolto delle esigenze dei territori, che provengono dai cittadini lucani. Il secondo, è di dare voce a tali istanze all’interno del Palazzo. Conseguentemente, se verrò eletto ho intenzione di non operare “a porte chiuse” rendendomi irreperibile, quasi un’entità metafisica che è difficile persino intravedere, figuriamoci intercettare! Ho promesso di non fissare appuntamenti e di essere sempre disponibile e raggiungibile per le persone semplici, che non hanno tempo e voglia di sottomettersi ai riti della politica. Questo modo di fare, il creare un filtro con gli amministrati, è a mio parere solo un modo per darsi quell’importanza che magari non si ha affatto, senza poi riuscire a dare risposte concrete: io prediligerò il fare rispetto al promettere.

Va bene, ma siamo sempre a dichiarazioni di intenzioni, che prove può fornire che alle parole seguiranno le azioni?

 

Giuseppe Mariani

Beh, per esempio il fatto che sui manifesti elettorali io abbia messo in bella evidenza un numero di telefono: non è una linea attivata alla bisogna, ma il mio numero di cellulare personale che è attivo da almeno un trentennio. E resterà attivo anche dopo la campagna elettorale. Quanti hanno fatto lo stesso? Anche se potrebbe sembrare una inezia, non è cosa da poco.

Ma quale vantaggio potrebbe trarre dalla sua presenza in Consiglio Regionale l’attività complessiva dell’Assise?

Credo che il primo vantaggio possa conseguire alla competenza, data dallo svolgimento dell’attività libero professionale di Avvocato. Sa, non mi sono limitato a conseguire semplicemente la laurea con indirizzo Amministrativistico, ma ho continuato a studiare e ad aggiornarmi, frequentando la scuola di specializzazione triennale in diritto civile, ad esempio, e molteplici altri corsi di perfezionamento. Ciò di sicuro mi potrà consentire un lavoro quotidiano di qualità, senza la necessità di intermediazioni di consulenti esterni che, spesso, svuotano le casse ma non apportano grandi e qualificanti contenuti.  Credo che la massima assise territoriale, che ha funzioni legislative, non dimentichiamolo mai, abbia bisogno di chi le norme non solo le sa leggere ed interpretare ma anche di chi ne possa scrivere di nuove. E senza falsa modestia, anzi con un pizzico di presunzione, ritengo di avere tali specifiche capacità e conoscenze.

GIuseppe Mariani con Vito BArdi

Il suo sarà un lavoro condizionato da indicazioni che perverranno dall’alto? Intendo Giunta e Presidenza? Sarà allineato?

Lo sarò se gli interessi della collettività coincideranno con gli input, se le modalità di svolgimento del mandato elettivo coincideranno con ciò che la politica dovesse richiedere, se gli interessi di Presidenza e Giunta coincideranno con gli interessi dei cittadini e di chi mi avrà scelto per essere rappresentato. E non dubito che sarà così, visto che la compagine di centro destra che sostiene il Presidente Bardi si è data delle precise e condivise linee programmatiche. Se e quando dovessi essere critico, lo sarò di certo in modo costruttivo, lavorando per costruire, non per demolire. La mia sarà di certo una presenza attenta, costante e scrupolosa, visto che il ruolo di semplice comparsa poco mi si addice, pronto a far tesoro di suggerimenti e di consigli, ma ancor più determinato a far notare distonie pericolose tra l’azione politica e le legittime esigenze dei cittadini. Tutto ciò, ovviamente, come ho avuto modo di ribadire, tenendo sempre ben presente quanto specificato nel programma elettorale del Presidente Bardi.