Nel momento topico della campagna elettorale irrompe il leader di Basilicata Casa Comune che accusa Bardi e la Regione di avere i conti della sanità in disordine: oltre 90 milioni di euro senza copertura”. Bardi replica: “Siamo fuori dal piano di rientro”. Si aspetta che venga prodotto il verbale della riunione del Tavolo romano di lunedì.

di Angelomauro Calza
la regione basilicata

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Sì, vabbè… comizi, incontri, santini, video reel, glicemia alle stelle per i troppi aperitivi, sbornie di promesse, piacevoli scoperte di infinite “competenze”, ma in questa campagna elettorale ci sono stati e ci sono dietroscena che mostrano il vero volto di questa competizione. Inutile riparlare qui della Lega che disconosce gli accordi bilaterali stretti dal candidato Presidente di centrodestra, o delle delibere di riorganizzazione dell’Azienda sanitaria del San Carlo al di fuori dell’Atto aziendale perché la Regione, più volte sollecitata, non ha fornito gli indirizzi: ci sono altre situazioni che catalizzano – o dovrebbero catalizzare – le attenzioni. L’ultima la diatriba tra Angelo Chiorazzo, capolista di Basilica Casa Comune, e il Presidente della Regine, Vito Bardi. Al centro l’allarme lanciato da Chiorazzo non più tardi di 48 ore fa: a maggio la Sanità lucana potrebbe essere commissariata”. Subito, ieri, la risposta di Bardi: “non c’è pericolo”: è questa, al di là del merito, la sintesi del botta e risposta tra i due. E va bene, ma la gente vuole sapere, vuole capire, vuole spettegolare, sennò la mattina nei bar per il caffè e il pomeriggio per il digestivo, di che deve parlare? E allora li abbiamo sentiti, Chiorazzo e Bardi. Per capire, per sapere, per scrivere e far parlare chi ci legge.

Angelo Chiorazzo

Così Chiorazzo: “Ieri ho fatto un comunicato in cui criticavo Bardi e la giunta per il debito che hanno portato ad oltre 85 milioni, ufficiali, il debito della sanità e con questo debito e con la sua mancata copertura (perché evidentemente Regione e Giunta non sono stati in grado di dare adeguata risposta), la sanità lucana rischia a maggio di essere commissariata con quel che ne consegue. Lui ha risposto attaccando me, su questo mio presunto conflitto di interessi, ma è un conflitto che non esiste. La norma lo dice chiaramente che il conflitto non esiste per chi proviene dal mondo della cooperazione, peraltro io mi sono dimesso da tutto, ma ho replicato nuovamente chiedendo di tirar fuori il verbale della riunione di lunedì a Roma, ma Bardi è scomparso, è fuggito, non ha più risposto. Aggiungo che il debito non è quello dichiarato ieri, di 85 milioni, ma di almeno di 10 milioni in più”. Ma cosa afferma Chiorazzo? Può essere che sia davvero così? Abbiamo allora sentito il Presidente Bardi, che tramite la sua struttura ci ha risposto con un Whatsapp.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi

Eccolo:” Il debito della Regione Basilicata relativamente alla Sanità per il 2023 è abbondantemente al di sotto delle cifre fatte circolare, come certificato dal Tavolo Adempimenti del MEF. Questo debito è pertanto al di sotto del 5% e, per l’effetto, questa Regione è, come in passato, fuori dal Piano di Rientro. Forse il dott. Chiorazzo confonde i dati del Bilancio con quelli della Mobilità Passiva. Non si capisce quindi da dove vengano fuori quei dati affermati da Chiorazzo se non che dalle cattive informazioni e dalla malevola voglia di rappresentare una situazione irreale e catastrofica. Non ci sarà nessun commissariamento in Basilicata.” Evvabbè, ma al Presidente Bardi, alla sua struttura, abbiamo chiesto il verbale della riunione: oh! dopotutto è il documento che potrebbe dirimere una volta per tutte la questione, cribbio! Ci è stato scritto dai suoi collaboratori che dopo la nostra richiesta erano già in contatto con il Dipartimento e che si riservano di inviarcelo. Va bene, aspettiamo allora? Beh, per forza, ma intanto questo benedetto o maledetto verbale ancora non è venuto fuori, cosa ci sarà scritto di tanto riservato?

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