Quando le notizie del TG fanno sognare. La rottura tra Renzi e calenda in Basilicata sancisce la nascita di un terzo soggetto politico senza Braia e Polese che starebbero flirtando con Bardi. Azione più forte in Consiglio se Cariello viene eletto sindaco

di Angelomauro Calza

Aprile dolce dormire. E dormire dolce sognare. Sul divano. Dopopranzo. Che c’è di meglio della pennica? Con la voce del conduttore del TG che ti culla. Salta il partito unico, tra Renzi e Calenda è finita. “Hanno fatto tutto loro” dice Renzi. “Assa fa’ a Maronna!” dicono gli scettici, quelli che sull’amore Matteo-Carlo non ci avevano scommesso manco un euro. E Mattarella, sornione, che da dietro la tenda di una anonima finestra del Quirinale impugnato un megafono, remake di Votantonio votantonio, sentenzia nell’aere “matrimonio di pupi fu, sugnu di legnu e nun putiano figliari!”. Oh, la voce stentorea si propaga, arriva fino a Potenza “U vì” dice Mario Polese a Luca Braia “le voci che ci danno in trattativa con Vito Bardi per una lista del Presidente avevano visto giusto, le dovevamo stare a sentire di più. Meno male che sotto sotto qualcosa abbiamo intessuto, che se aspettavamo l’accordo con Azione la prendevamo a quel posto”.

Luca Braia e Mario Polese

Luca Braia e Mario Polese

“Azz, sotto sotto?” – Calenda si materializza dal nulla – “ma se voi in Basilicata nelle amministrazioni avete lavorato sempre contro Azione! Non c’è un Comune in cui state insieme a noi e a Scanzano Jonico se state con noi è solo perché Italia Viva non c’è, per iniziative individuali”.

Marcello Pittella

“Ma allora con Polese che l’appoggia e ne fa parte davvero diventa forte sta’ Lista del Presidente?” si chiede una folla indistinta che ha di colpo riempito Piazza della Costituzione a Potenza. Come nel Giudizio Universale di De Sica il cielo si riempie di nubi e una voce risuona minacciosa e profetica, con tutti che istintivamente si ritrovano a testa in su ad ascoltare: “questa forza non c’è… non c’è… non c’è… non c’è…” Mamma che impressione quest’eco. E continua: “la fine tra Renzi e Calenda in Basilicata spalanca le porte a un soggetto politico guidato da Pittella…tella…tella… La lista forte non è quella del Presidente…dente… ente…, no…no…no…: sarà quella dell’ex Presidente…dente… ente…, Quella e solo quella determinerà le sorti future della Basilicata…silicata…licata…cata….!”. Il TG continua a sciorinare notizie, la rottura tra Calenda e Renzi, tra Azione e Italia Viva segnerà la fine politica di chi in Basilicata aveva sostenuto e sostiene il toscano? Ma avrà vita facile chi sostiene il romano? Il Presidente Bardi si trova accerchiato da chi nel centrodestra osteggia la sua ricandidatura e chi in direzione opposta lo incoraggia a ricandidarsi. Essì, perché sennò che fine farebbe?

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi

Il Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi (ph.Luisa Calza)

No, non Bardi… che fine farebbe chi sta tentando di allearsi con lui? E’ ormai isolato? E se a Roma il re è nudo, in Basilicata i suoi sudditi sono vestiti? Intanto il Napoli ha perso a Milano nella gara d’andata di Champions: brutto segnale, Presidè! Scaramanzia con corna, scartellati, cornicchi e tastatine! Però Polese è Juventino e Braia interista: con chi tifa Napoli è possibile una intesa anti-Milan! Al ritorno potrebbe cambiare tutto. E pure alla Regione al ritorno (alle urne) potrebbe cambiare tutto.

Pasquale Cariello

Però tranquillo, che Marcello Pittella non può nuocere: lui ama il volley. “Essì, ma la palla è tonda, caro Calza – mi dice Bardi – e se da Roma gli alzano quella giusta come è successo mò, lui la schiaccia a terra e non ci sarà muro che tenga, lo inviti a maccaruni! Quello in campo ci sa stare, è sempre stato forte! Ci fa un servizio che ce lo ricordiamo a vita! E so’ dolori!” Intanto Rocco Fuina, veggente pure lui, vede Pasquale Cariello festeggiare con la fascia tricolore ed è titubante; certo, se decidesse di lasciare il Consorzio ed entrare in Consiglio regionale potrebbe dare man forte ad Azione, e, se dovesse decidere di non entrare, Azione si ritroverebbe con un Antonio Cappiello in più, che viene subito dopo di lui nell’ordine dei non eletti. Insomma, Azione si consoliderebbe in ogni caso.

Ancora il TG: Ultimissima! Berlusconi sta migliorando, ed eccolo, il San Raffaè: mi spiega che penso e bevimm’ ‘o café… Nunn’è don Raffaè, è mia moglie: “o’ ‘ccafè! Svegliati che la tazzina sta là, si raffredda, te lo pigli stò caffè o no”? Madò… ma non mi potevo addormentare con il tg regionale, che almeno là non succede mai niente?

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