“Laura non c’è , è andata via, Laura non è più cosa mia. Laura dov’è? Mi manca sai, magari c’è un altro accanto a lei”. Oh, la metafora utilizzando la canzone di Nek applicata alla politica, sostituendo il nome Laura con quello di Franco ci sta tutta. Ed è spassoso di questi tempi fatti di entrate e uscite dai partiti guardare disinteressati la scena degli scettici maligni e dubbiosi smaniare preoccupati. Dentro e fuori la Sala Minerva del Grande Albergo si nota agitazione: tutti a chiedersi e a chiedere perchè l’ex assessore regionale Franco Cupparo non sia ancora arrivato, se arriverà o se diserterà l’assise. Allora ecco Angelomà: “e che ci vuole a sapere?” e con una grande faccia di corna abbiamo preso il telefono e chiamato Franco Cupparo. Ci ha risposto serenamente, tranquillo, dicendoci che aveva avvisato della sua impossibilità ad essere presente per un importantissimo e non rinviabile impegno di lavoro. Quindi tranquilli, diciamo noi: uno che diserta per una qualsivoglia incazzatura di solito non avvisa: si assenta e basta.

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