Il centrosinistra come Nanni Moretti e la Nutella: “Continuiamo così, facciamoci del male”
di Angelomauro Calza
Ma benedetto Nanni Moretti, tu e le tue abbuffate di Sacher e di Nutella ispiratrici di strategie del centrosinistra… Perché te la sei inventata e l’hai resa famosa stà battuta iniziale di Bianca? Che subito il centrosinistra l’ha fatta sua. Essì, proprio quella: “continuiamo così, facciamoci del male” mentre ti ingozzavi. Gli spasmi post somministrazione per alcuni indigesta dell’annuncio di Angelo Chiorazzo iniziano a mostrare i primi sintomi di aggravamento. O, meglio, a renderli più evidenti, dopo che erano sopiti da qualche giorno.
Un riacutizzarsi di malesseri già manifestati che si presentano ora in tutta la loro gravità. Le ultime voci riguardano la possibilità che ai nastri di partenza della sempre più prossima competizione elettorale, al di là degli schieramenti minori, si presenti una coalizione di centrodestra, una di centrosinistra-monco, una lista dell’ala più identitaria dei Cinquestelle, e un quarto soggetto, con dentro i socialisti, una parte dei Verdi, i pittelliani e anche possibili riferimenti margiottiani e di quel partito democratico dissidente rispetto alle decisioni dell’ultimo direttivo regionale.
Se così dovesse accadere, si riproporrebbe il quadro del 2019, con un centrodestra con grandi animosità interne, ma che alla fine si compatta, e pur non ottenendo la maggioranza delle preferenze, si ritroverebbe vincitore per la seconda volta, a prescindere dal suo candidato Presidente. Non sarebbe cosa nuova né in Basilicata né altrove, visto che anche a livello nazionale Berlusconi beneficiò di una situazione simile, perché alla fine il centrodestra è sempre e comunque riuscito a far prevalere le ragioni dell’essere uniti, la sinistra no.
I diffidenti rispetto all’alleanza per eleggere Chiorazzo Presidente lo hanno detto chiaramente da tempo e insistono sulla loro posizione: è opportuno un candidato concordato dai partiti, nei tempi giusti, non immediati, capace di unire il centrosinistra e ricompattare il Partito Democratico, insomma, uno che non spacchi la coalizione. Evvabbè, ma con questi chiari di luna che come lampi illudono di illuminare il buio della notte, dove lo trovi un candidato condiviso? Con quale metodo? Le primarie? E poi ormai Chiorazzo ha accettato la candidatura che gli è stata offerta, come si fa? Qualcuno suggerisce l’ipotesi di un azzeramento della discussione, una tabula rasa su cui ricominciare a incidere con lo stiletto. La realtà è che al momento gli elettori che non guardano a destra si ritrovano di fronte a un documento di apertura del Partito Democratico e alla disponibilità di Angelo Chiorazzo da un lato, e a due tentativi di proposta dall’altro: una di una parte dei Cinquestelle e l’altro in divenire di tutti quelli che a sinistra ritengono imposta e giudicano perdente la sua candidatura e sono per le primarie. In mezzo, come asini in mezzo ai suoni, ci sono gli elettori sempre più confusi.
Di sicuro la situazione non giova alla causa del centrosinistra e cattura le attenzioni del centrodestra, che sta alla finestra, guarda la luna e già pregusta un bis senza colpo ferire, quale che sia il suo candidato Presidente. Ma allora avevamo ragione mesi fa quando ci chiedevamo “chi” è il centrosinistra? “Chi” dice di esserlo e lo è davvero? Ecco, i contendenti in campo dovrebbero probabilmente guardarsi tutti negli occhi e chiarirsi, loro per primi, (magari già nel prossimo tavolo del centrosinistra la cui riunione si dice imminente) perchè la questione è talmente semplice… da rendere necessario complicarla: il centrosinistra le elezioni le vuole vincere o vuole riconsegnare ai suoi avversari una regione sin troppo mortificata da anni, da tempo e da molti? Un ossimoro? E’ possibile che tutti quelli che si dicono di centrosinistra lo siano veramente, certo, ma allora che lo si dimostri, magari prima incazzandosi reciprocamente e poi unendosi! Trovatelo un modo, ma fatelo come fa il centrodestra, almeno in questo prendete esempio. La Basilicata è contendibile se ci si confronta tra due schieramenti, altrimenti più che contendibile è “consegnabile”.