Presidente Bardi, chiami una sera a cena Tonio Boccia, Gabriele Di Mauro, Giampaolo D’Andrea, Vincenzo Viti, Gerardo Mariani, Filippo Margiotta, Toni oPotenza, Tanino Fierro, Pietro Simonetti, Mario Lettieri, Tituccio Curcio e Nicola Savino

 

di Ghino di Punta

“E dopo che il verdetto divino venne emesso ecco che gli uni si fecero forti della loro vittoria e rivoltarono tanto il calzino del sistema da riportarlo a come era prima, accentuando le particolarità, mentre gli altri iniziarono anche loro ad avvicinarsi al nuovo profeta: sollecitandolo con cento richieste imbonivano le genti. Sapevano che erano troppe e che nessuno avrebbe mai potuto dar loro credito. Cercavano così benevolenza dal nuovo profeta: portandogli in dono quel che loro pensavano fosse la credulità delle genti. E fu così che invece le genti scoprirono che nessuna differenza c’era tra il vecchio e il nuovo profeta se non i nomi loro e dei loro discepoli”.

Il Centrosinistra alla Regione Basilicata incalza Bardi sulla necessità di realizzare cento punti imprescindibili per fronteggiare la crisi causata dal Covid-19: è come se non gli avesse proposto nulla. Quasi sembrerebbe che Pittella, Polese, Braia, Cifarelli e Trerotola, coesi come “Gli Intoccabili” gli abbiano teso una mano: una parvenza di opposizione per far vedere che il centrosinistra c’è. Tutto qui. Lo so, le fanno comodo, ma non si fidi troppo o esclusivamente delle mani che le vengono tese in soccorso dall’opposizione alla bisogna. La verità è che quel che manca sono i politici veri (che la lealtà dovrebbero averla insita nel loro essere). C’è carenza. Amministratori tanti, ma politici zero. Allora, Caro Presidente, una proposta che potrà sembrarle strana, gliela facciamo da Angelomà: dopo i medici in pensione, richiami pure i vecchi amministratori. Istituisca una task force politica, fatta dagli uomini che questa regione la conoscono bene e l’hanno amministrata, che la Regione “l’hanno fatta”. Chiami una sera a cena Tonio Boccia, Gabriele Di Mauro, Giampaolo D’Andrea, Vincenzo Viti, Gerardo Mariani, Filippo Margiotta, Tonio Potenza, Tanino Fierro, Pietro Simonetti, Mario Lettieri, Tituccio Curcio e Nicola Savino. Consulti anche loro, in uno con chi oggi ricopre ruoli in Regione. Loro sapranno ben consigliarla su come è la gente lucana, su come va trattata, su come funzionano tante cose. Rifugga dal fermarsi al chiedere solo all’opposizione o a chi all’interno della sua coalizione tenta di suggerirla al meglio: coinvolga anche quei dodici nomi che le ho indicato, trasversalmente, dalla destra alla sinistra di una volta, quando destra e sinistra e centro avevano un significato. Prenda il buono che la tanto e ingiustamente vituperata “Prima Repubblica” ha lasciato in eredità: politici  che pur con i loro mille e mille errori commesi conoscono profondamente il significato e il valore della poltica vera, non si fidi degli improvvisatori dell’ultim’ora. Come dice? Sareste in 13 a tavola? Sì, è vero, ma stia tranquillo che nessuno di loro la tradirà, sono da sempre lucani veraci. Il vero guaio non è Cristo che si è fermato a Eboli, ma Giuda che ha proseguito, però stia pur certo che non lo troverà tra questi. E stia pur certo che questa cena non sarà l’ultima, anzi: ne seguiranno altre. Magari al Main Street. Non appena questa emergenza sarà finita anche grazie a loro.