Dall’ex Ministro a Bochicchio fino a Summa: opera di guastatori? Martedì Schlein, Conte e Speranza si incontrano a Roma, mercoledì Bardi decreta la data delle elezioni?

di Angelomauro Calza

 

Con un’aria da commedia americana sta finendo anche questa settimana.E’ finita, un’altra settimana. Oh, da quando il centrosinistra era affetto da carenza di nomi di candidati, in poche ore pare che ci sia pericolo pande-nomìa! Pettegolezzi, confidenze, indiscrezioni di quelle che avrebbero potuto far saltare il banco delle trattative interne al centrosinistra sono arrivati da Roma, dove sabato si è tenuta una convention del Partito Socialista. Da sempre questi appuntamenti hanno rappresentato per la politica l‘occasione giusta per scatenare le fantasie degli ospiti e degli invitati per lanciare indiscrezioni, messaggi cifrati e messaggi anche decriptati: datemi un congresso o una convention d’appoggio e vi solleverò l’inciucio politico! (che un ospite pure si rompe le scatole a stare là ad ascoltare gli oratori per tutto il tempo, qualcosa deve pur fare!)

Angelo Chiorazzo

E in questo caso altro che Pappo d’Alessandria, altro che Archimede! Da ieri suonerie degli smartphone sotto sforzo per i troppi “BIP” dei messaggi delle chat: arrivavano nomi su nomi da appuntare per la corsa alla Presidenza della Regione Basilicata in nome o per conto del centrosinistra. Li volete conoscere pure voi? Tanto ormai in giro la cosa è già a un alto livello di diffusione e conoscenza.”BIP”! Il primo messaggio arrivato riguarda l’ex Ministro Luciana Lamorgese che “ha ricevuto anche l’ok di Angelo Chiorazzo” scrivono. Ma come? Chiorazzo allora si ritira? E non fa un comunicato?

L’ex Ministro Luciana Lamorgese

E appoggia la Lamorgese e non convoca la stampa per dirlo e lanciarla? Ma se la stessa fantomatica candidata, a luglio, quando per la prima volta facemmo proprio noi il suo nome, si disse contrariata per essere stata tirata in ballo in una cosa che non rientrava nei suoi progetti e si dice che si incazzò di brutto con un collaboratore che pare avesse fatto il suo nome? Non sappiamo se l’aneddoto risponda al vero, lo prendiamo con il beneficio dell’inventario, ma di sicuro fu smentita l’indiscrezione.

Lorenzo Bochicchio

Ecco che subito dopo arriva un altro “BIP” che preannuncia un remake: Lorenzo Bochicchio sarebbe stato individuato come possibile anti-Chiorazzo (ma stavolta senza il placet del rappresentante di Basilicata casa comune: oh, ne avrà diritto, cacchio! mica gli devono piacere per forza tutti, no?). Anche qui: sono settimane che il nome dell’ex DG dell’Azienda Sanitaria è scomparso dalle cronache delle indiscrezioni proprio perché all’epoca già dichiarò che era onorato e ringraziava chi aveva pensato a lui, ma la candidatura a Presidente non era cosa che potesse interessargli. Terzo “BIP”: Angelo Summa, ex segretario generale della CGIL (pure lui senza placet, mannaggia…). Al telefono vogliamo fargli gli auguri, ma ci gela di brutto, non ne sapeva niente e ci dichiara lapidario: “Non sono disponibile! E’ una ipotesi che non esiste”.

Angelo Summa

Ma allora poiché queste tre persone sono rispettabilissime, serie e onorabilissime e quindi non dicono bugie, le tre bugie chi le ha messe in giro? Ci sta qualcuno che sta svolgendo opera da guastatore? Magari anche sostenendo la tesi dell’election day l’8 e 9 giugno, come è comparso sui giornali a cura sempre di appartenenti al PD? Di sicuro novità ci saranno nella settimana che verrà, ad iniziare dall’incontro letterario di martedì a Roma tra la Schlein, Conte e Speranza in occasione della presentazione del libro di quest’ultimo: ma vuoi davvero che si parlerà solo di pandemia? Vuoi che a margine la Basilicata non sarà argomento di scambio di battute? E Conte? Sarà dalla parte del suo ministro dei tempi del Covid? Con cui ha diviso gioie, dolori, denunce e ruolo di bersaglio delle destre? O sarà pronto a dargli il benservito (a quel punto camuffato da diamante, sarebbe per sempre)? Vedremo, anche perché parrebbe certo che il giorno dopo, mercoledì, il Presidente Bardi varerà il decreto di indizione delle elezioni per il 14 aprile: il tempo stringe, quindi. E intanto, altro e ultimo pettegolezzo, parrebbe che nel centrodestra siano in crescita quelli che “a Pittella non lo vogliamo”, quindi anche l’ex Presidente dovrà decidersi ad operare una scelta definitiva e chiara agli elettori. Trump e i Conservatori, Biden e i democratici negli Stati Uniti, che pure sono interessati al voto, vivono i loro problemi elettorali e si dicono entrambi certi di risolverli presto e bene, ma l’America è lontana, dall’altra parte della Luna, che ci guarda e anche se ride a vederci si mette quasi paura: il mese che sta arrivando tra un mese passerà, ma nessuno si sta preparando, è questa la novità.

 

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