Intervista a Piero Marrese, Sindaco di Montalbano Jonico e Presidente della Provincia di Matera, candidato della coalizione di centrosinistra a Presidente della Regione Basilicata. “Non sono un candidato calato dall’alto: sono sindaco e presidente della Provincia e per me la politica è guardarsi negli occhi per costruire percorsi di prossimità e partecipazione”.

SPAZIO AUTOGESTITO DAL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE BASILICATA, PIERO MARRESE – MANDATARIO: FRANCESCO CARACCIOLO

Piero Marrese tra la gente

Piero Marrese, lei guida una coalizione di centrosinistra con la quale si candida a governare la Regione. Qual è la sua idea di Basilicata?

Penso a una Basilicata dignitosa, con la testa alta e che non intende piegarsi a quella serissima ipoteca sul futuro della nostra terra che risponde al nome di autonomia differenziata. La seconda linea guida è la difesa della sanità, sia perché siamo una regione sempre più anziana, ma anche perché dopo 5 anni di devastazioni in questo settore investire nella sanità significa prendersi cura dei lucani e ristabilire un diritto che a troppi è stato negato.

Il comizio di Piero Marrese a Potenza

Il vostro programma elettorale quali azioni prevede per sostenere l’istruzione e la formazione professionale anche per contrastare l’emigrazione giovanile e lo spopolamento?

Io parto dall’unico primato che Bardi può vantare dopo 5 anni di nulla: siamo la prima regione in Italia per migrazione. Penso a tavoli di concertazione con i rappresentanti dell’intera filiera dell’istruzione, delle parti sociali, dell’impresa per un confronto elabori nuovi percorsi formativi per facilitare il passaggio dal mondo dell’istruzione a quello del lavoro e crei nuove opportunità sul territorio affinché istruzione e formazione siano funzionali allo sviluppo dei vari ambiti economici. Bisogna investire nel digitale e assicurare a tutti l’accesso a strumenti e tecnologie all’avanguardia, creare spazi per il co-working in cui possano moltiplicarsi potenzialità ed energie di tutti attraverso l’interazione reciproca.

Quali le vostre linee guida per aumentare le opportunità di lavoro?

Semplificare le procedure per Investire. Il lavoro lo creiamo facendo nascere imprese e lavorando sulla decontribuzione totale per le imprese, in particolare per chi si occupa di innovazione, sostenibilità e agrifood. Poi il mio impegno sarà stabilizzare i precari storici dei bacini regionali e aprire a nuove assunzioni soprattutto nella sanità. Ma, in riferimento ai giovani, ho in mente tre proposte:

1) Banca dei giovani. La Regione si farà garante dei progetti imprenditoriali e delle startup dei lucani under 35. Per far restare le nostre ragazze e i nostri ragazzi bisogna creare sviluppo e lavoro. E dare ai nostri giovano una chance nel credere in loro stessi.

2) Trasporti gratuiti a tutti gli studenti lucani. Studiare è un diritto, ma se le scuole sono distanti dalla propria residenza è giusto che anche il trasporto sia considerato un diritto per tutti.

3) Basilicata 2030. Istituirò l’assessorato che parla del futuro della nostra terra che avrà le deleghe allo sviluppo sostenibile, lavoro e politiche di inclusione.

Un sostenitore con tanto di maglietta personalizzata abbraccia Piero Marrese

Cosa pensa della scuola lucana?

Ha tante criticità, ma credo sia prioritario fermare l’autonomia differenziata. Se non la blocchiamo, la scuola lucana pagherà un prezzo altissimo: chiuderanno altre scuole e paesi continueranno a spopolarsi. Inoltre, intendiamo rafforzare il rapporto tra scuole e UniBas per far eccellere la nostra università, convincere sempre più studenti lucani a restare in Basilicata e tanti dalle regioni limitrofe a venire a studiare da noi. Va ripensato il sistema regionale del diritto allo studio, scolastico e universitario sia aumentando le risorse erogate attraverso sussidi e borse di studio, che offrendo servizi collaterali agli studenti come mense e residenze universitarie.

Uno dei settori chiave è la sanità: quali le proposte per migliorare l’accessibilità ai servizi per tutti i lucani, compresi quelli distanti dai grandi centri? Come affrontare le sfide legate alla carenza di personale sanitario e alle lunghe liste d’attesa per ricevere le prestazioni sanitarie?

Bardi è stato fallimentare e ha mandato al collasso la sanità lucana: ci sono 50 milioni di buco che causeranno il commissariamento. Non lo dico io, basta chiederlo a qualsiasi lucano. Il 20%, infatti, decide se curarsi o mangiare. Quasi un lucano su tre va fuori regione anche per esami ordinari. In 5 anni non è stato approvato un piano sanitario. Adesso Bardi se ne ricorda a una settimana dal voto, perché sa che ha portato la sanità al commissariamento. Ecco la mia prima proposta è questa: in 6 mesi il Piano Sanitario, efficienza delle risorse, nuove assunzioni di medici e personale sanitario, valorizzazione degli ospedali, investimenti nelle case di comunità e nella telemedicina.

Stellantis: cosa proponete per invertire il trend negativo?

Il centrodestra si è fatto trovare impreparato anche su questo. Bisogna fare pressione sul governo nazionale affinché Stellantis definisca un piano industriale per Melfi che garantisca la produzione sufficiente di autoveicoli per mantenere i livelli occupazionali. L’indotto va sostenuto con incentivi alla riconversione aziendale ed ai consolidamenti. Specifiche politiche energetiche con i fondi e le risorse delle compensazioni ambientali per potenziare le opportunità delle aree Zes e delle aree industriali affinché diventino attrattive per nuovi investimenti. Il disastro della gestione delle aree industriali va superato con nuovi modelli.

L’agricoltura in Basilicata è un settore ancora trainante sebbene in difficoltà. Le vostre politiche per favorire lo sviluppo del settore agricolo e delle aree rurali?

Premetto che Bardi ha cambiato 4 assessori in 5 anni con una vacanza delle delega di 10 mesi. Sono cifre emblematiche di un altro fallimento e della mancanza di attenzione per il settore primario che, invece, ha bisogno di nuove politiche per restituire margini e valore aggiunto alle produzioni. E’ necessario rilanciare il Consorzio di Bonifica, puntare su nuove infrastrutture idriche, definire una nuova mission per l’Alsia e creare un Agritech nel Metapontino.

Compensazioni ambientali derivanti dal petrolio: cosa fare?

Attraverso la Società Energetica Lucana le compensazioni ambientali dovranno creare sviluppo e lavoro nelle aree industriali, anche se ritengo sia necessaria una visione di regione e di sviluppo. Non dobbiamo gettare al vento le compensazioni perché non saranno perenni.

Lei ha dichiarato di puntare tanto sulla cultura. Ci spieghi la sua proposta

Penso a un vero e proprio ecosistema culturale. Non a caso uno dei nostri slogan è “Più Cultura”. Intendo riattivare l’assessorato con delega strategica alla Cultura ma anche potenziare l’Ufficio Politiche regionali sulla Cultura. Va, inoltre, creato il Distretto della Cultura, implementata l’internazionalizzazione e la cooperazione europea e valorizzata l’alta formazione culturale. Bisogna potenziare il “Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola” e approvare una legge regionale sul cinema per sostenere e recuperare le sale cinematografiche.

Tra la gente al mercatino settimanale

Turismo, prospettive e programmi

Le bellezze del territorio rappresentano un’enorme opportunità per il nostro futuro. Valorizzarle al meglio significa restituire alla Basilicata la visibilità che merita nel panorama culturale italiano e internazionale. Penso ovviamente a Matera, già capitale della Cultura e vero e proprio brand autonomo, alle spiagge tirreniche e joniche, ai siti archeologici e ai nostri numerosi borghi, compresi quelli delle aree interne, vera risorsa della Basilicata: dobbiamo fare in modo che diventino un’opportunità. Dobbiamo valorizzarli e possiamo farlo solo con una piena attuazione della strategia SNAI, con maggiori risorse e servizi per contrastare lo spopolamento. Serve, pertanto, una maggiore coesione territoriale e sociale. Quando parliamo di servizi, ci riferiamo anche alle infrastrutture, vera spina nel fianco delle aree interne. Sostenere il turismo, però, significa anche Sostenere il turismo, però, significa anche migliorare l’interconnessione con l’aeroporto di Bari e puntare decisamente sulla pista Mattei. E poi investire nell’industria del Turismo, come ha fatto Vendola in Puglia. Per questo servono professionalità che oggi mancano. Perciò penso all’Istituzione di un ITS che si occupi di turismo, spettacoli ed eventi per rendere il settore una risorsa sempre più importante per la Basilicata.

Siamo all’immancabile appello al voto

Non sono un candidato calato dall’alto: sono sindaco e presidente della Provincia e per me la politica è guardarsi negli occhi per costruire percorsi di prossimità e partecipazione. Voglio essere il sindaco della Basilicata, parlare con tutti i lucani, faccia a faccia, interpretando il ruolo del presidente in modo diverso. Mandiamo a casa il malgoverno di Bardi e dei suoi sodali, doniamo a questa terra una nuova primavera. La Basilicata è sveglia, il 21 e 22 aprile liberiamola!