Chiorazzo domani sera in piazza a Senise: i nostri dubbi sulla crisi con Donato Macchia. Forza Italia: in Consiglio meglio Picerni o Modarelli? Dopo Bardi-bis probabile il Guarente-bis, ma anche il centrosinistra potrebbe bissare (la sconfitta) ecchè? E’ più fesso degli altri?

di Angelomauro Calza

Angelo Chiorazzo

Non sappiamo nulla della veridicità delle voci che vorrebbero Donato Macchia e Angelo Chiorazzo vivere un momento di crisi nel loro rapporto amicale. A ben riflettere, le motivazioni che circolano sui media sono tutto sommato poco aderenti alla realtà dei fatti: 1.000 voti in più o in meno a una candidata arrivata seconda con un lusinghiero successo personale non scalfiscono affatto il risultato finale e solo una vittoria del centrosinistra avrebbe potuto modificare il numero degli eletti di Basilicata Casa Comune in Consiglio regionale. Se questo è e se davvero tra i due c’è freddezza la si potrebbe ricondurre solo a una mera questione di principio. Intanto il più votato dai lucani, Angelo Chiorazzo, domani sera alle 20 ringrazierà chi lo ha votato nella sua Senise. Il secondo classificato, Marcello Pittella, invece, ha “calendarizzato” diversamente il suo dopo-voto: ha detto “SI’” alla richiesta di Calenda di capeggiare la lista di Azione alle Europee.

Pessolano, Calenda e Pittella

Il nuovo appuntamento con le urne, contemplando anche il rinnovo di diversi Consigli comunali, compreso quello di Potenza, è ipotizzabile tenga in sostanziale stand-by le attività propedeutiche al varo della nuova Giunta regionale e non è da fantascienza pensare che prima della seconda metà del mese non accada nulla, con buona pace e tanta riconoscenza  dei consiglieri attuali che riscuoteranno così un altro mese di stipendio. Intanto pare che in forza Italia stiano valutando e decidendo se affidare una delega assessorile a Franco Cupparo o a Michele Casino. Siamo franchi, tutto sembrerebbe ruotare intorno all’interrogativo se convenga di più far entrare in consiglio Fernando Picerni o Gianluca Modarelli: lasciamo che riflettano con calma, c’è tempo (manco tanto, ma c’è).

L’Assessore alla Sanità Francesco Fanelli

E il centrodestra deve riflettere anche sul nome della quota rosa: sarà Maddalena Fazzari, regolarmente eletta e per di più come seconda della lista, dietro a quel Carmine Cicala che non fa mistero di aspirare (e con buon diritto) a uno scranno in Giunta magari anche da Vice Presidente? O ci si dovrà rivolgere a una esterna? E di quale partito? Si sussurra il nome di Dina Sileo, ma poi? Che fine farebbe Francesco Fanelli, primo dei non eletti, e per di più con ormai chiuse anche le porte a una possibile candidatura alternativa a sindaco di Potenza? O forse proprio Marcello Pittella, dopo aver “salvato” il bis di Bardi scegliendo di appoggiarlo toglierà le castagne dal fuoco al Presidente indicando come assessore Anna Laino, prima dei non eletti di Azione?

Aurelio Pace

Aurelio Pace

Vabbè, se dovessimo esercitare esercizi di possibilità e di probabilità diremmo che esiste anche un’altra alternativa, difficile, ma esiste: Marcello Pittella che viene eletto a Bruxelles (ma, candidatura solo di servizio a parte, ci sono due ostacoli da superare: prima il raggiungimento della soglia del 4% da parte di Azione, poi superare per numero di preferenze Ferrandino, sindaco di Casamicciola, europarlamentare uscente).

Mario Guarente (ph. Luisa Calza)

Il sindaco di Potenza Mario Guarente (ph. Luisa Calza)

Se ciò dovesse accadere davvero, libererebbe il posto in Consiglio proprio alla Laino, che a questo punto potrebbe essere più facilmente nominata assessore senza provocare sconvolgimenti, e lasciare il posto in Consiglio ad Aurelio Pace, che ritornerebbe così ad occupare quello scranno tanto anelato. Ah… il Comune di Potenza… dimenticavo. Al momento si profilerebbe una situazione similare a quella delle regionali: il centrodestra che dopo vari tira e molla ricandida Guarente al bis, il centrosinistra senza ancora né un nome, né un programma né una parvenza di bozza di intesa per contrastare l’antagonista. Con in più lo spettro del Movimento Cinquestelle che potrebbe decidere di andare da solo visti i poco lusinghieri risultati ottenuti in alleanza con il resto del centrosinistra. Insomma, dopo il bis di Bardi, un bis anche di Guarente è cosa tutt’altro che impossibile, nonostante la brutta posizione nella classifica dei Sindaci dei Capoluoghi di Regione. E un bis al centrosinistra non lo ipotizziamo? Sì, certo, sarebbe però una “sconfitta-bis”, ma quando si tratta di bis… nessuno è più fesso degli altri! Importante è sempre raddoppiare e mai lasciare!

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