Tra sondaggi e stime personali e di partito i voti non bastano per tutti: noi ci rivolgiamo ai cinghiali

 

di Angelomauro Calza

 

 

Oh, dopo averci pensato e subito rinunciato, ecco che arriva il conseguente ripensamento: anche Angelomà si candida a Presidente della Regione con una sua lista, l’UCL, Unione Cinghiali Lucani. Dopotutto in una stagione in cui abbondano le autocandidature, prima quella di Follia con Volt, ultima quella di Alessandro Galella a sindaco di Potenza, in mezzo decine di futuri consiglieri regionali e comunali, mi propongo pure io, sarà legittimo o no? Intanto pure Livio Valvano dopo aver fatto le bizze da settimane parrebbe (dicono voci e pettegolezzi beneauguranti per lui), aver trovato estimatori che lo collocherebbero né a destra né a sinistra, ma a capo del “terzo incomodo”: lui candidato Presidente, con in lista Marcello Pittella (che poi sennò i voti chi li porta?) e un ventilato sostegno pure di Salvatore Margiotta. Resta da vedere chi, eventualmente fosse vero, li seguirà in questo progetto che all’inizio vedeva anche Mussuto e i Verdi tra gli aderenti, ma che ora sembrerebbe non interessare più al partito del sole che ride.

L’assessore Galella mostra uno splendido tartufo bianco lucano

La paura è che tendenzialmente questa operazione sia stata fatta più per danneggiare il centrosinistra che per realizzare un reale progetto politico. Ovvio che con le tante dichiarazioni d’amore rivolte al centrodestra, l’attuale maggioranza potrebbe beneficiare della spaccatura da loro creata a sinistra ed essere in qualche modo riconoscente a chi le ha dato una mano. L’altra volta accadde lo stesso (ma senza compensazioni successive), e gli avversari della destra presero meno voti degli altri, facendo sembrare quella di Bardi una vittoria: in realtà persero gli avversari. I Cinquestelle non possono aderire al progetto “terzo incomodo”, perché le loro alleanze future sembrerebbero essere legate a dinamiche politiche più generali, e alla fine la quadra, “una” quadra la troveranno, pur tra tante pulsioni interne di varia natura, una su tutte il chiarimento sul ventilato conflitto di interesse di Angelo Chiorazzo che però a naso non dovrebbe sussistere, posto che lui è socio di una cooperativa,che, come universalmente noto, per statuto non può fare profitti e gli utili doporeinvestimenti, vanno allo Stato utili, ma su questo si sta ragionando e verificando tutti gli aspetti: quando la questione sarà dirempta (termine nuovo, scusate, non ne ho trovato un altro perché il verbo dirimere non ha participio passato, ma a me questo è venuto e questo scrivo, usando un latinismo, licenza poeticoelettiva) di sicuro, al di là delle voci che giungono incontrollate su presunte precise indicazioni di Giuseppe Conte, il Movimento deciderà cosa fare. Ma ritorniamo a Valvano che questa mattina ha inviato un whatsapp con l’incipit “Anche stamattina in viaggio e con pensieri che inevitabilmente intrecciano la vicenda politica regionale”.

Il post del segretario regionale del PSI lucano, con il selfie di Livio Valvano in ascensore

Lo vedete di fianco, e la cosa che subito balza agli occhi è che Valvano viaggia, sì, ma in ascensore: allusione alla salita ai piani alti della Regione? O smacco al ministro Lollobrigida, quasi a volergli dire “Io posso scegliere dove fermarmi quando voglio?” Unica cosa certa è che come la locomotiva di “Buffalo Bill”, anche l’ascensore ha la strada segnata, e il bufalo invece può scartare di lato. Il bufalo e pure il cinghiale. Ed ecco la fine dell’incipit di questo articolo: i cinghiali. Tra i tanti candidati in lizza, presunti e ufficiali, sono praticamente finiti i voti a disposizione. Tra sondaggi e previsioni declamate un po’ ovunque sembra che in Basilicata ci siano milioni di elettori se solo volessimo sommare i voti previsti da ciascuno. E allora io, se mi candido, dove li prendo stì voti? E allora ecco l’intuizione: se davvero ci si rivolge a cani e porci, io mi rivolgo ai cinghiali. E’ stato stimato che in Basilicata sono almeno centomila, vuoi che se gli prometto che li faccio pascolare liberi ovunque non mi votano? E volete che se faccio un accordo elettorale di programma con Galella sindaco non riesco anche a creare oasi di sicurezza a Potenza città? Dopo che lui si è fatto fotogrfare con in mano un cuscino su cui poggia un tartufo bianco lucano? Sai come se li tiene amici i cinghiali? Già grufolando grufolando parlano di lui come di un caro amico! E llora che si può fare? Di più delle gabbie di Guarente! L’idea è dividere Potenza in zone e ogni zona venga recintata e trasformata in una gabbia dove i cinghiali non possono entrare e i cittadini possono muoversi liberamente, così garantiamo sicurezza sia ai potentini che agli animali. Tipo le gabbie salariali: ogni rione vive per fatti suoi, in sicurezza e senza impicci di estranei. Insomma, l’idea è vincente e i conti sono già fatti: almeno (dati diffusi dalla Regione, stime provate sul numero dei cinghiali in BAsilicata) 100.000 voti potenziali da gestire con oculatezza, stando nel frattempo attenti che gli avversari non abbattano a fucilate i miei elettori.

 

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