Nel calcio via Siviglia riecco il Santo che in politica viene cacciato dal PD. Intanto Benedetto (e chi sennò?) si prepara alla Regionali

 

di Angelomauro Calza

Inutile aspettarsi per ora una qualche novità dal Presidente Bardi: per qualche giorno non sarà in Basilicata e quindi lasciamolo in pace, avrà pure diritto di farsi i fatti suoi, visto che una famiglia la tiene e qua le vicende varie, come dicono a Napoi, “O’ stann’ facenn’ perd’r’ ‘a cap’”. E però non è che lui non ci sta e i fatti si fermano. Anzi. Le varie forze (o possiamo ormai definirle debolezze? mah?) politiche continuano a muoversi, chi in maniera manifesta, chi più sotterranea. Ieri, giorno di San Raffaele, il Potenza, nel tentativo di salvarsi, ha esonerato l’allenatore Siviglia e ha richiamato proprio Raffaele come salvatore, mentre il PD, sempre nello stesso tentativo di salvarsi, ha esonerato l’altro Raffaele, La Regina, e pure un Salvatore ci sta di mezzo: ma che bell’onomastico si è festeggiato! E in Regione? Procediamo brutalmente con un dubbio: mettiamo che Zullino dopo aver dichiarato in Consiglio di stare con la maggioranza e con Bardi e che la sospensione dalla Lega era limitata al periodo elettorale rientra nel partito e con lui anche Vizziello, cosa farà Cariello? Accetterà supinamente di stringere un paio di mani e far finta che niente sia accaduto? O sarà lui ad avere dubbi sul da farsi? E, nel caso, cosa farà? Lui Bardi lo ha sempre sostenuto, quindi verosimilmente continuerà a farlo, ma da quale banco? E per il futuro? Come si metterà? Sicuramente già avrà fatto le sue valutazioni, ma le domande che poniamo per noi osservatori sono legittime e magari una risposta da parte sua ci starebbe pure, ma così, giusto per chiarirci le idee. No, perché volendo tenere in considerazioni le voci che circolano, diventa suggestivo immaginare l’inimmaginabile (forse) rappresentato da Cariello capolista a Matera della Lista del Presidente (perché Bardi si ricandida, lo vuole fortemente, ne fa una questione d’onore e di puntiglio). Perché no? Dopotutto lui è vero che non ha aumentato i consensi nelle ultime tornate elettorali, ma manco ha perso, quindi può contare su una base certa. Staremo a vedere. Intanto sempre da Matera giunge notizia di un ritorno alle grandi manovre di Nicola Benedetto. Lui è sempre un dirigente nazionale di Idea, ma pare che per le sempre più prossime elezioni regionali stia lavorando per mettere in piedi una lista civica senza il simbolo del partito per rendere più aderente alle politiche necessarie alla Basilicata il suo progetto politico, composta da gente che intende lavorare al progetto che sta elaborando. E il suo rappresentante in Consiglio regionale, Vincenzo Baldassarre, ci sarà? Sarà con lui? O anche l’ex sindaco di San Chirico nuovo ed ex Assessore all’Agricoltura sceglierà in alternativa di sostenere Bardi capeggiando la sua lista a Potenza? Certo, per Bardi una coppia d’attacco Cariello-Baldassarre sarebbe un po’ come Lukaku-Lautaro, uno di sfondamento l’altro di agilità, probabilmente non disdegnerebbe l’ipotesi, ma ci sarebbe comunque da fare i conti con la direzione del vento, che stavolta ha continuato a soffiare in favore del centrodestra deviando però verso Fratelli d’italia e lasciando nella bonaccia la Lega che ha perso terreno: riuscirebbe Cariello a veleggiare comunque? Sono in molti a sostenere di sì. Certo, in favore di Bardi più che del centrodestra è il momento di crisi che sta attraversando il Partito Democratico che come dicevamo all’inizio ha praticamente esonerato il suo mister, Raffaele La Regina: oh, pare che Siviglia che ha ancora casa a Potenza non direbbe di no ad una eventuale proposta di guidare la squadra, ma solo a patto che non gli si chieda di vincere le regionali.

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