Presidè, ma a me, al telefono, avevano fatto le domande anche su di lui… Mò chi volete avvertire: gli avversari di sempre o quelli della coalizione di maggioranza?

di Angelomauro Calza

Essì, ci sono pure io tra quelli che sono stati raggiunti telefonicamente dalla società incaricata di effettuare un sondaggio su azioni e personaggi che stanno animando il dibattito e le tribune stampa in vista delle prossime elezioni regionali. Sono stato chiamato il 25 settembre intorno alle 13 da un numero fisso con prefisso 081. Al telefono le domande che mi sono state fatte sono proprio quelle riportate oggi sulla stampa a corredo di grafici e numeri che esaltano il gradimento dei lucani verso il Presidente uscente. Volendo tralasciare il particolare che non compare da nessuna parte (se sono io ad avere la cecagna chiedo scusa) il nome del committente, da quando ieri ho ricevuto il comunicato ho in testa un tarlo che non mi ha fatto dormire: Lorenzo Bochicchio. Che fine ha fatto Lorenzo Bochicchio? Essì, perché io le ricordo benissimo le domande. Una era: “Ma lei conosce Bochicchio e Chiorazzo?” e un’altra: “Ma lei voterebbe Bochicchio?” e ancora: “ma tra Bardi, Bochicchio e Chiorazzo chi sceglierebbe?”. Vabbè, ho sempre risposto che il voto è segreto, e così non ho risposto manco quando mi hanno chiesto se avrei votato centrodestra o centrosinistra, però, poiché sono intellettualmente onesto, sono tra quelli che a precisa domanda hanno risposto che lei, Presidè, nella vita è persona seria e onesta (anche se continua a non volermi rilasciare una intervista). Orbene, allora la domanda che mi pongo è: se votasse per lei il 48% dei votanti, per Chiorazzo il 38%, per altri il 14%, le preferenze espresse telefonicamente per Lorenzo Bochicchio chi se le è fregate? Dove stanno? Negli “altri”? No, lo chiedo perché se così fosse, casomai Bochicchio e Chiorazzo dovessero mettersi d’accordo, lei del suo 48% che se ne farebbe, contro un conclamato 52%? Oppure i gradimenti di Bochicchio li ha aggiunti ai suoi, per la proprietà transitiva, pensando che fossero anti-Chiorazzo? E quel 24% di chi ha dichiarato di non andare a votare o di essere incerto se farlo o meno? Presidè, è quella la variabile più importante, e non ci stanno sondaggi su commissione che tengano! E meno male che Bochicchio, forte della sua esperienza di manager della sanità pubblica, è abituato a trattare con chi studia e cura alcuni disturbi fisici, perché altrimenti, con le orecchie che gli saranno sicuramente fischiate per chissà quante volte è stato nominato nelle telefonate dei sondaggi, oggi ce lo ritroveremmo ricoverato in otorinolaringoiatria! Per finire due domande dopo aver fatto pure io qualche telefonata qua e là: come mai l’indagine telefonica solo nel Potentino e nel Melfese? Altrove nulla si sa. Forse perché nel Lagonegrese e nel Materano già si sa che Chiorazzo è presente? Bisognava testare altrove? E come mai i dati vengono divulgati (per coincidenza?) proprio il giorno dopo la riunione di maggioranza a Roma? E’ un pacifico avvertimento agli avversari del “centrosinistra & C.” o un monito ai suoi stessi amici della coalizione? A dire: “Uagliù, addò v’avviate, ca u’ cchiù forte so’ io”? Ah, dimenticavo: tranquillo, che non penso che il 100 per cento del sondaggio in realtà sia il 50 per cento di quello che comprenderebbe anche Bochicchio.

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