L’orso M49 è ancora libero, ancora in fuga. Ma da chi? E perché? Perché lo accusano di spaventare la gente quando è la gente che si spaventa? Perché non ci si rende conto che lui non fa nient’altro che essere se stesso, mentre è la gente che non lo accetta adducendo scuse e motivazioni che potrebbero fargli fare la stessa fine di altri orsi morti ammazzati perché facevano paura agli uomini, che poi sono in realtà gli animali più pericolosi. Ecco perché pubblichiamo uno scritto di Vincenzo Gioioso di qualche mese fa, sperando che la vicenda di M49 non abbia lo stesso epilogo, non sia un racconto che si conclude con la morte di un altro orso ucciso con una fucilata dall’uomo.

 

 

di Enzo Gioioso

Quando si sconfina in un altro territorio ti aspetti sempre di vedere nuove cose, vivere nuove esperienze, scoprire nuove usanze e magari tanta cordialità verso lo straniero. Straniero al nuovo territorio non certo alla vita. Ti potrà capitare di non essere di pieno accordo con i nuovi costumi trovati, di avere un diverbio con un indigeno per questioni di precedenza o altre bighellonate, ma nessuno di certo può aspettarsi una fucilata. Si, proprio una fucilata. E’ capitato lo scorso febbraio ad un caro amico che amava girovagare alla scoperta di nuovi territori ma non vedeva i confini. Sì, quelle linee che ci indicano la fine di un territorio e l’inizio dell’altro perfettamente uguale al primo, almeno sul confine.

l'orso M49

l’orso M49

Eppure, nemmeno un pericoloso serial killer si spara a vista! Bah, che avesse un aspetto minaccioso? Macchè girovagava per girovagare ed ubriacarsi di nuove emozioni.

la cattura di M49

la cattura di M49

E’ solo la smania del viaggiare, ogni tanto ci viene voglia di esplorare posti nuovi, di conoscere, di emozionarci ancora e allora lasciamo tutto e partiamo per il piacere di partire. La voglia di andare in un determinato posto e di programmare una vacanza é solo un pretesto perché in realtà l’importante è partire, oltrepassare i confini abituali. Lo vedo nei miei cani che hanno centinaia di mq a disposizione per muoversi e giocare eppure hanno sempre la grande tentazione di oltrepassare il cancello, cioé il confine, per assaporare nuove esperienze, nuove emozioni. E quando gli permetto di farlo gli è sempre più difficile restarmi vicino perchè la voglia di esplorare ed il senso di libertà che ne deriva diventano pulsioni molto forti e difficili da controllare. E’ la voglia di viaggiare, e proprio per questa voglia a volte si può morire, aerei che cascano, navi che si ribaltano, bombe che scoppiano, ma una fucilata indirizzata proprio a te ha il sapore del cecchinaggio e ti mette sempre il dubbio se t’aspettavano o se è solo sfortuna. A lui l’aspettavano, aspettavano che passasse il confine per farlo fuori con precisa e atroce puntualità.

L'orso M13 in gabbia prima di essere ucciso

L’orso M13 in gabbia prima di essere ucciso

Perfetto. Si chiamava M13 e aveva solo spaventato una ragazza oltre il confine in territorio svizzero, tutto qui. Penso sia del tutto normale che un orso possa mettere spavento; un orso immesso sul territorio del Trentino per evitarne l’estinzione che però spaventa perchè mangia pecore e altro, girovaga, praticamente vive. La natura umana è davvero strana e nasconde una miriade di comportamenti ed ipocrisie, ma quando si uccide si dovrebbe sempre assaporare un senso di sconfitta che superi le pulsioni, se siamo davvero umani. Finirà impagliato come JJ3 altro orso trentino vittima anche lui in passato dei forestali svizzeri.